15 Settembre, 2002
*Ottimo il format, eccellente performance di Prodi* (da www.unita.it)
Il parere di Annamaria Testa, della omonima agenzia pubblicitaria
«Ha vinto Prodi. Perché il filo del suo discorso è stato più efficace. E perché la sua eccellenza televisiva è stata una sorpresa». Così la pubblicitaria Annamaria Testa valuta il duello televisivo tra il Professore e Berlusconi di ieri sera.
Ci può fare un commento generale sul confronto?
«Ho trovato ottimo il format. Tutti dicevano che sarebbe stato noioso, invece il garantire risposte rapide ha dato velocità e un po’ di comprensibilità al dibattito. Vorrei però dare un piccolo suggerimento alla Rai: mettere il timer al contrario, ovvero andare da 2 minuti e mezzo a zero, e non viceversa, segnando giallo negli ultimi 15 secondi, rosso negli ultimi 5. E poi, andare sottozero. Perché si tratta di un bel deterrente: si vede come chi sfora molto - e Berlusconi ieri l’ha fatto sempre - non riesca a stare alle regole».
Facendo un’analisi dei due contendenti, cosa emerge?
«Un Berlusconi in attacco, prevedibile, anche perché ormai si è bruciato tutti gli argomenti, teso a smentire l’avversario piuttosto che a portare avanti il suo discorso, punito dalla sua sovraesoposizione mediatica. Ma non particolarmente sfocato. La grande sorpresa è stato Prodi. con la sua qualità televisiva, la sua capacità di stare nei tempi, di dare risposte ragionate, semplici, efficaci, di portare avanti il filo emozionale del discorso in termini di dialogo, mediazione, e di un rilancio del paese, fatto attraverso la solidarietà»
Qual è stato il punto di svolta?
«La domanda slla scuola. che per Prodi poteva essere insidiosa: lui invece ha incorniciato tutte le precedenti obiezioni e attacchi di Berlusconi nel senso della conflittualità, e ha annodato il filo del dialogo edella serietà. Se dovessimo estrapolare le parole più usate da Prodi, queste sarebbero serietà e dialogo. Mentre quella di Berlusconi sarebbe sinistra»
Quali sono stati i punti di forza di Prodi ?
«La sua espressività è stata variegata, articolata. Ha alternato momenti di serietà, momenti accorati, momenti di sorriso e momenti di profonda indignazione. La sua performance è stata eccellente, ha scoperto qualità televisive ignote».
E la principale debolezza di Berlusconi?
«È stato molto più monocorde, ha recitato Berlusconi. Ma ha tenuto botta per scuola e abitudine. Poi era francamente impreparato sul tema dell’Iran,e infatti è stato l’unico caso in cui ha usato solo metà del tempo a dispisizione. Ha fatto un bel lapsus sulla scuola, quando ha parlato di riforma “criticata”. Una cosa patetica è stata la sua excusatio non petita sulle donne: non riesce nemmeno ad immaginare una donna senza famiglia, senza figli, o con una famiglia che la supporta nel fare politica. Ha giocato nel campo dell’avversario, ha trasformato l’ attacco alla sinistra in un tormentone prevedibile, dando la colpa di tutto ai precedenti governi».
Cosa resterà nella memoria della gente?
«Un’impressione generale. Resterà l’appello finale ai giovani di Prodi, il richiamo alla felicità . Alla fine, non resterà traccia dei singoli argomenti, ma il tono di voce, le espressioni, e quel filo rosso».
Secondo lei questo duello a chi porterà voti?
«Credo che possa rassicurare molto elettorato della sinistra frastornato e intimidito, Può portare qualcuno degli indecisi ad andare a votare per Prodi»
 
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