15 Settembre, 2002
Provincia di Cremona: approvato il Bilancio
Corada: “Questa Finanziaria rischia di strangolare gli Enti Locali”
Provincia di Cremona: approvato il Bilancio previsionale2003
Corada: “Questa Finanziaria rischia di strangolare gli Enti Locali”
Il Consiglio Provinciale di Cremona ha approvato il bilancio di previsione 2003 e il bilancio triennale 2003-2005 con 19 voti favorevoli, 7 contrari e la significativa astensione del rappresentante di Rifondazione Comunista.
Nel dibattito sono emerse forti diversità tra maggioranza e centrodestra e ciò, ha detto il Presidente Corada “può anche essere considerato un bene. E’ giusto e sacrosanto, infatti, in una democrazia moderna, che le posizioni si chiariscano e si differenzino, sempre nel reciproco rispetto, in maniera anche netta e comunque comprensibile per la pubblica opinione. Ciò che è meno comprensibile” ha proseguito Corada “è il motivo che induce una parte della nostra opposizione, qui a Cremona, a schierarsi tra quei davvero pochissimi amministratori locali che, privilegiando una visione di parte rispetto ad una corretta lettura istituzionale, si pongono in aperta contraddizione con le valutazioni, fortemente negative nei confronti della legge Finanziaria del governo, fatte da tantissimi esponenti di primo piano che fanno capo ai partiti del centrodestra. Che la finanziaria oggi in discussione rischi di strangolare i Comuni e, per quanto ci compete, le Province italiane” ha proseguito Corada “non lo dicono solo gli amministratori del centrosinistra, ma lo dicono e, se possibile, lo dicono con ancora più forza e determinazione il Presidente della Provincia di Roma Moffa, dirigente di AN, o la Presidente della Provincia di Milano Ombretta Colli, figura di prima grandezza di Forza Italia”.
“Il nostro Bilancio per il 2003 spiega il Presidente Gian Carlo Corada pur in pendenza di una finanziaria tanto pesante e distruttiva, viene approvato “a legge invariata” ed in tempo utile per mettere in grado la nostra macchina amministrativa, fin dal 1° Gennaio, di riprendere un cammino per la verità mai interrotto. Noi speriamo ancora, nonostante tutto, che il Parlamento riesca a modificare e migliorare la Finanziaria. Vedremo, quando sarà il tempo, se e come adeguare le nostre scelte alle scelte operate a Roma. Ma noi, con questo Bilancio, abbiamo voluto ancora una volta testimoniare l’impegno del nostro Ente, chiamato ad assumere, in questi anni, una nuova fisionomia e ad erogare servizi ai cittadini nei diversi ambiti del vivere civile: ambiente, territorio, economia , lavoro e formazione professionale, istruzione, cultura, servizi sociali, sport e turismo. Nei dodici mesi appena conclusi abbiamo profuso ogni energia per migliorare la qualità della vita delle nostre comunità, mettendo a disposizione tutte le risorse disponibili e ponendo particolare attenzione nella individuazione di tutto ciò che era possibile migliorare”
Il Bilancio 2003 è stato definito concreto, adeguato e, per certi tratti, eccellente. Conferma l’impegno, anche finanziario del precedente esercizio al fine di rispondere adeguatamente a queste esigenze e preventiva l’investimento di quasi 22 milioni di Euro. “Come si vede continua Corada noi siamo disponibili ad operare sforzi sicuramente ingenti, ma altrettanta buona volontà deve essere messa in campo dagli altri livelli istituzionali. La legge finanziaria, tuttavia, sembra voler agire in controtendenza e ridurre in maniera drastica i fondi agli Enti Locali nel 2003, e, in maniera ancor più grave, nei due anni successivi. Il disegno di legge approvato alla Camera dei Deputati rompe lo spirito di cooperazione istituzionale che ha caratterizzato i rapporti tra il Governo e le autonomie locali negli ultimi anni. Le notizie che, di ora in ora, giungono dal Senato circa l’evoluzione del dibattito e delle decisioni, non ci tranquillizzano e, anzi, ci preoccupano fortemente”.
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