15 Settembre, 2002 Appunti di sanità per Giuseppe Torchio di Gian Carlo Storti *dalla rubrica il welfare de " Il Piccolo" edizione di sabato 27 marzo 2004.
Appunti di sanità per Giuseppe Torchio
di Gian Carlo Storti *dalla rubrica il welfare
de " Il Piccolo" edizione di sabato
27 marzo 2004
Ho avuto modo di leggere la bozza del programma
di Giuseppe Torchio, candidato per l’Ulivo
alla Presidenza della Provincia di Cremona.
Indubbiamente un impegno, il suo, a tutto
tondo sia sul piano politico che su quelli
programmatico. Una bella sfida tutta orientata
ad una idea di provincia tesa allo sviluppo
ed alla innovazione. Un territorio quello
cremonese che si candida ad avere un ruolo
forte e propositivo nei confronti della regione
e con una Amministrazione Provinciale che
vuole essere, per davvero, il punto di riferimento
di tutte le forze sociali della provincia.
Un programma in continuità con il lavoro
di Corada ma che giustamente coglie e si
apre al nuovo.
Occupandomi di welfare quindi formulerò solo
alcune osservazioni su questo capitolo che
sicuramente sarà arricchito nei prossimi
giorni da molte e piu’ autorevoli osservazioni.
E’ indubbio che rispetto ad una Regione,
quella Lombarda, che taglia contributi e
servizi e che razionalizza in maniera selvaggia,
il ruolo della Provincia diventerà non solo
di cerniera, ma un forte momento di coordinamento
dei comuni sulle politiche del welfare.
Alcuni appunti:
*Anziani non autosufficienti ed RSA : è noto
che mancano all’appello circa 300 posti letto
nelle case di riposo; al di là dei numeri
che da l’ASL le lista sono emblematiche;
2500 sono i posti letto finanziati dalla
Regione, 2800 è il bisogno censito; una riflessione
ed una forte iniziative è comunque da assumere.
Lo stesso Dr. Belloli, Direttore Generale
dell’ASL, all’atto del suo insediamento aveva
ammesso il problema. Sicuramente se ne sarà
dimenticato visto che anche sul 2004 i posti
letti finanziati sono rimasto 2500;
*La rete del “welfare nascosto” ovvero le
“ badanti”: ormai è evidente che “ le badanti”
sono una risorsa “ nascosta” del welfare;
si tratta allora di pensare da un lato a
contributi alle famiglie che permettano l’uscita
dal nero di queste figure e dall’altro una
iniziativa piu’ generale che consenta di
avere maggiori contingenti di immigrazione
su questo versante; forte quindi deve essere
l’impegno della Provincia verso ed a sostegno
delle associazioni che operano in questo
settore;
*Ospedale di Soresina: è come una candela
che si sta lentamente spegnendo; la proposta
dell’Ospedale di Comunità che avanza oggi
la dirigenza dell’Azienda Ospedaliera di
Crema è vuota di contenuti e di risorse;
il piano Conz, presentato con tanta enfasi
è una chimera; necessita una nuova proposta
seria, che metta in relazione le strutture
del territorio, quindi un rafforzamento delle
strutture polambulatoriali e la certezza
che il Robbiani possa essere riconvertito
in struttura di riabilitazione post-acuti
( con ed es. 30 posti letto) e che in tale
contesto si attuino sinergie con la Casa
di Riposo Zucchi Falcina;
*I Distretti Socio-Sanitari: fondamentale
è che la provincia possa agire per un forte
coordinamento delle loro politiche sociali
per evitare che sul nostro territorio vi
siano modalità di accesso ai servizi completamente
diverse;
*Buoni e o Voucher: i due strumenti non possono
essere visti in alternativa fra di loro ma
complementari ; l’importante è che i progetti
di intervento siano fortemente coordinati
ed il loro utilizzo non lasciato al caso;
nel momento in cui l’ASL sta esternalizzando
tutto, anche l’ADI serve una struttura di
supporto che ne programmi le finalità;
*Rapporti con ASL : è inutile nascondere
che il nodello ASL slegata dal territorio
è fallito; si pone l’urgenza di ridefinire
un rapporto con gli enti locali e la Provincia
né può essere lo strumento;
*Extracomunitari: forti sono le preoccupazioni
nella popolazione cremonese con la tendenza,
come sappiamo a semplificare ed accostare
parole terribili come “ terrorismo” ad “
islam”; ribadire in un contesto forte di
lotta al terrorismo la necessità che ogni
istituzione garantisca il diritto di culto
ai suoi cittadini mi pare un impegno doveroso
di libertà.
Sono certo che Giuseppe Torchio terrà conto
di queste sollecitazioni che gli provengono
da quel mondo che vede in lui un ottimo candidato
in grado di battere la destra garantendo
alla nostra provincia altri cinque anni di
amministrazioni pulite e dense di spinte
verso il sociale e lo sviluppo.
Gian Carlo Storti
storti@welfareitalia.it
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