15 Settembre, 2002
I TICKET FARMACEUTICI PAGATI DAI CITTADINI
UN REGALO DI 50 MILIONI DI EURO ALLE CASE FARMACEUTICHE

"I ticket farmaceutici pagati dai malati lombardi -
dichiara Carlo Porcari, consigliere regionale Ds - stanno aggiungendo al danno
la beffa. E' di ieri infatti il Decreto governativo che impone alle case
farmaceutiche di applicare uno sconto di 495 milioni su 1365 milioni di euro,
cifra che corrisponde all'eccedenza del tetto del 13% sulla spesa sanitaria
nazionale, imposto per il 2004".
Nell'ipotesi in cui in Lombardia non fossero stati applicati i ticket, stimabili
per il 2004 in 180 milioni di euro, le case farmaceutiche avrebbero dovuto
scontare alla Regione 548 milioni di euro invece dei 495.
"I conti sono presto fatti - aggiunge Porcari -. Il mantenimento del ticket
da parte della Giunta Formigoni per il 2004, sta trasferendo oltre 50 milioni di
euro dalle tasche dei malati cronici lombardi ai profitti delle case
farmaceutiche. E' bene che i cittadini sappiamo che, grazie alla
"lungimiranza" del Presidente Formigoni, ogni 10 euro di ticket pagati
dai cittadini, un terzo va alle case farmaceutiche e due terzi alle casse
regionali".
"In Lombardia, nei primi cinque mesi del 2004 - continua il consigliere -
la spesa farmaceutica è cresciuta del 10% rispetto al 2003 smentendo la tesi
secondo cui il ticket è un efficace strumento di contenimento della spesa
farmaceutica. I cittadini lombardi, nonostante i sindacati all'inizio dell'anno
avessero ottenuto l'ampliamento di alcune fasce di esenzione, hanno già pagato
ticket per 75 milioni di euro. Ciò significa che, di questo passo, a fine anno
arriveremo a 180 milioni, 12 in più rispetto al 2003. I conti della Giunta
regionale che prevedevano, a fronte dell'introduzione delle nuove esenzioni, una
riduzione dell'introito di 50 milioni di euro, si sono dimostrati assolutamente
inattendibili".
"Ribadiamo ancora una volta che la strada maestra - conclude Porcari - è
quella della totale abolizione dei ticket. Vanno utilizzati strumenti diversi di
riduzione della spesa farmaceutica quali la distribuzione diretta dei farmaci,
che, nelle regioni dove viene applicata, si sta dimostrando molto più efficace
e senza nessun onere per i cittadini".
 
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