15 Settembre, 2002
Riconosciuto l’accesso all’acqua come diritto umano universale
Il risultato politico raggiunto è molto importante – dichiara Rosario Lembo Presidente
Riconosciuto l’accesso all’acqua come diritto
umano universale
Milano, 29 luglio 2010 - Dopo alcuni anni
di richieste alle Nazioni Unite e di proposte
andate a
vuoto avanzate dai Movimenti per l’acqua,
attraverso i Forum Mondiali alternativi,
per ottenere il
riconoscimento del “diritto umano all’acqua”,
finalmente una prima proposta è stata accolta
ieri con
122 voti a favore e nessun contrario, dall’Assemblea
generale delle Nazioni Unite.
“Il risultato politico raggiunto è molto
importante – dichiara Rosario Lembo Presidente
del
Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’acqua
– e segna una inversione di tendenza. Dopo
tanti
tentativi per ottenere il riconoscimento
da parte della comunità internazionale di
questo diritto
ancora oggi negato, le Nazioni Unite si sono
convinte della necessità di ascoltare le
richieste
provenienti dalla società civile e dai governi
dei paesi più poveri ed hanno abbandonato
l’approccio adottato nella conferenza di
Johannesburg di delegare alle imprese la
“mission” di
garantire l’accesso all’acqua ”.
E’ opportuno rilevare che nonostante l’accettazione
della proposta fatta dal governo Boliviano
la
dichiarazione approvata ieri dall’Assemblea
Generale delle Nazioni Unite si limita a
formalizzare in
termini di principio il diritto senza precisare
un quantitativo minimo di accesso (50 litri) e
soprattutto le modalità con cui si intende
garantire a livello internazionale questo
diritto.
“Le proposte contenute nel Manifesto per
un Contratto Mondiale sull’acqua, redatto
nel 1998, ed
avanzate dai vari Movimenti, di formalizzare
un diritto minimo vitale per tutti, di costituire
una
autorità mondiale per l’acqua associata ad
un impegno sulle modalità finanziarie con
cui la
Comunità internazionale intende dare risposte
al mancato accesso per più di 1,2 miliardi
di
persone non è stato affrontato, sottolinea
Rosario Lembo.
L’augurio del Contratto Mondiale dell’Acqua
e di quanti in questi anni si sono battuti
per questo
pronunciamento da parte delle Nazioni Unite,
è quello che questa importante inversione
di tendenza
delle Nazioni Unite sia un primo segnale
a riprendere il controllo delle questioni
sui diritti umani
in sede ONU. E’ necessario che questo riconoscimento
si concretizzi in successivi atti attraverso
precise proposte a carico degli Stati e della
Comunità internazionale che si spera siano
contenute
anche nel rapporto che l’esperta indipendente
delle Nazioni Unite - Catarina de Albuquerque
-, si
appresta a consegnare all’Assemblea delle
Nazioni Unite.
La risoluzione approvata, conclude Rosario
Lembo, rende incompatibile la gestione dell'acqua
per
scopi di profitto come avviene con le multinazionale
e con il partenariato pubblico-privato. Il
diritto all’acqua dovrà essere pertanto riconosciuto
anche nel prossimo Forum di Marsiglia del
2012 smascherando le imprese multinazionali,
che si propongono come gli attori più efficienti
per
garantire il diritto all’acqua per tutti
entro il 2015.
Per informazioni
Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’Acqua
Onlus
ubc@contrattoacqua.it Tel 02 4079213
 
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