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 Politica

15 Settembre, 2002
Consiglio Comunale del 27 marzo 2006
Interrogazione di Piergiorgio Bergonzi (Comunisti Italiani) sulla situazione dell’ALER

Esame, per la convalida, delle condizioni di eleggibilità e di compatibilità alla carica di Consigliere Comunale di Paolo Marcenaro, in surrogazione del dimissionario Consigliere Francesco Zanibelli.

In apertura della seduta consiliare, il Presidente del Consiglio Comunale Mauro Fanti ha informato l’assemblea delle dimissioni del Consigliere Francesco Zanibelli (Gruppo Forza Italia, nominato a far parte del consiglio di amministrazione di AEM Gestioni S.p.A.), al quale subentra Paolo Narcenaro. Il Consiglio Comunale, chiamato a pronunciarsi sulla surroga, l’ha approvata all’unanimità.

Interrogazione in data 29 novembre 2005 presentata dal Capogruppo del Gruppo Consiliare “Verdi per la Pace” Matteo Lodi in ordine alla richiesta di incentivare i controlli sulle condotte di guida di automobilisti indisciplinati (Testo dell’interrogazione: Mi giungono continue segnalazioni di automobilisti indisciplinati con guide molto pericolose, per ciclisti e pedoni. La stampa conferma le pesanti statistiche di feriti, anche gravi, per ciclisti e pedoni. Chiedo quale incentivo ai controlli ed alla repressione delle condotte di guida “omicide” si vogliono attuare, con urgenza, per non fare desistere chi osa pedalare o spostarsi a piedi).

All’interrogazione ha risposto l’Assessore Caterina Ruggeri: Rispetto all’incidentalità, i dati indicano che esiste un trend costante, non vi è stato un aumento esponenziale, comunque il problema esiste e non va trascurato. Per quanto riguarda l’attività di tutela dei pedoni, la Polizia Municipale è presente più volte al giorno agli ingressi scolastici, per carenza di organico al momento di più non è possibile fare; all’interno delle scuole viene diffusa la cultura alla legalità e all’educazione strdale; sul fronte delle infrastrutture stradali: importanti interventi verranno fatti in viale Concordia, in via Postumia, in via Boschetto, in piazza XXIV Maggio, tutti a tutela delle fasce più deboli. Cosa importante è che ognuno si faccia carico del problema, considerando che le strade e gli spazi cittadini in genere sono un bene di tutti e vi è bisogno di rispetto per i più deboli.

Interpellanza in data 15 dicembre 2005 presentata dal Consigliere del Gruppo Consiliare “Forza Italia” Salvatore Carlo Malvezzi relativa allo stato in cui versa via Tofane (Testo dell’interpellanza: Premesso che in concomitanza con l’attivazione dei sensi unici in viale Trento Trieste e via Dante il Comune ha inibito l’accesso agli automezzi transitanti in via Tofane verso piazza Libertà con grave disagio per i residenti della via e dei quartieri della zona est della città obbligati a tragitti più tortuosi; l’allungamento dei percorsi urbani provoca maggiori tempi di percorrenza per i cittadini e peggioramento delle condizioni ambientali; in conseguenza ai lavori di costruzione del tratto di rete fognaria mancate presso la via in oggetto ed a causa di un ripristino sommario del manto bituminoso, la pavimentazione stradale presenta oggi vistosi avvallamenti e buche; la recente e poco comprensibile trasformazione dei già ridotti posti auto liberi esistenti presso la Via Tofane – Via Gerolamo da Cremona e l’area compresa tra l’intersezione con Via Decia in posti a pagamento, ha sensibilmente ridotto le possibilità di parcheggio per i residente dell’intera zona; questa strada è altresì sprovvista di regolari marciapiedi nonostante l’alta affluenza di pedoni e utenti deboli dovuta alla presenza nella zona di scuole e centri di aggregazione; l’insieme delle circostanze sopra richiamate ha di fatto generato non poche difficoltà ai cittadini residenti; interpello la Giunta Comunale affinché risponda ai seguenti quesiti: Entro quale data l’Amministrazione Comunale provvederà al riprestino delle normali condizioni di viabilità della Via Tofane ed al completamento dei marciapiedi? Se la Giunta non ritenga opportuno e necessario ripristinate un adeguato numero di stalli a sosta libera stante la presenza nella zona di scuole e centri aggregativi e la scarsa disponibilità di autorimesse private per i residenti?).

All’interpellanza ha risposto l’Assessore Daniele Soregaroli: via Tofane è chiusa in quanto collegata al cantiere in corso in via Dante. La sistemazione della strada è inserita nei programmi del 2006 insieme ad altre vie cittadine. Quando AEM apre un cantiere, prima copre con un manto di asfalto, ma poi occorre attendere almeno un anno per l’assestamento ed il ripristino definitivo. Per quanto riguarda il marciapiede, anche su questo intervento si interverrà in tempi abbastanza brevi. L’istituzione delle zone blu è stata fatta per impedire il fenomeno della sosta lunga, in quanto molti residenti si erano lamentati che non vi fosse una sufficiente rotazione.

Il consigliere Malvezzi ha sollecitato un ripristino in tempi abbastanza brevi della strada e ha invitato a tenere conto dell’esistenza di persone che hanno difficoltà a muoversi.

Interrogazione in data 16 dicembre 2005 presentata dai Consiglieri del Gruppo Consiliare “Alleanza Nazionale - primo firmatario Irene Nicoletta De Bona - in merito ai mezzi di trasporto usati dal Comune per il trasporto anziani ai centri diurni (Testo dell’interrogazione: In considerazione di una lettera, apparsa su di un quotidiano locale, di un familiare di un anziano frequentante i centri diurni del Comune di Cremona, considerato che in tale lettera vengono espresse lamentele sui mezzi di trasporti utilizzati dal Comune per il trasporto anziani, infatti – cito testualmente: “la maggior parte dei pulmini andrebbe rottamati e anche quelli nuovi non sono dotati predelle per agevolare la salita e la discesa delle persone. Questi mezzi sono privi di aria condizionata e in estate i poveri invalidi sono costretti a sostare in questi forni…” si chiede di conoscere se risponde al vero la situazione descritta nella lettera, di conoscere, nel casso di risposta affermativa, come si intenda rimediare alla situazione di disagio).

All’interrogazione ha risposto l’Assessore Maura Ruggeri: Allo stato attuale tutti i mezzi in carico all’Azienda Speciale Cremona Solidale sono a norma, alcuni più recenti, altri più datati, che verranno sostituiti; i mezzi sono nove in tutto, i più datati sono tre e saranno sostituiti due mezzi entro il 2006, uno acquistato dall’Azienda stessa ed uno acquisito in comodato gratuito, così anche per il terzo ci si attiverà per la sostituzione.

Irene Nicoletta De Bona ha preso atto delle spiegazioni fornite dall’Assessore e ha sollecitato l’interesse dell’Amministrazione per questo aspetto.

Mozione presentata durante la seduta del Consiglio Comunale del 13 marzo 2006 dal Capogruppo del Gruppo Consiliare “Comunisti Italiani” Piergiorgio Bergonzi con cui si richiede un incontro urgente tra il Consiglio di Amministrazione ALER e la Commissione Consiliare Permanente attinente gli Affari Sociali del Comune di Cremona (Testo della mozione: Premesso che all’indomani delle decisioni del TAR di Brescia che ha confermato la piena legittimità dell’intero Consiglio di Amministrazione dell’ALER, annullando la decisione del Presidente di proclamarne la decadenza, permane all’interno dell’ALER stessa una forte situazione di tensione culminata, fra l’altro, nella mancata attuazione da parte del Presidente della delibera del Consiglio di Amministrazione che dimissione il direttore dell’ente; premesso che tale situazione di tensione rischia di compromettere ed in parte sta pesantemente compromettendo l’operatività di un ente preposto ad una funzione di straordinaria valenza sociale quale quella dell’edilizia residenziale pubblica; premesso che tale carente operatività si traduce, tra l’altro, nel fatto che il Comune non è a tutt’oggi pervenuta comunicazione circa il rinnovo della fondamentale convenzione relativa alla gestione di 300 alloggi di edilizia residenziale pubblica scaduta il 31 dicembre 2005; premesso che interventi di straordinaria importanza per la città, quali il Contratto di Quartiere di Borgo Loreto, non potranno prescindere, anche le future fasi di progettazione e realizzazione, dall’intervento dell’ALER e da una collaborazione fattiva tra ALER e Comune di Cremona; premesso che la città di Cremona è fortemente e prioritariamente interessata alla piena, corretta ed efficiente operatività dell’ALER in considerazione della presenza sul proprio territorio di edilizia residenziale pubblica, oltre che della stretta interconnessione esistente tra azione dell’Amministrazione Comunale ed ALER sulla materia; tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale chiede all’intero Consiglio di Amministrazione ALER un incontro urgente, da tenersi sotto forma di audizione, finalizzato innanzitutto ad avere un esauriente quadro della situazione dell’edilizia residenziale pubblica in città, delle scelte e delle politiche ALER per quanto riguarda i rapporti con il Comune di Cremona; il Consiglio Comunale si pronuncia perché tale incontro avvenga con la Commissione consiliare Servizi alla Persona).

Il dibattito è stato aperto dall’Assessore Maura Ruggeri che ha definito condivisibile la preoccupazione espressa dal consigliere Bergonzi a causa del conflitto interno vissuto dall’ALER. Ora vi è stato un momento di chiarezza con sentenza del TAR, così che la questione più lacerante sia chiusa e siano create le condizioni necessarie a ristabilire un rapporto tra enti fattivo e sereno. Le recenti leggi sull’edilizia residenziale pubblica collocano in carico all’Amministrazione Comunale la responsabilità di gestione della programmazione: a maggior ragione è necessario recuperare una collaborazione. Sulla convenzione vi è stata un’impasse: scaduta infatti il 31 dicembre 2005, il Comune ha inviato una sua proposta, che è stata approvata dal consiglio di amministrazione dell’ALER, che si è assunto tale responsabilità nel pieno dei suoi compiti istituzionali, è poi mancata la comunicazione formale che doveva essere trasmessa dagli uffici tecnici competenti. Opportuna per l’Assessore è l’audizione: l’intenzione è infatti di condividere lo stato dell’arte così da aprire una nuova fase di collaborazione necessaria per il bene della città. Il consigliere Malvezzi, Forza Italia, ha sostenuto che le questioni sollevate dalla mozione sono ora del tutto superate. Il consigliere Giuseppe Ceraso, La Margherita, ha ritenuto doveroso un momento di chiarezza di fronte ai cittadini, anche attraverso la Commissione per i Rapporti con le Periferie. La necessità di un momento di confronto per conoscere la situazione dell’ALER è stato sostenuta con forza dal consigliere Pierluigi Rotelli. Il consigliere Bergonzi ha accolto la proposto di un incontro aperto anche alla Commissione Rapporti con le Periferie. Terminato il dibattito, la mozione è stata posta in votazione ed approvata con l’astensione della Lega Nord ed il voto contrario di Forza Italia e Alleanza Nazionale.

Interrogazione in data 19 dicembre 2005 presentata dal Capogruppo del Gruppo Consiliare “Partito Comunista Rifondazione” Cinzia Zampini in ordine a problematiche relative alla Fondazione Ponchielli (assegnazioni incarichi e conseguenti retribuzioni) (Testo dell’interrogazione: Visti gli articoli apparsi sulla stampa locale in merito a determinate problematiche relative alla Fondazione Ponchielli, assegnazione incarichi e conseguenti retribuzioni; visto l’atto di indirizzo votato dal Consiglio Comunale il 5 febbraio 2004 con il quale il Sindaco di Cremona si impegnava, tra le altre cose, ad illustrare i bilanci preventivo e consuntivo della predetta Fondazione; Considerato l’art. 42 del Testo Unico sugli Enti Locali ed in particolare il comma2; lettere: b), e), g); considerato che la proposta di legge finanziaria per il 2006 prevede la riduzione degli stanziamenti del Fondo Unico per lo Spettacolo; Considerato che la medesima proposta di finanziari 2006 prevede un forte contenimento della spesa dei Comuni; si chiedono i seguenti dati: bilancio di previsione 2006 della Fondazione Ponchielli, con particolare riferimento ai costi di ogni singola stagione artistica ed ai ricavi, distinti per tipologia di entrata; contributi assegnati dai fondatori e dai sostenitori per gli anni 2004 e 2005, e quelli previsti per il 2006; costo del personale, distinto tra sovrintendente, direttore artistico, responsabile comunicazione e segreteria artistica musicale e restante personale; quali e quanti contratti di lavoro vengono applicati per il personale della fondazione; quanto personale presta servizio a tempo indeterminato e a tempo determinato; i costi sostenuti negli anni 2004 e 2005 per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile concesso in comodato alla Fondazione; eventuali spese direttamente sostenute del Comune di Cremona per l’installazione di impianti, fornitura di beni o attrezzature; per ogni stagione artistica i dati di affluenza, i dati di incasso con la specifica degli spettatori paganti e non paganti).

All’interrogazione ha risposto il Sindaco Gian Carlo Corada: I ricavi per attività artistica per l’assestato 2005 sono pari a € 2.165.168, la previsione per il 2006 è di € 1.841.539. I ricavi derivanti dai contributi di fondatori e sostenitori sono di € 1.829.700 per l’assestato 2005, mentre il preventivo è di € 1.780.270. A questi vanno aggiunti ricavi diversi che per l’assestato 2005 sono pari a € 151.494 e come previsione per il 2006 di € 80.768. Il totale dei ricavi per l’assestato 2005 è di € 4.146.362; il preventivo per il 2006 è di € 3.702.577. A tale proposito il Sindaco ha ricordato i tagli al Fondo Unico per lo Spettacolo decisi dal Governo che incideranno in maniera significativa. Il totale dei costi è il seguente: assestato 2005 € 4.141.289, preventivo 2006 € 3.702.577, in particolare il budget per l’attività artistica è di € 2.740.764 per l’assestato 2005, di € 2.290.974 per il preventivo 2006, mentre i costi del personale ammontano a € 1.010.756 per l’assestato 2005 e a € 1.031.147 per il preventivo 2006. Venendo ai bilanci di previsione 2006 per le singole stagioni artistiche il Sindaco ha chiarito che non compare l’avvio della stagione concertistica e prosa 2006/2007, perché attualmente non c’è capienza di bilancio, con le conseguenti riduzioni degli incassi relativi. Se nel corso del 2006 ci sarà la possibilità di inserire gli avvii delle due stagioni, di conseguenza si varieranno le previsioni di incasso. Per quanto riguarda la danza il bilancio preventivo 2006 è di € 233.000: in questo caso la voce più consistente è rappresentata dai costi artistici, pari ad € 152.000 e agli incassi per i quali è previsto di introitare circa 100.000 Euro. Festival: il preventivo 2006 è pari a € 380.000. Anche in questo caso i costi artistici sono elevati, in quanto pari a € 292.950, così pure come quelli pubblicitari, € 51.571. Lirica: il preventivo 2006 è di € 1.044.649. Qui i costi artistici sono di € 526.779, mentre il ministero contribuisce con € 504.000 e l’onere a carico della Fondazione è di € 74.649. Prosa: il preventivo 2006 è di € 246.000, di cui 206.000 sono i costi artistici. In questo caso sono previsti € 130.000 di incassi e l’onere a carico della Fondazione è di € 107.500. Concerti: il preventivo 2006 è di € 387.000, di cui i costi artistici sono pari a € 306.300. Nei ricavi la voce più consistente è rivestita dagli incassi, pari a € 142.000, mentre il contributo del Ministero è previsto in € 40.000. L’onere a carico della Fondazione è di € 93.200. Per quanto riguarda i contributi dei soci fondatori e sostenitori le cifre sono le seguenti: Comune di Cremona, consuntivo 2004 € 1.263.400, assestato 2005 € 1.163.400, preventivo 2006 € 1.000.000; Provincia di Cremona, consuntivo 2004 € 70.261, assestato 2005 € 78.300, preventivo 2006 207.270 (la differenza è dovuta allo spostamento di competenza di € 70.000 dal 2005 al 2006 e di - € 11.030 alla previsione di un eventuale taglio del contributo regionale erogato tramite la Provincia); Fondatori privati: consuntivo 2004 € 360.000, assestato 2005 € 400.000, preventivo 2006 € 360.000; Sostenitori: consuntivo 2004 € 191.000, assestato 2005 € 188.000, preventivo 2006 € 213.000. I costi del personale dipendente per l’assestato 2005 amontano a € 928.108, per il preventivo 2006 a € 954.929; i costi per incarichi professionali sono di € 82.648 per l’assestato 2005 e di € 76.218 per il preventivo 2006. I dati, distinti per figura professionale, la cui determinazione non compete al Comune di Cremona, sono stati forniti dalla Fondazione e non sono contenuti in alcun atto del Comune, ma saranno forniti al consigliere Cinzia Zampini quale informazione riservata in relazione all’esercizio del suo mandato. La Fondazione Teatro Ponchielli applica al proprio personale i seguenti contratti di lavoro: C.C.N.L. per gli impiegati e gli operai dipendenti dai teatri Stabili pubblici e dai Teatri gestiti dall’E.T.I.; C.C.N.L. Commercio. Il personale della Fondazione è composto da 15 dipendenti a tempo indeterminato e 4 a tempo determinato, il personale di sala è composto da 16 maschere e tempo determinato. A questi si aggiunge il direttore artistico musicale con incarico professionale a tempo determinato. I costi di manutenzione ordinaria ammontano a € 31.965 per il 2004, a € 36.313 per il 2005 e a € 33.674 per il 2006 (valore preventivo). I costi di manutenzione straordinaria si trovano nel Bilancio del Comune di Cremona in quanto sostenuti direttamente come da convenzione. I costi di installazione impianti e fornitura di beni o attrezzature si trovano nel Bilancio del Comune di Cremona poiché sono stati sostenuti direttamente da quest’ultimo come da convenzione. Gli incassi sono stati i seguenti: Lirica 2004 – 12 recite, totale netto incassato € 194.161,20, totale presenze 8.883, di cui 600 omaggi; Danza 2004 – 16 recite, totale netto incasso € 64.910,85, totale presenze 9.883, omaggi 339; Festival 2004 – 23 recite, totale incasso 22.687,72, 5.958 presenze, 351 omaggi; Concertistica 2003/2004 – 28 recite, totale netto incasso 114.873,54, presenze 12.464, omaggi 1.076; Prosa 2003/2004 – recite 58, totale netto incasso 236.593,47, presenze 23.595, omaggi 1.114(gli omaggi comprendono i benefit per i soci, come da Statuto, ingressi per portatori di handicap in carrozzella più accompagnatore, accrediti per la stampa, omaggi per gli artisti). Lirica 2005 – 12 recite, totale netto incassato € 222.193,81, totale presenze 9.953, omaggi 615; Danza 2005 – 17 recite, totale netto incassato 96.620,80, presenze 11.689, omaggi 464; Festival 2005 – 15 recite, totale netto incassato € 36.706,28, totale presenze 4.146, omaggi 337; Concertistica 2004/2005 – 31 recite. Totale netto incassato € 167.235,35, totale presenze 17.352, omaggi 1.131; Prosa 2004/2005 – 52 recite, totale netto incassato € 200.427,55, totale presenze 20.594, omaggi 1.492.

Il consigliere Cinzia Zampini si è detta soddisfatta della puntuale risposta ottenuta, anche se ha sottolineato che i dati riguardanti il Festival denotano una certa sofferenza e pertanto bisognerà fare qualche riflessione al riguardo. Dal canto il suo il Presidente del Consiglio Mauro Fanti ha dichiarato che il luogo più opportuno per trattare questo argomento sarebbe stata la Commissione Cultura, dove sono presenti tutti e tre i consiglieri comunali che fanno parte dell’Assemblea della Fondazione Teatro ed ha auspicato che questo venga fatto in futuro.

Interrogazione in data 9 marzo 2006 presentata dal Capogruppo del Gruppo Consiliare “Rifondazione Comunista” Cinzia Zampini in ordine alle notizie del progetto di ampliamento dell’insediamento produttivo Arvedi (Testo dell’interrogazione: Premesso che durante un’iniziativa pubblica tenutasi il 25 gennaio un cittadino comunicava la notizia del progetto di ampliamento dell’insediamento produttivo Arvedi, premesso che il 1° febbraio il Sindaco del Comune di Spinadesco convocava un incontro pubblico durante il quale informava i cittadini circa l’esistenza di un progetto di ampliamento dell’impianto produttivo, premesso che questo intervento interesserebbe anche il territorio del Comune di Cremona, si chiede di sapere se tali notizie rispondono al vero, se presso gli uffici comunali è depositato un progetto in tal senso e a che punto sarebbe l’iter, se non si ritiene di avviare la fase di consultazione come previsto dalle procedure di Agenda 21, se e come si intenda consultare ed informare i cittadini interessati ed i loro rappresentanti).

All’interrogazione ha risposto dapprima l’Assessore all’Urbanistica Daniele Soregaroli: L’assemblea pubblica a Spinadesco si è tenuta una prima volta il 1° marzo e poi il 16 marzo. Appena prima di Natale c’è stato un incontro c on l’azienda, alla presenza del Sindaco: in questo incontro è stato preannunciato un ampliamento dell’attività produttiva, che si basava su una semplice tavola non adeguata per istruire un’istruttoria vera e propria. A gennaio l’azienda ha protocollato quella pratica, largamente incompleta; vi sono stati ulteriori incontri, durante i quali è stato ribadito da parte dell’Amministrazione Comunale che non sussistevano condizioni per avviare le necessarie procedure. Per questo motivo la pratica è stata sospesa e quindi ritirata. Ad oggi si sta discutendo di qualcosa che non esiste, in nessuno dei due comuni. Anche il Sindaco di Spinadesco, durante gli incontri, ha fatto un discorso di contesto, ma in assenza di un formale progetto presentato. Non vi è stata alcuna comunicazione in quanto prima di discutere occorre un oggetto. Il Sindaco di Spinadesco, in piena autonomia, ha deciso di fare un paio di incontri preventivi. Per quanto riguarda il nostro Comune, verranno fatti gli incontri pubblici necessari quando vi sarà un progetto su cui confrontarsi; in ogni caso le necessità presentate dall’azienda prevedono l’occupazione di terreno che avverrà senz’altro. Il Sindaco di Spinadesco ha deciso di fare l’incontro pubblico perché l’ampliamento dell’azienda comporta necessariamente per quel Comune una variante urbanistica, quindi un processo largamente diverso, da Cremona, dove invece non è necessaria alcuna variante. L’operazione andrà condotta comunque in sintonia tra i due comuni, tenuto conto che l’ampliamento interessa entrambi.

E’ successivamente intervenuto l’Assessore alle Politiche Ambientali Carlo Dal Conte: In tema di materia ambientale, quando si tratta di modifica di un impianto, è necessaria un’apposita richiesta con partecipazione attiva dell’ARPA, che, a conclusione dell’istruttoria tecnica, trasmette alla Regione, alla Provincia, al Comune o ai Comuni di competenza una scheda. I Comuni si esprimono in una conferenza di servizi convocata dalla Regione. Il Comune si esprime su tematiche urbaniste ed ambientali: poiché il progetto è ancora in fase istruttoria, non sappiamo se queste competenze spettino per intero a Cremona o Spinadesco, o ad entrambi. L’Assessore ha quindi spiegato il complesso iter procedurale che accompagnerà la discussione del progetto con precise scadenze e tempi. Anche se si è in attesa di avere un progetto definitivo, l’Assessore ha dichiarato che l’Amministrazione, in tema di sostenibilità ambientale delle modifiche impiantistiche con ampliamento dello stabilimento, si atterrà a queste considerazioni: 1) impatto ambientale zero, vale a dire quantità di polveri totali emesse pari alla concentrazione attuale (analoga posizione tenuta in passato in merito ad eventuali centrali); 2) applicazione delle migliori tecnologie possibili e disponibli; 3) controlli in continuo delle emissioni (nuove e relative agli impianti attualmente in funzione); 4) società esterna per la gestione dei controlli delle immissioni da effettuare in continuo; 5) rispetto nei punti di immissione dei limiti di zonizzazione acustica; 6) società esterna per la gestione dei controlli del rispetto dei limiti di rumorosità; 7) completamento delle opere di mitigazione ambientale previste dalla Commissione Osservatorio Comunale di cui alla condizione 21 della convenzione del 23 ottobre 1989 stipulata con Arvedi ISP. Sicuramente quando l’Amministrazione sarà in possesso del progetto, ha proseguito l’Assessore, verrà investito della cosa l’Osservatorio Arvedi e il Forum di Agenda 21 sarà chiamato ad esprimersi. Il Comune di Cremona sosterrà queste posizioni nella Conferenza dei Servizi: alla fine a decidere è infatti la Regione Lombardia, che dovrebbe però tenere conto delle osservazioni formulate dagli enti locali.

Approvazione del nuovo regolamento per l’utilizzo degli alloggi comunali adibiti a servizi diversi.

Poiché sono trascorsi cinque anni dall’ultima modifica, si è resa necessaria una revisione del regolamento, togliendo alcuni alloggi dall’elenco in quanto non più utilizzabili come abitazione ed introducendo il concetto di alloggio come “presidio”. L’art. 13 del regolamento modifica recita infatti: “Qualora l’alloggio di servizio non sia occupato da almeno sei mesi e in caso di mancata assegnazione ad un custode dipendente dell’Amministrazione stessa, l’alloggio potrà essere assegnato con funzioni di “presidio” ed il settore Affari Sociali comunicherà al Settore Economato un elenco di famiglie che hanno diritto all’alloggio secondo particolari parametri. Un’apposita commissione disporrà l’ammissione all’occupazione dell’alloggio di servizio ad un canone calcolato con le modalità in vigore per la determinazione del canone oggettivo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. L’assegnazione verrà disposta sulla base di un punteggio di priorità, da attribuirsi secondo i seguenti criteri: nucleo famigliare composto da almeno due persone di cittadinanza italiana, di età non superiore ai 50 anni, che si possano alternare al presidio dell’alloggio; precedenti esperienze di custodia, maturate anche in immobili privati; indicatore I.S.E.E. non inferiore a € 9.000,00. I nuclei famigliari già inseriti in uno degli alloggi comunali adibiti a servizi diversi avranno al priorità assoluta in questa graduatoria”. Questo l’elenco degli alloggi adibiti ad usi diversi: Scuole per l’infanzia – Aporti; Scuole elementari: Trento e Trieste, Cavatigozzi/Badia, Stradivari, Manzoni, Bissolati; Vari: mercato agricolo alimentare ingrosso, mercato bestiame, palazzina via del Macello (1 alloggio), serre comunali, palestra spettacolo, complesso ex ospedale – piazza Lodi/via Colonnette, Palazzo Affaitati, Museo Civiltà Contadina, Campo di calcio Zini, Campo Scuola, Centro Sportivo Maristella, Casa Elisa Maria, case comunali di Largo Pagliari; Teatro Ponchielli (1 alloggio assegnato alla Fondazione Teatro Ponchielli); Cuscinetto, via Gioconda/parco del Vecchio Passeggio; Alloggi al servizio di istituti e scuole statali: Scuola media Virgilio, Scuola Media Anna Frank.

L’oggetto è stato approvato all’unanimità

Ulteriore integrazione della deliberazione consiliare n. 136/67490 del 10 dicembre 1998 avente per oggetto: “Approvazione del regolamento generale per la gestione delle entrate comunali”.

Tale proposta prevede di il vigente regolamento generale per la gestione delle entrate comunali, inserendo il seguente articolo: Dilazione di pagamento - Il Comune, tramite il responsabile della singola entrata, su richiesta del debitore, può concedere nelle ipotesi di temporanea situazione di obiettiva difficoltà dello stesso, la ripartizione del pagamento delle somme dovute fino ad un massimo di dodici rate mensili ovvero la sospensione della riscossione per un anno. Se l’importo dovuto è superiore a 5.000,00 Euro il riconoscimento di tali benefici è subordinato alla prestazione di idonea garanzia mediante polizza fidejussoria o fideiussione bancaria. In caso di mancato pagamento della prima rata, o successivamente, di due rate, il debitore decade automaticamente dal beneficio della rateazione e l’intero importo ancora dovuto è immediatamente ed automaticamente riscuotibile in unica soluzione. Sulle somme il cui pagamento è stato rateizzato o sospeso, si applicano gli interessi legali. Questo provvedimento, oltre ad agevolare la definizione delle posizioni e ridurre il contenzioso, non altera gli equilibri di bilancio e non incide sul gettito complessivo derivante dalla riscossione dei tributi comunali. Tale modifica ed integrazione ha effetto dal 1° gennaio 2006. tenuto conto della potestà regolamentare dei Comuni, con questa proposta l’Amministrazione ha ritenuto necessario integrare ulteriormente il vigente regolamento generale per la gestione delle entrate comunali, prevedendo la possibilità, sia per le entrate tributarie che patrimoniali, di concedere la rateizzazione dell’importo dovuto nella logica della semplificazione degli adempimenti dei contribuenti.

L’oggetto è stato approvato all’unanimità

Introduzione di nuova disposizione regolamentare in materia di imposta comunale sugli immobili (ICI).

Tale proposta prevede di introdurre ed integrare le seguenti disposizioni regolamentari in materia di Imposta comunale sugli Immobili con decorrenza 1° gennaio 2006 inserendo il seguente articolo: Riduzione di imposta per le Istituzioni Pubbliche di assistenza e beneficenza riordinate in persone giuridiche di diritto privato: L’imposta dovuta dalle Istituzioni Pubbliche di assistenza e beneficenza riordinate in persone giuridiche di diritto privato, così come previsto dal Decreto Legislativo 4 maggio 2001, n. 207, articolo 4 – comma – 5, è ridotta del 35% (trentacinque per cento). Questa disposizione, oltre ad agevolare la definizione delle posizioni e ridurre il contenzioso, non altera gli equilibri di bilancio e non incide sul gettito complessivo derivante dalla riscossione dei tributi comunali. E’ stata infatti rilevata la necessità di introdurre una nuova disposizione regolamentare che preveda l’agevolazione tributaria, ai soli fini ICI, in favore delle istituzioni riordinate in persone giuridiche di diritto privato, in applicazione del Decreto Legislativo 4 maggio 2001, n. 207, articolo 4 – comma – 5, ed è stata ritenuta congrua una riduzione dell’imposta pari al 35% (trentacinque per cento) di quella dovuta dalle istituzioni riordinate in persone giuridiche di diritto privato.

L’oggetto è stato approvato all’unanimità

Mozione in data 10 ottobre 2005 presentata da Consiglieri Comunali vari - primo firmatario Luciana Carini - con cui si chiede al Sindaco ed alla Giunta di attivarsi per sollecitare una maggiore partecipazione della Direzione del Carcere all’attività del “Comitato Carcere Territorio” affinché sia possibile il pieno funzionamento del Comitato stesso (Testo della mozione: Premesso che sul territorio Comunale è presente una Casa Circondariale, con una popolazione di 300 detenuti e di circa 150 agenti di polizia penitenziaria, tale realtà si configura come un quartiere della città. Il carcere è il luogo in cui sono scontate le pene il cui fine, come prevede il dettato costituzionale, deve tendere al reintegro dei detenuti nella società, la partecipazione della società esterna all’azione rieducativi è prevista e regolata dall’art. 17 della legge 354/75 (ordinamento penitenziario) e art. 68 del successivo D.P.R. 230/2000. La Regione Lombardia ha approvato il giorno 8 febbraio 2005 la legge regionale n. 148 “Disposizioni per la tutela delle persone ristrette negli istituti penitenziari della “Regione Lombardia”, la quale assegna un ruolo di rilievo all’azione degli enti locali, del volontariato e del terzo settore ai fini del reinserimento sociale. Quindi, considerato che è stato istituito a Cremona un tavolo di coordinamento e di programmazione delle attività a sostegno della popolazione detenuta, denominato “Comitato Carcere Territorio”, il cui coordinamento è affidato al Comune di Cremona e che i lavori di questo coordinamento non hanno potuto avvantaggiarsi di una collaborazione costruttiva da parte della Direzione della Casa Circondariale di Cremona come era auspicabile, considerato che esistono sul territorio cremonese delle associazioni di volontariato e del terzo settore che hanno operato e sviluppato competenze specifiche nell’ambito penitenziario e che tali associazioni hanno realizzato progetti significativi Infine, considerato che dall’anno 2003 non è stato più concesso all’Associazione Zona Franca, una delle sopra citate organizzazioni di volontariato, di continuare nei progetti avviati e lasciando rimanere lettera morta ulteriori progetti proposti come del resto è avvenuto anche ad altri soggetti istituzionali tradizionalmente attivi all’interno della Casa Circondariale che si sono visti ristretti i propri spazi di intervento. Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta ad attivarsi per sollecitare una maggior partecipazione della Direzione del Carcere all’attività del “Comitato Carcere Territorio” affinché sia reso possibile il pieno funzionamento del Comitato stesso, affinché vengano rimossi gli ostacoli che impediscono una piena partecipazione della comunità esterna, nelle sue diverse manifestazioni, all’opera di reinserimento nella società dei detenuti e affinché la ricchezza dell’offerta del territorio - enti istituzionali e volontariato - non vada persa ma possa essere adeguatamente spesa all’interno del carcere).

Il Vice Sindaco Baldani, nella sua veste di coordinatore del Comitato Carcere Territorio, è intervenuto per fare il punto della situazione. Già nel 1998 venne avviato il Comitato mettendo insieme pubblico e privato per un dialogo volto a migliorare le condizioni della popolazione carceraria. Il Comitato è stato ricostituito durante questo mandato e da subito ha iniziato a ricostituire le relazioni con la direzione del carcere. Si tratta di un organo non istituzionalizzato. Il Comitato si è già riunito e sono state definite le linee di azione e chiesto a tutti i rappresentanti il parere su una bozza di protocollo di intesa sulla quale i presenti si sono riservati di esprimersi. In breve dovrebbero pervenire i pareri di tutti i componenti del Comitato, così da rendere concreto questo organismo. E’ stata inoltre deciso di fare funzionare tavoli tecnici su singole materie, attività che già sta avvenendo: sulla questione del lavoro si sta procedendo in maniera efficace. Pochi giorni fa è stato sottoscritto un accordo trilaterale tra Comune, Zona Franca (associazione di volontariato) e Direzione Casa Circondariale, che prevede l’inserimento di un educatore. Si sta facendo un lavoro minuzioso su una tematica delicata, con tutte le comprensibili difficoltà.

Dopo un breve dibattito, la mozione è stata approvata con il voto contrario di Forza Italia e Alleanza Nazionale e l’astensione della Lega Nord.

 


       



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