15 Settembre, 2002
Lettera di Bersani ai democratici dopo il voto della Camera
Si è visto che in una maggioranza che si restringe e in un'opposizione che si allarga la centralità del Pd viene rafforzata
Lettera di Bersani ai democratici dopo il
voto della Camera
Si è visto che in una maggioranza che si
restringe e in un'opposizione che si allarga
la centralità del Pd viene rafforzata
Care democratiche, cari democratici,
come saprete oggi c’è stato il voto sulla
nostra mozione di sfiducia al governo Berlusconi.
Il governo ha ottenuto 314 voti. 311
i voti a favore della sfiducia, 2 gli astenuti.
Abbiamo ottenuto il massimo in questo momento.
E' un governo clinicamente morto che non può governare e credo
che lo sappiano anche loro. Non hanno governato
con 100 voti di scarto, non penso riescano
a farlo con tre. Il Pd oggi ha fatto il suo
dovere, con 206 deputati presenti e 206 voti
favorevoli alla mozione di sfiducia al governo
(qui trovate gli interventi dei nostri parlamentari).
Si è visto che in una maggioranza che si
restringe e in un'opposizione che si allarga
la centralità del Pd viene rafforzata. Abbiamo avuto un atteggiamento compatto,
univoco e serio, e lo terremo nelle prossime
settimane. Il Pd non si divide perché noi
discutiamo all'aperto, ma nei momenti seri
siamo uniti. Loro invece hanno dato una pessima
prova, il Paese è disgustato. C'è una palese
impossibilità a governare e dare risposte
al Paese in un momento di gravissima tensione
e di delicata situazione economica. Evidentemente
si è verificata una vicenda totalmente scandalosa
di compravendita di voti, che consegna al
Paese un governo più debole e un'opposizione
più ampia.
Nel mio intervento alla Camera ho ribadito
che oggi moderato è chi mantiene la famiglia
con 1000 € e non chi porta i capitali all'estero
o difende chi infrange le quote latte. 
Quando saremo al governo porremo rimedio
ai danni prodotti da questo governo: evasione,
poca crescita, aumento della spesa corrente,
meno lavoro, meno attività per le nostre
imprese. Non abbiamo paura delle elezioni
perché dopo sedici anni questo paese non
ne può più, ma certamente è il momento della
responsabilità e di un governo di transizione.
Cerchiamo assieme una strada nuova, perché
fuori da qui c'è un Paese che vuole cambiare,
che è stanco e vuole cambiare.
PS: vorrei ringraziare i tanti tra voi che
hanno partecipato alla manifestazione di
sabato scorso a Roma, a piazza San Giovanni.
Su partitodemocratico.it potete leggere il testo del mio discorso.
Pier Luigi Bersani
Segretario Nazionale del Partito Democratico
 
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