15 Settembre, 2002 Dal “ Welfare fai da te” al “Welfare solidale” I piani di zona: una priorità politica per gli amministratori dei Democratici di Sinistra e dell’Ulivo.
Dal “ Welfare fai da te” al “Welfare solidale”
I piani di zona: una priorità politica per gli amministratori dei Democratici di Sinistra e dell’Ulivo.
L’attuazione delle legge 238 e dei piani di zona in particolare rappresenta una occasione che i comuni devo saper cogliere con intelligenza e rapidità.
A noi, come Democratici di Sinistra , compete il ruolo di delinearne le priorità politiche avendo a riferimento sia il quadro politico nazionale che regionale.
Quadro politico nazionale.
Il governo di centro-destra opera per la deregulation del welfare operando per lo smantellamento di tutte le leggi innovative approvate dai governi di centro-sinistra. In particolare l’attività di demolizione è concentrata sulle leggi 328 ( assistenza) , la 285 ( giovani) , sui congedi parentali, sui problemi minorili e sul disagio psichico.
Opera con logiche che abbandonano la solidarietà intendendo passare dal Welfare State al Welfare Family.
Riduce le risorse complessive, riduce i servizi e concentra l’intervento dello stato sui buoni monetari ( Welfare Family) lasciando le famiglie sole ad affrontare i vari problemi dell’assistenza.
A livello regionale il disegno è analogo. Si vuole ridurre la copertura sociale premiando l’individualismo e accentrando i poteri sulla regione.
Le ASL diventano sempre di piu’ bracci esecutivi delle politiche sanitarie, per le Ipab addirittura si pensa di regionalizzarle nominando addirittura gli amministratori come regione.
La Regione in sostanza vuole svuotare il ruolo dei comuni e delle autonomie locali riducendo il tutto a sole pratiche burocratiche.
La Sinistra,l’Ulivo, hanno il compito di opporre al “ Welfare fai da te” un “ Welfare solidale, fatto di servizi qualificati ed in rete”.
La Sinistra,l’Ulivo oppongono al comando, al dirigismo il governo dei processi e della partecipazione.
La legge 238/2000 del governo di centro-sinistra ha l’obiettivo fondamentale di realizzare un sistema integrato dei servizi.
Il piano di zona va quindi pensato dunque come carta d’identità del Welfare locale in quanto ne qualifica l’ampiezza, la qualità ed i connotati della solidarietà.
Le risorse messe a disposizione non sono molte:
· Distretto di Casalmaggiore: 481 milioni
· Distretto di Cremona: 1,9 miliardi
· Distretto di Crema: 1,8 miliardi.
E’ quindi necessario fare presto e bene entro la fine di giugno 2002.
In questo contesto è necessario favorire attivamente la sottoscrizione dei protocolli che individuano i comuni capo-distretto le strutture portanti per la realizzazione dei piani di zona ed individuare le priorità.
E’ essenziale quindi concentrarsi su pochi ma chiari obiettivi. La priorità del piano deve essere data alle politiche per gli anziani.
I Democratici di Sinistra individuano le seguenti priorità:
1. potenziamento dei servizi domiciliari per anziani ( SAD) con uno sforzo per integrarne le risorse e la rete;
2. favorire la creazione di servizi sociali in ogni comune anche con accordi di convenzione con l’obiettivo di garantire l’assistente sociale in ogni comunità;
3. far decollare i buoni servizio puntando alla loro realizzazione mettendo quindi in rete tutte le risorse tecniche ed umane disponibili ( ruolo fondamentale delle R.S.A.);
4. realizzare e potenziare un sistema informativo alle famiglie che spesso si trovano sole a gestire il percorso di cura e riabilitazione dell’anziano;
5. è da valutare attentamente l’opportunità di utilizzare i fondi delle ex 328/2000 per sostenere il contenimento delle rette nelle RSA ridefinendo anche i criteri con i quali i comuni in intervengo come integrazione alle famiglie ( applicazione dell’Isee ad esempio) andando ad introdurre criteri di maggiore equità .
L’attuazione dei piani di zona deve altresì prevedere il coinvolgimento delle parti sociali maggiormente interessate con particolare riferimento alle organizzazioni confederali di Cgil-Cisl-Uil e dei loro sindacati dei pensionati e delle associazioni di volontariato.
Il dirigismo governativo e regionale si batte con il coinvolgimento e la partecipazione e la capacità di decidere in tempi utili.
Per questo si ritiene che i Sindaci dell’Ulivo, a cui va tutta la nostra stima ed appoggio, siano in grado di poter definire i piani di zona entro il prossimo giugno impoegnando quindi l’Asl alla loro attuazione.
Segreteria DS
Cremona 20 marzo 2002