15 Settembre, 2002
Perchè la Fondazione Città di Cremona ha acquistato il Palazzo Fodri?
Nota di Ernesta del Sarto inviata dalla stessa Fondazione.
Perchè la Fondazione Città di Cremona ha
acquistato il Palazzo Fodri?
Nota di Ernesta del Sarto inviata dalla stessa
Fondazione.
Alcuni cittadini Cremonesi si sono domandati
perché la Fondazione abbia acquistato Palazzo
Fodri investendo otto milioni di euro anziché
destinarli ad uno dei tanti palazzi della
città abbandonati a se stessi dando loro
nuova vita, ristrutturandoli e creando appartamenti
per le famiglie in difficoltà.
Domande assolutamente logiche per rispondere
alle quali è necessario avvicinarsi alla
realtà dei numeri della Fondazione Città
di Cremona.
Per salvare l’Ospizio Soldi dalla chiusura,
la Fondazione ha dovuto vendere tanti beni
immobili, sui quali percepiva l’affitto,
fino a ricavare quei 24 milioni di euro necessari
per creare le nuove strutture geriatriche
che, speriamo, potranno essere inaugurate
già prima del prossimo Natale.
Questo straordinario impegno, unito alle
altre necessità assistenziali, ha obbligato
la Fondazione a ricercare, per gli immobili
non direttamente utilizzati per fini sociali,
affitti elevati e inquilini sicuramente puntuali
nei pagamenti.
E’ in queste logiche che, dopo aver esaminato
numerosissime offerte, il Consiglio di Amministrazione
ha unanimamente condiviso l’acquisto del
complesso Fodri, per il quale alleghiamo
la tabella predisposta dagli uffici della
Fondazione.
La Fondazione, com’era per le ex II.PP.A.B.
dalle quali deriva, non ha altre entrate
se non gli affitti dei beni che possiede,
ma per tutti i beni che qui sotto elenchiamo,
gli affitti non vengono richiesti o vengono
corrisposti in misura del tutto modesta:
- il CENTRO GERIATRICO SOLDI (l’investimento
della Fondazione nell’Ospizio raggiunge,
ora, quasi la metà dell’intero suo patrimonio)
all’Azienda Cremona Solidale;
- il CENTRO BARBIERI DI VIA XI FEBBRAIO (comprendente
39 mini alloggi per anziani a canone sociale;
il Centro Diurno Anziani; i locali sede dell’A.U.P.
Associazione Unitaria Pensionati; la Casa
Albergo con n. 3 monolocali per persone svantaggiate)
- le tre Comunità Alloggio per minori;
- la cascina Marasco di Cavatigozzi alla
Coop. AGROPOLIS;
- lo stabile di via Cadore n. 32 (n. 4 alloggi
a canone sociale);
- la sede dell’Associazione Famiglie Affidatarie
“IL GIRASOLE”;
- la sede dell’Associazione ex Allievi Orfanotrofio
“LAZZARO CHIAPPARI”;
- la sede dell’Associazione “ENTE NAZIONALE
SORDOMUTI”;
- la sede dell’Associazione A.I.D.A. - ASSOCIAZIONE
ITALIANA DONNE ANTIVIOLENZA;
- Palazzo Stradiotti, in via San Martino
6, alla Coop. San Lorenzo di Bozzolo che
gestisce il CENTRO SOCIALE ANZIANI ”PORTA
MILANO;
- n. 130 alloggi concessi a “canone calmierato”.
Come avrebbe potuto la Fondazione creare
ciò che oggi è visibile a tutti se non possedesse
anche stabili per i quali è possibile incassare
affitti congrui?
La Fondazione ha nel suo Statuto l’aiuto
alle persone in difficoltà, ma per fare questo,
deve agire alla continua ricerca di fondi
altrimenti presto, troppo presto, non ci
sarebbe più la possibilità di aiutare nessuno.
Questa è stata la motivazione che ha indotto
questo Ente a vedere nel complesso Fodri
una opportunità e cioè un bene in grado di
garantire quei proventi indispensabili per
consentire alla Fondazione di svolgere pienamente
la sua vocazione solidaristica.
ERNESTA DEL SARTO
In allegato una nota economica della Fondazione
Città di Cremona sui costi dell'operazione.
 
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