15 Settembre, 2002
Lega Autonomie Locali evidenzia una stridente e negativa contraddizione tra i programmi e....
La Regione Lombardia però, a distanza di parecchi anni, non ha ancora provveduto ad istituire il CAL
Lega Autonomie Locali evidenzia una stridente
e negativa contraddizione tra i programmi
ed i proclami di federalismo
La Regione Lombardia però, a distanza di
parecchi anni, non ha ancora provveduto ad
istituire il CAL
Signor Direttore,
ci sembra doveroso – anche per l’attività
che svolgiamo a diretto contatto con il mondo
delle istituzioni locali – evidenziare una
stridente e negativa contraddizione tra i
programmi ed i proclami di federalismo ed
autonomismo ed una realtà che sta andando
in senso contrario. Assistiamo infatti ad
un ritorno di imposizioni, limitazioni, intromissioni,
misure persino paradossali dello Stato centrale
che mortificano le autonomie rendendo loro
assai difficile quando non impossibile far
fronte adeguatamente ai loro compiti, dare
contributi positivi rispetto alla attuale
crisi economica ed attuare i programmi del
mandato elettorale. A proposito del federalismo
fiscale, in particolare, mentre se ne parlava
con grande dovizia, il governo prendeva decisioni
in direzione esattamente contraria. E così
mentre nel 2007 gli Enti locali potevano
contare su un 65,43 % di entrate proprie
sulle riscossioni correnti (questo dopo che
per molti anni si era lavorato per diminuire
la quota dei trasferimenti da Roma aumentando
parallelamente la parte di fiscalità versata
direttamente dal cittadino al Comune) oggi
si è tornati indietro: per precisi provvedimenti
statali la percentuale di risorse proprie
delle autonomie locali è tornata al 55,16
% delle riscossioni correnti (fonte: Corte
dei Conti). Inoltre, come è noto, data la
crisi, lo Stato pur avendo bloccato queste
entrate proprie effettuava tagli anche ai
trasferimenti dal centro. La critica situazione
della economia e della finanza pubblica viene
così scaricata in modo squilibrato su Comuni,
Province e Regioni; più che ad una responsabile
collaborazione con essi il governo punta
a misure centralistiche a costo di mortificarli.
Purtroppo, sia pure su scala diversa, la
contraddizione riguarda anche la nostra Regione.
La Lombardia si fa spesso campione di declamazioni
relative alla “sussidiarietà” (il livello
di potere pubblico “superiore” come la Regione
non deve sostituirsi ai compiti gestionali
dei livelli più vicini ai cittadini come
Comuni e Province). Anche la Regione però
assai spesso agisce poi in modo ben diverso.
Per esempio distribuendo direttamente alle
famiglie risorse che dovrebbero essere gestite
dagli enti locali in campo sociale, scolastico
ecc. Il livello locale è tagliato fuori,
si può parlare di sussidiarietà … a contrario.
Inoltre il titolo V della Costituzione prevede
che il rapporto tra una Regione ed i propri
Enti locali trovi un luogo essenziale di
confronto in un apposito organo che la Regione
stessa è tenuta ad istituire e che rappresenta
le autonomie: il Consiglio delle Autonomie
locali (CAL, previsto naturalmente anche
nello Statuto della Regione Lombardia). Anche
la recentissima legge 122/2010, la cosiddetta
manovra Tremonti, prevede esplicitamente
che le Regioni si avvalgano del CAL nella
definizione di un passaggio molto importante
in attuazione della stessa manovra. La Regione
Lombardia però, a distanza di parecchi anni,
non ha ancora provveduto ad istituire il
CAL in attuazione di questo punto del titolo
V della Costituzione e del suo stesso Statuto.
Il mondo delle autonomie locali non può che
richiedere con forza maggiore coerenza tra
parole e fatti.
Lega Autonomie Locali – Cremona
(Giuseppe Azzoni – Italo Feraboli)
Lega delle Autonomie Locali
26100 CREMONA, via Speciano, 2
tel. e fax 0372.35903 – orario ufficio: ore
8,30 - 12
e-mail: legautonomie.cremona@tiscali.it
 
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