15 Settembre, 2002
Canale Vacchelli
Presentazione del progetto di monitoraggio
Presentazione del progetto di monitoraggio
delle acque del Canale Vacchelli
E' stato presentato il progetto di regolazione e monitoraggio delle acque del Canale Vacchelli, finalizzato alla tutela della fauna ittica e al contempo della gestione irrigua.
Il progetto relativo all'acquedotto lungo 34 km, che si origina dall'Adda in Comune di Merlino (Lodi) e termina in località Tombe Morte, a Genivolta (Cremona), è stato realizzato dal Consorzio per l'Incremento dell'Irrigazione nel Territorio Cremonese, con il contributo della Provincia di Cremona.
"Questo progetto è partito lo scorso anno - dice Francesco Giubelli, Assessore provinciale all'Agricoltura, Caccia e Pesca - allo scopo di proteggere alcune specie ittiche, quali il mormolo e la trota marmorata, che secondo i rilevamenti effettuati dai nostri uffici per la Carta delle Vocazioni Ittiche pare aver trovato un habitat felice nel canale Vacchelli, mentre è in sofferenza in altre realtà".
"Dipende dalla buona qualità dell’acqua - ha spiegato Stefano Loffi, Direttore del Consorzio - Il Consorzio Irrigazioni Cremonesi ha sempre cercato di impedire lo scarico di acque non depurate. La struttura che oggi presentiamo è la soluzione trovata al problema di conciliare la gestione irrigua legata all'attività agricola con le esigenze ambientali, che tendono, nel caso specifico, a rendere il canale più ‘ospitale‘ nei confronti della fauna ittica che in esso vive e si sviluppa. Per mantenere questo habitat occorre vi sia nel canale un metro, un metro e mezzo d'acqua costante, anche in inverno. Questo comporta però la necessità di poter sorvegliare il canale in modo più efficiente, poiché durante la stagione non irrigua il personale del Consorzio è preposto agli onerosi lavori di manutenzione e quindi la sorveglianza sui canali è meno assidua. Si è pertanto deciso - continua l'Ing. Loffi - di dotare il canale Vacchelli di una rete di monitoraggio che consenta il controllo e la sorveglianza a distanza in tempo reale dell'acquedotto. Tale rete è composta da cinque postazioni remote di monitoraggio, localizzate alla Presa sull’Adda, ai “Mosi”, a Crema, a Salvirola ed a 'Tomba morta'. Il Centro Operativo della rete di monitoraggio è localizzato nella sede del Consorzio, in via Battisti a Cremona; vi è poi un centro remoto localizzato al presidio di Crema. La trasmissione dei dati avviene tramite rete GSM e tutte le postazioni possono essere interrogate, dal personale del Consorzio, in qualunque momento, a mezzo dei telefoni cellulari in dotazione. La rete è fornita di un esteso corredo di allarmi e conseguenti chiamate automatiche".
Il costo totale del progetto è di 58 mila euro. La Provincia ha contribuito con 43.690 euro.  
|