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 Politica

15 Settembre, 2002
Il sen. Umberto Veronesi presidente dell’Agenzia per la sicurezza nucleare ? di Marco Pezzoni
Una scelta inopportuna e sbagliata sul piano etico e politico”: così viene definita da molte associazioni del territorio cremonese e organizzazioni del volontariato ....

Il sen. Umberto Veronesi presidente dell’Agenzia per la sicurezza nucleare ? di Marco Pezzoni
“Una scelta inopportuna e sbagliata sul piano etico e politico”: così viene definita da molte associazioni del territorio cremonese e organizzazioni del volontariato la eventuale disponibilità del senatore Umberto Veronesi ad accettare la Presidenza della neonata Agenzia per la sicurezza nucleare.
Per questo invitiamo i capigruppo del PD del Senato Anna Finocchiaro e della Camera Dario Franceschini e lo stesso segretario nazionale del PD Pierluigi Bersani a intervenire nelle modalità più opportune presso il senatore Umberto Veronesi perché non si presti ad “una operazione opaca e insensata “, come giustamente alcuni ecodem l’hanno tempestivamente definita.
Non siamo di fronte infatti ad una scelta che può riguardare la legittima libertà di coscienza di ogni parlamentare e…di ogni cittadino. Né siamo di fronte all’esercizio del mandato parlamentare che non deve e non può essere sottoposto a vincolo alcuno. Al contrario siamo di fronte ad una nomina al vertice di una Agenzia che spetta al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, mentre gli altri 4 membri sono rispettivamente indicati 2 dal Ministro delle attività produttive e 2 dal Ministro dell’Ambiente.
Non solo: l’Agenzia per la sicurezza nucleare viene istituita in base alla Legge 99 del 2009 che sancisce il ritorno in Italia della produzione di energia elettrica da fonte nucleare, per volontà di un Governo che invece di sostenere le energie rinnovabili , che godono di un ampio e trasversale consenso, impone il nucleare che spacca il Paese, senza alcuna formale consultazione del popolo italiano con un pronunciamento di peso giuridico equivalente a quello dei Referendum del 1987. Anzi con l’adozione di procedure centralistiche e logiche autoritarie che marginalizzano le Regioni e minacciano addirittura il commissariamento degli Enti locali che si rifiutassero di accogliere sul loro territorio le installazioni delle nuove centrali nucleari ( articolo 25 della Legge 99 del 2009).
E l’Agenzia per la sicurezza nucleare è completamente funzionale a questa logica, fino ad essere corresponsabile della delicatissima questione della scelta dei “siti idonei”: la sua autonomia è solo quella di definire i siti migliori, non certo quella di essere arbitro indipendente tra la volontà del consorzio d’imprese che si candida a costruire la nuova centrale nucleare e il Comune che intendesse rifiutarla.
Nell’impianto della Legge 99 l’opzione zero non esiste : esistono solo una serie di procedure che portano comunque a imporre il nucleare.
Dunque una importante personalità come Veronesi può essere certo autorevole e scientificamente competente, ma il ruolo di Presidente dell’Agenzia è vincolato a quelle procedure e a quelle finalità. E le importanti funzioni di regolazione delle attività medico-sanitarie nel settore radiologico che la neonata Agenzia assume non bastano certo a mettere in secondo piano la finalità principale che è quella di assicurare il ritorno dell’energia elettronucleare in Italia.
Un esponente del PD non può “coprire” o legittimare questa operazione, prima ancora per motivi etici che politici. I gruppi dirigenti nazionali del PD non possono certo pensare che questa nomina sia “ una scelta personale” del senatore Veronesi e, certo, siamo fiduciosi che questo sia ben chiaro anche a lui.
Non c’è da rifiutare alcun ruolo di garanzia, perché non è questo il ruolo previsto per il Presidente dell’Agenzia per la sicurezza nucleare. C’è solo la scelta di non essere corresponsabili e subalterni ai disegni opachi di interessi politici ed economici che, anche in queste ore, boicottano la green economy tagliando incentivi e quote di sviluppo alle energie rinnovabili per lasciare spazio ad una costosissima e insensata avventura nucleare.
Questo messaggio viene consegnato al segretario della Federazione cremonese del PD Titta Magnoli, alla senatrice Cinzia Fontana e all’onorevole Luciano Pizzetti con la certezza che sapranno farsene interpreti.
Marco Pezzoni

Nota
Come dichiara lo stesso Pezzoni nella mail di accompagnamento della sua lettera
"il testo del messaggio rivolto a Titta Magnoli e ai nostri parlamentari Cinzia Fontana e Luciano Pizzetti sull'eventualità che il sen. Umberto Veronesi accetti la nomina a Presidente dell'Agenzia per la sicurezza nucleare ( Prestigiacomo, Ministro dell'Ambiente, sarebbe stata incaricata da Berlusconi di saggiare il terreno )... risponde anche alle sollecitazioni che mi sono venute da esponenti di CreaFuturo,in particolare dall'amico Benito Fiori di AmbienteScienze e da Carla Bellani,vicepresidente delle Acli, che mi hanno chiesto di prendere posizione, nella mia duplice veste, per non interferire nelle posizioni interne di un partito da cui giustamente vogliono rimanere autonomi. Lo faccio volentieri e nella piena trasparenza.
Marco Pezzoni

 


       



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