15 Settembre, 2002
Consiglio Comunale del 27 marzo 2006
Interrogazione di Piergiorgio Bergonzi (Comunisti Italiani) sulla situazione dell’ALER
Esame, per la convalida, delle condizioni di eleggibilità e di compatibilità
alla carica di Consigliere Comunale di Paolo Marcenaro, in surrogazione del
dimissionario Consigliere Francesco Zanibelli.
In apertura della seduta consiliare, il Presidente del Consiglio Comunale
Mauro Fanti ha informato l’assemblea delle dimissioni del Consigliere Francesco
Zanibelli (Gruppo Forza Italia, nominato a far parte del consiglio di
amministrazione di AEM Gestioni S.p.A.), al quale subentra Paolo Narcenaro. Il
Consiglio Comunale, chiamato a pronunciarsi sulla surroga, l’ha approvata
all’unanimità.
Interrogazione in data 29 novembre 2005 presentata dal Capogruppo del Gruppo
Consiliare “Verdi per la Pace” Matteo Lodi in ordine alla richiesta di
incentivare i controlli sulle condotte di guida di automobilisti indisciplinati
(Testo dell’interrogazione: Mi giungono continue segnalazioni di
automobilisti indisciplinati con guide molto pericolose, per ciclisti e pedoni.
La stampa conferma le pesanti statistiche di feriti, anche gravi, per ciclisti e
pedoni. Chiedo quale incentivo ai controlli ed alla repressione delle condotte
di guida “omicide” si vogliono attuare, con urgenza, per non fare desistere chi
osa pedalare o spostarsi a piedi).
All’interrogazione ha risposto l’Assessore Caterina Ruggeri: Rispetto all’incidentalità,
i dati indicano che esiste un trend costante, non vi è stato un aumento
esponenziale, comunque il problema esiste e non va trascurato. Per quanto
riguarda l’attività di tutela dei pedoni, la Polizia Municipale è presente più
volte al giorno agli ingressi scolastici, per carenza di organico al momento di
più non è possibile fare; all’interno delle scuole viene diffusa la cultura alla
legalità e all’educazione strdale; sul fronte delle infrastrutture stradali:
importanti interventi verranno fatti in viale Concordia, in via Postumia, in via
Boschetto, in piazza XXIV Maggio, tutti a tutela delle fasce più deboli. Cosa
importante è che ognuno si faccia carico del problema, considerando che le
strade e gli spazi cittadini in genere sono un bene di tutti e vi è bisogno di
rispetto per i più deboli.
Interpellanza in data 15 dicembre 2005 presentata dal Consigliere del Gruppo
Consiliare “Forza Italia” Salvatore Carlo Malvezzi relativa allo stato in cui
versa via Tofane (Testo dell’interpellanza: Premesso che in
concomitanza con l’attivazione dei sensi unici in viale Trento Trieste e via
Dante il Comune ha inibito l’accesso agli automezzi transitanti in via Tofane
verso piazza Libertà con grave disagio per i residenti della via e dei quartieri
della zona est della città obbligati a tragitti più tortuosi; l’allungamento dei
percorsi urbani provoca maggiori tempi di percorrenza per i cittadini e
peggioramento delle condizioni ambientali; in conseguenza ai lavori di
costruzione del tratto di rete fognaria mancate presso la via in oggetto ed a
causa di un ripristino sommario del manto bituminoso, la pavimentazione stradale
presenta oggi vistosi avvallamenti e buche; la recente e poco comprensibile
trasformazione dei già ridotti posti auto liberi esistenti presso la Via Tofane
– Via Gerolamo da Cremona e l’area compresa tra l’intersezione con Via Decia in
posti a pagamento, ha sensibilmente ridotto le possibilità di parcheggio per i
residente dell’intera zona; questa strada è altresì sprovvista di regolari
marciapiedi nonostante l’alta affluenza di pedoni e utenti deboli dovuta alla
presenza nella zona di scuole e centri di aggregazione; l’insieme delle
circostanze sopra richiamate ha di fatto generato non poche difficoltà ai
cittadini residenti; interpello la Giunta Comunale affinché risponda ai seguenti
quesiti: Entro quale data l’Amministrazione Comunale provvederà al riprestino
delle normali condizioni di viabilità della Via Tofane ed al completamento dei
marciapiedi? Se la Giunta non ritenga opportuno e necessario ripristinate un
adeguato numero di stalli a sosta libera stante la presenza nella zona di scuole
e centri aggregativi e la scarsa disponibilità di autorimesse private per i
residenti?).
All’interpellanza ha risposto l’Assessore Daniele Soregaroli: via Tofane è
chiusa in quanto collegata al cantiere in corso in via Dante. La sistemazione
della strada è inserita nei programmi del 2006 insieme ad altre vie cittadine.
Quando AEM apre un cantiere, prima copre con un manto di asfalto, ma poi occorre
attendere almeno un anno per l’assestamento ed il ripristino definitivo. Per
quanto riguarda il marciapiede, anche su questo intervento si interverrà in
tempi abbastanza brevi. L’istituzione delle zone blu è stata fatta per impedire
il fenomeno della sosta lunga, in quanto molti residenti si erano lamentati che
non vi fosse una sufficiente rotazione.
Il consigliere Malvezzi ha sollecitato un ripristino in tempi abbastanza
brevi della strada e ha invitato a tenere conto dell’esistenza di persone che
hanno difficoltà a muoversi.
Interrogazione in data 16 dicembre 2005 presentata dai Consiglieri del Gruppo
Consiliare “Alleanza Nazionale - primo firmatario Irene Nicoletta De Bona - in
merito ai mezzi di trasporto usati dal Comune per il trasporto anziani ai centri
diurni (Testo dell’interrogazione: In considerazione di una lettera,
apparsa su di un quotidiano locale, di un familiare di un anziano frequentante i
centri diurni del Comune di Cremona, considerato che in tale lettera vengono
espresse lamentele sui mezzi di trasporti utilizzati dal Comune per il trasporto
anziani, infatti – cito testualmente: “la maggior parte dei pulmini andrebbe
rottamati e anche quelli nuovi non sono dotati predelle per agevolare la salita
e la discesa delle persone. Questi mezzi sono privi di aria condizionata e in
estate i poveri invalidi sono costretti a sostare in questi forni…” si chiede di
conoscere se risponde al vero la situazione descritta nella lettera, di
conoscere, nel casso di risposta affermativa, come si intenda rimediare alla
situazione di disagio).
All’interrogazione ha risposto l’Assessore Maura Ruggeri: Allo stato attuale
tutti i mezzi in carico all’Azienda Speciale Cremona Solidale sono a norma,
alcuni più recenti, altri più datati, che verranno sostituiti; i mezzi sono nove
in tutto, i più datati sono tre e saranno sostituiti due mezzi entro il 2006,
uno acquistato dall’Azienda stessa ed uno acquisito in comodato gratuito, così
anche per il terzo ci si attiverà per la sostituzione.
Irene Nicoletta De Bona ha preso atto delle spiegazioni fornite
dall’Assessore e ha sollecitato l’interesse dell’Amministrazione per questo
aspetto.
Mozione presentata durante la seduta del Consiglio Comunale del 13 marzo 2006
dal Capogruppo del Gruppo Consiliare “Comunisti Italiani” Piergiorgio Bergonzi
con cui si richiede un incontro urgente tra il Consiglio di Amministrazione ALER
e la Commissione Consiliare Permanente attinente gli Affari Sociali del Comune
di Cremona (Testo della mozione: Premesso che all’indomani delle
decisioni del TAR di Brescia che ha confermato la piena legittimità dell’intero
Consiglio di Amministrazione dell’ALER, annullando la decisione del Presidente
di proclamarne la decadenza, permane all’interno dell’ALER stessa una forte
situazione di tensione culminata, fra l’altro, nella mancata attuazione da parte
del Presidente della delibera del Consiglio di Amministrazione che dimissione il
direttore dell’ente; premesso che tale situazione di tensione rischia di
compromettere ed in parte sta pesantemente compromettendo l’operatività di un
ente preposto ad una funzione di straordinaria valenza sociale quale quella
dell’edilizia residenziale pubblica; premesso che tale carente operatività si
traduce, tra l’altro, nel fatto che il Comune non è a tutt’oggi pervenuta
comunicazione circa il rinnovo della fondamentale convenzione relativa alla
gestione di 300 alloggi di edilizia residenziale pubblica scaduta il 31 dicembre
2005; premesso che interventi di straordinaria importanza per la città, quali il
Contratto di Quartiere di Borgo Loreto, non potranno prescindere, anche le
future fasi di progettazione e realizzazione, dall’intervento dell’ALER e da una
collaborazione fattiva tra ALER e Comune di Cremona; premesso che la città di
Cremona è fortemente e prioritariamente interessata alla piena, corretta ed
efficiente operatività dell’ALER in considerazione della presenza sul proprio
territorio di edilizia residenziale pubblica, oltre che della stretta
interconnessione esistente tra azione dell’Amministrazione Comunale ed ALER
sulla materia; tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale chiede all’intero
Consiglio di Amministrazione ALER un incontro urgente, da tenersi sotto forma di
audizione, finalizzato innanzitutto ad avere un esauriente quadro della
situazione dell’edilizia residenziale pubblica in città, delle scelte e delle
politiche ALER per quanto riguarda i rapporti con il Comune di Cremona; il
Consiglio Comunale si pronuncia perché tale incontro avvenga con la Commissione
consiliare Servizi alla Persona).
Il dibattito è stato aperto dall’Assessore Maura Ruggeri che ha definito
condivisibile la preoccupazione espressa dal consigliere Bergonzi a causa del
conflitto interno vissuto dall’ALER. Ora vi è stato un momento di chiarezza con
sentenza del TAR, così che la questione più lacerante sia chiusa e siano create
le condizioni necessarie a ristabilire un rapporto tra enti fattivo e sereno. Le
recenti leggi sull’edilizia residenziale pubblica collocano in carico
all’Amministrazione Comunale la responsabilità di gestione della programmazione:
a maggior ragione è necessario recuperare una collaborazione. Sulla convenzione
vi è stata un’impasse: scaduta infatti il 31 dicembre 2005, il Comune ha inviato
una sua proposta, che è stata approvata dal consiglio di amministrazione dell’ALER,
che si è assunto tale responsabilità nel pieno dei suoi compiti istituzionali, è
poi mancata la comunicazione formale che doveva essere trasmessa dagli uffici
tecnici competenti. Opportuna per l’Assessore è l’audizione: l’intenzione è
infatti di condividere lo stato dell’arte così da aprire una nuova fase di
collaborazione necessaria per il bene della città. Il consigliere Malvezzi,
Forza Italia, ha sostenuto che le questioni sollevate dalla mozione sono ora del
tutto superate. Il consigliere Giuseppe Ceraso, La Margherita, ha ritenuto
doveroso un momento di chiarezza di fronte ai cittadini, anche attraverso la
Commissione per i Rapporti con le Periferie. La necessità di un momento di
confronto per conoscere la situazione dell’ALER è stato sostenuta con forza dal
consigliere Pierluigi Rotelli. Il consigliere Bergonzi ha accolto la proposto di
un incontro aperto anche alla Commissione Rapporti con le Periferie. Terminato
il dibattito, la mozione è stata posta in votazione ed approvata con
l’astensione della Lega Nord ed il voto contrario di Forza Italia e Alleanza
Nazionale.
Interrogazione in data 19 dicembre 2005 presentata dal Capogruppo del Gruppo
Consiliare “Partito Comunista Rifondazione” Cinzia Zampini in ordine a
problematiche relative alla Fondazione Ponchielli (assegnazioni incarichi e
conseguenti retribuzioni) (Testo dell’interrogazione: Visti gli
articoli apparsi sulla stampa locale in merito a determinate problematiche
relative alla Fondazione Ponchielli, assegnazione incarichi e conseguenti
retribuzioni; visto l’atto di indirizzo votato dal Consiglio Comunale il 5
febbraio 2004 con il quale il Sindaco di Cremona si impegnava, tra le altre
cose, ad illustrare i bilanci preventivo e consuntivo della predetta Fondazione;
Considerato l’art. 42 del Testo Unico sugli Enti Locali ed in particolare il
comma2; lettere: b), e), g); considerato che la proposta di legge finanziaria
per il 2006 prevede la riduzione degli stanziamenti del Fondo Unico per lo
Spettacolo; Considerato che la medesima proposta di finanziari 2006 prevede un
forte contenimento della spesa dei Comuni; si chiedono i seguenti dati: bilancio
di previsione 2006 della Fondazione Ponchielli, con particolare riferimento ai
costi di ogni singola stagione artistica ed ai ricavi, distinti per tipologia di
entrata; contributi assegnati dai fondatori e dai sostenitori per gli anni 2004
e 2005, e quelli previsti per il 2006; costo del personale, distinto tra
sovrintendente, direttore artistico, responsabile comunicazione e segreteria
artistica musicale e restante personale; quali e quanti contratti di lavoro
vengono applicati per il personale della fondazione; quanto personale presta
servizio a tempo indeterminato e a tempo determinato; i costi sostenuti negli
anni 2004 e 2005 per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria
dell’immobile concesso in comodato alla Fondazione; eventuali spese direttamente
sostenute del Comune di Cremona per l’installazione di impianti, fornitura di
beni o attrezzature; per ogni stagione artistica i dati di affluenza, i dati di
incasso con la specifica degli spettatori paganti e non paganti).
All’interrogazione ha risposto il Sindaco Gian Carlo Corada: I ricavi per
attività artistica per l’assestato 2005 sono pari a € 2.165.168, la previsione
per il 2006 è di € 1.841.539. I ricavi derivanti dai contributi di fondatori e
sostenitori sono di € 1.829.700 per l’assestato 2005, mentre il preventivo è di
€ 1.780.270. A questi vanno aggiunti ricavi diversi che per l’assestato 2005
sono pari a € 151.494 e come previsione per il 2006 di € 80.768. Il totale dei
ricavi per l’assestato 2005 è di € 4.146.362; il preventivo per il 2006 è di €
3.702.577. A tale proposito il Sindaco ha ricordato i tagli al Fondo Unico per
lo Spettacolo decisi dal Governo che incideranno in maniera significativa. Il
totale dei costi è il seguente: assestato 2005 € 4.141.289, preventivo 2006 €
3.702.577, in particolare il budget per l’attività artistica è di € 2.740.764
per l’assestato 2005, di € 2.290.974 per il preventivo 2006, mentre i costi del
personale ammontano a € 1.010.756 per l’assestato 2005 e a € 1.031.147 per il
preventivo 2006. Venendo ai bilanci di previsione 2006 per le singole stagioni
artistiche il Sindaco ha chiarito che non compare l’avvio della stagione
concertistica e prosa 2006/2007, perché attualmente non c’è capienza di
bilancio, con le conseguenti riduzioni degli incassi relativi. Se nel corso del
2006 ci sarà la possibilità di inserire gli avvii delle due stagioni, di
conseguenza si varieranno le previsioni di incasso. Per quanto riguarda la danza
il bilancio preventivo 2006 è di € 233.000: in questo caso la voce più
consistente è rappresentata dai costi artistici, pari ad € 152.000 e agli
incassi per i quali è previsto di introitare circa 100.000 Euro. Festival: il
preventivo 2006 è pari a € 380.000. Anche in questo caso i costi artistici sono
elevati, in quanto pari a € 292.950, così pure come quelli pubblicitari, €
51.571. Lirica: il preventivo 2006 è di € 1.044.649. Qui i costi artistici sono
di € 526.779, mentre il ministero contribuisce con € 504.000 e l’onere a carico
della Fondazione è di € 74.649. Prosa: il preventivo 2006 è di € 246.000, di cui
206.000 sono i costi artistici. In questo caso sono previsti € 130.000 di
incassi e l’onere a carico della Fondazione è di € 107.500. Concerti: il
preventivo 2006 è di € 387.000, di cui i costi artistici sono pari a € 306.300.
Nei ricavi la voce più consistente è rivestita dagli incassi, pari a € 142.000,
mentre il contributo del Ministero è previsto in € 40.000. L’onere a carico
della Fondazione è di € 93.200. Per quanto riguarda i contributi dei soci
fondatori e sostenitori le cifre sono le seguenti: Comune di Cremona, consuntivo
2004 € 1.263.400, assestato 2005 € 1.163.400, preventivo 2006 € 1.000.000;
Provincia di Cremona, consuntivo 2004 € 70.261, assestato 2005 € 78.300,
preventivo 2006 207.270 (la differenza è dovuta allo spostamento di competenza
di € 70.000 dal 2005 al 2006 e di - € 11.030 alla previsione di un eventuale
taglio del contributo regionale erogato tramite la Provincia); Fondatori
privati: consuntivo 2004 € 360.000, assestato 2005 € 400.000, preventivo 2006 €
360.000; Sostenitori: consuntivo 2004 € 191.000, assestato 2005 € 188.000,
preventivo 2006 € 213.000. I costi del personale dipendente per l’assestato 2005
amontano a € 928.108, per il preventivo 2006 a € 954.929; i costi per incarichi
professionali sono di € 82.648 per l’assestato 2005 e di € 76.218 per il
preventivo 2006. I dati, distinti per figura professionale, la cui
determinazione non compete al Comune di Cremona, sono stati forniti dalla
Fondazione e non sono contenuti in alcun atto del Comune, ma saranno forniti al
consigliere Cinzia Zampini quale informazione riservata in relazione
all’esercizio del suo mandato. La Fondazione Teatro Ponchielli applica al
proprio personale i seguenti contratti di lavoro: C.C.N.L. per gli impiegati e
gli operai dipendenti dai teatri Stabili pubblici e dai Teatri gestiti dall’E.T.I.;
C.C.N.L. Commercio. Il personale della Fondazione è composto da 15 dipendenti a
tempo indeterminato e 4 a tempo determinato, il personale di sala è composto da
16 maschere e tempo determinato. A questi si aggiunge il direttore artistico
musicale con incarico professionale a tempo determinato. I costi di manutenzione
ordinaria ammontano a € 31.965 per il 2004, a € 36.313 per il 2005 e a € 33.674
per il 2006 (valore preventivo). I costi di manutenzione straordinaria si
trovano nel Bilancio del Comune di Cremona in quanto sostenuti direttamente come
da convenzione. I costi di installazione impianti e fornitura di beni o
attrezzature si trovano nel Bilancio del Comune di Cremona poiché sono stati
sostenuti direttamente da quest’ultimo come da convenzione. Gli incassi sono
stati i seguenti: Lirica 2004 – 12 recite, totale netto incassato € 194.161,20,
totale presenze 8.883, di cui 600 omaggi; Danza 2004 – 16 recite, totale netto
incasso € 64.910,85, totale presenze 9.883, omaggi 339; Festival 2004 – 23
recite, totale incasso 22.687,72, 5.958 presenze, 351 omaggi; Concertistica
2003/2004 – 28 recite, totale netto incasso 114.873,54, presenze 12.464, omaggi
1.076; Prosa 2003/2004 – recite 58, totale netto incasso 236.593,47, presenze
23.595, omaggi 1.114(gli omaggi comprendono i benefit per i soci, come da
Statuto, ingressi per portatori di handicap in carrozzella più accompagnatore,
accrediti per la stampa, omaggi per gli artisti). Lirica 2005 – 12 recite,
totale netto incassato € 222.193,81, totale presenze 9.953, omaggi 615; Danza
2005 – 17 recite, totale netto incassato 96.620,80, presenze 11.689, omaggi 464;
Festival 2005 – 15 recite, totale netto incassato € 36.706,28, totale presenze
4.146, omaggi 337; Concertistica 2004/2005 – 31 recite. Totale netto incassato €
167.235,35, totale presenze 17.352, omaggi 1.131; Prosa 2004/2005 – 52 recite,
totale netto incassato € 200.427,55, totale presenze 20.594, omaggi 1.492.
Il consigliere Cinzia Zampini si è detta soddisfatta della puntuale risposta
ottenuta, anche se ha sottolineato che i dati riguardanti il Festival denotano
una certa sofferenza e pertanto bisognerà fare qualche riflessione al riguardo.
Dal canto il suo il Presidente del Consiglio Mauro Fanti ha dichiarato che il
luogo più opportuno per trattare questo argomento sarebbe stata la Commissione
Cultura, dove sono presenti tutti e tre i consiglieri comunali che fanno parte
dell’Assemblea della Fondazione Teatro ed ha auspicato che questo venga fatto in
futuro.
Interrogazione in data 9 marzo 2006 presentata dal Capogruppo del Gruppo
Consiliare “Rifondazione Comunista” Cinzia Zampini in ordine alle notizie del
progetto di ampliamento dell’insediamento produttivo Arvedi (Testo
dell’interrogazione: Premesso che durante un’iniziativa pubblica tenutasi
il 25 gennaio un cittadino comunicava la notizia del progetto di ampliamento
dell’insediamento produttivo Arvedi, premesso che il 1° febbraio il Sindaco del
Comune di Spinadesco convocava un incontro pubblico durante il quale informava i
cittadini circa l’esistenza di un progetto di ampliamento dell’impianto
produttivo, premesso che questo intervento interesserebbe anche il territorio
del Comune di Cremona, si chiede di sapere se tali notizie rispondono al vero,
se presso gli uffici comunali è depositato un progetto in tal senso e a che
punto sarebbe l’iter, se non si ritiene di avviare la fase di consultazione come
previsto dalle procedure di Agenda 21, se e come si intenda consultare ed
informare i cittadini interessati ed i loro rappresentanti).
All’interrogazione ha risposto dapprima l’Assessore all’Urbanistica Daniele
Soregaroli: L’assemblea pubblica a Spinadesco si è tenuta una prima volta il 1°
marzo e poi il 16 marzo. Appena prima di Natale c’è stato un incontro c on
l’azienda, alla presenza del Sindaco: in questo incontro è stato preannunciato
un ampliamento dell’attività produttiva, che si basava su una semplice tavola
non adeguata per istruire un’istruttoria vera e propria. A gennaio l’azienda ha
protocollato quella pratica, largamente incompleta; vi sono stati ulteriori
incontri, durante i quali è stato ribadito da parte dell’Amministrazione
Comunale che non sussistevano condizioni per avviare le necessarie procedure.
Per questo motivo la pratica è stata sospesa e quindi ritirata. Ad oggi si sta
discutendo di qualcosa che non esiste, in nessuno dei due comuni. Anche il
Sindaco di Spinadesco, durante gli incontri, ha fatto un discorso di contesto,
ma in assenza di un formale progetto presentato. Non vi è stata alcuna
comunicazione in quanto prima di discutere occorre un oggetto. Il Sindaco di
Spinadesco, in piena autonomia, ha deciso di fare un paio di incontri
preventivi. Per quanto riguarda il nostro Comune, verranno fatti gli incontri
pubblici necessari quando vi sarà un progetto su cui confrontarsi; in ogni caso
le necessità presentate dall’azienda prevedono l’occupazione di terreno che
avverrà senz’altro. Il Sindaco di Spinadesco ha deciso di fare l’incontro
pubblico perché l’ampliamento dell’azienda comporta necessariamente per quel
Comune una variante urbanistica, quindi un processo largamente diverso, da
Cremona, dove invece non è necessaria alcuna variante. L’operazione andrà
condotta comunque in sintonia tra i due comuni, tenuto conto che l’ampliamento
interessa entrambi.
E’ successivamente intervenuto l’Assessore alle Politiche Ambientali Carlo
Dal Conte: In tema di materia ambientale, quando si tratta di modifica di un
impianto, è necessaria un’apposita richiesta con partecipazione attiva
dell’ARPA, che, a conclusione dell’istruttoria tecnica, trasmette alla Regione,
alla Provincia, al Comune o ai Comuni di competenza una scheda. I Comuni si
esprimono in una conferenza di servizi convocata dalla Regione. Il Comune si
esprime su tematiche urbaniste ed ambientali: poiché il progetto è ancora in
fase istruttoria, non sappiamo se queste competenze spettino per intero a
Cremona o Spinadesco, o ad entrambi. L’Assessore ha quindi spiegato il complesso
iter procedurale che accompagnerà la discussione del progetto con precise
scadenze e tempi. Anche se si è in attesa di avere un progetto definitivo,
l’Assessore ha dichiarato che l’Amministrazione, in tema di sostenibilità
ambientale delle modifiche impiantistiche con ampliamento dello stabilimento, si
atterrà a queste considerazioni: 1) impatto ambientale zero, vale a dire
quantità di polveri totali emesse pari alla concentrazione attuale (analoga
posizione tenuta in passato in merito ad eventuali centrali); 2) applicazione
delle migliori tecnologie possibili e disponibli; 3) controlli in continuo delle
emissioni (nuove e relative agli impianti attualmente in funzione); 4) società
esterna per la gestione dei controlli delle immissioni da effettuare in
continuo; 5) rispetto nei punti di immissione dei limiti di zonizzazione
acustica; 6) società esterna per la gestione dei controlli del rispetto dei
limiti di rumorosità; 7) completamento delle opere di mitigazione ambientale
previste dalla Commissione Osservatorio Comunale di cui alla condizione 21 della
convenzione del 23 ottobre 1989 stipulata con Arvedi ISP. Sicuramente quando
l’Amministrazione sarà in possesso del progetto, ha proseguito l’Assessore,
verrà investito della cosa l’Osservatorio Arvedi e il Forum di Agenda 21 sarà
chiamato ad esprimersi. Il Comune di Cremona sosterrà queste posizioni nella
Conferenza dei Servizi: alla fine a decidere è infatti la Regione Lombardia, che
dovrebbe però tenere conto delle osservazioni formulate dagli enti locali.
Approvazione del nuovo regolamento per l’utilizzo degli alloggi comunali
adibiti a servizi diversi.
Poiché sono trascorsi cinque anni dall’ultima modifica, si è resa necessaria
una revisione del regolamento, togliendo alcuni alloggi dall’elenco in quanto
non più utilizzabili come abitazione ed introducendo il concetto di alloggio
come “presidio”. L’art. 13 del regolamento modifica recita infatti: “Qualora
l’alloggio di servizio non sia occupato da almeno sei mesi e in caso di mancata
assegnazione ad un custode dipendente dell’Amministrazione stessa, l’alloggio
potrà essere assegnato con funzioni di “presidio” ed il settore Affari Sociali
comunicherà al Settore Economato un elenco di famiglie che hanno diritto
all’alloggio secondo particolari parametri. Un’apposita commissione disporrà
l’ammissione all’occupazione dell’alloggio di servizio ad un canone calcolato
con le modalità in vigore per la determinazione del canone oggettivo degli
alloggi di edilizia residenziale pubblica. L’assegnazione verrà disposta sulla
base di un punteggio di priorità, da attribuirsi secondo i seguenti criteri:
nucleo famigliare composto da almeno due persone di cittadinanza italiana, di
età non superiore ai 50 anni, che si possano alternare al presidio
dell’alloggio; precedenti esperienze di custodia, maturate anche in immobili
privati; indicatore I.S.E.E. non inferiore a € 9.000,00. I nuclei famigliari già
inseriti in uno degli alloggi comunali adibiti a servizi diversi avranno al
priorità assoluta in questa graduatoria”. Questo l’elenco degli alloggi adibiti
ad usi diversi: Scuole per l’infanzia – Aporti; Scuole elementari: Trento e
Trieste, Cavatigozzi/Badia, Stradivari, Manzoni, Bissolati; Vari: mercato
agricolo alimentare ingrosso, mercato bestiame, palazzina via del Macello (1
alloggio), serre comunali, palestra spettacolo, complesso ex ospedale – piazza
Lodi/via Colonnette, Palazzo Affaitati, Museo Civiltà Contadina, Campo di calcio
Zini, Campo Scuola, Centro Sportivo Maristella, Casa Elisa Maria, case comunali
di Largo Pagliari; Teatro Ponchielli (1 alloggio assegnato alla Fondazione
Teatro Ponchielli); Cuscinetto, via Gioconda/parco del Vecchio Passeggio;
Alloggi al servizio di istituti e scuole statali: Scuola media Virgilio, Scuola
Media Anna Frank.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità
Ulteriore integrazione della deliberazione consiliare n. 136/67490 del 10
dicembre 1998 avente per oggetto: “Approvazione del regolamento generale per la
gestione delle entrate comunali”.
Tale proposta prevede di il vigente regolamento generale per la gestione
delle entrate comunali, inserendo il seguente articolo: Dilazione di
pagamento - Il Comune, tramite il responsabile della singola entrata, su
richiesta del debitore, può concedere nelle ipotesi di temporanea situazione di
obiettiva difficoltà dello stesso, la ripartizione del pagamento delle somme
dovute fino ad un massimo di dodici rate mensili ovvero la sospensione della
riscossione per un anno. Se l’importo dovuto è superiore a 5.000,00 Euro il
riconoscimento di tali benefici è subordinato alla prestazione di idonea
garanzia mediante polizza fidejussoria o fideiussione bancaria. In caso di
mancato pagamento della prima rata, o successivamente, di due rate, il debitore
decade automaticamente dal beneficio della rateazione e l’intero importo ancora
dovuto è immediatamente ed automaticamente riscuotibile in unica soluzione.
Sulle somme il cui pagamento è stato rateizzato o sospeso, si applicano gli
interessi legali. Questo provvedimento, oltre ad agevolare la definizione
delle posizioni e ridurre il contenzioso, non altera gli equilibri di bilancio e
non incide sul gettito complessivo derivante dalla riscossione dei tributi
comunali. Tale modifica ed integrazione ha effetto dal 1° gennaio 2006. tenuto
conto della potestà regolamentare dei Comuni, con questa proposta
l’Amministrazione ha ritenuto necessario integrare ulteriormente il vigente
regolamento generale per la gestione delle entrate comunali, prevedendo la
possibilità, sia per le entrate tributarie che patrimoniali, di concedere la
rateizzazione dell’importo dovuto nella logica della semplificazione degli
adempimenti dei contribuenti.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità
Introduzione di nuova disposizione regolamentare in materia di imposta
comunale sugli immobili (ICI).
Tale proposta prevede di introdurre ed integrare le seguenti disposizioni
regolamentari in materia di Imposta comunale sugli Immobili con decorrenza 1°
gennaio 2006 inserendo il seguente articolo: Riduzione di imposta per le
Istituzioni Pubbliche di assistenza e beneficenza riordinate in persone
giuridiche di diritto privato: L’imposta dovuta dalle Istituzioni Pubbliche
di assistenza e beneficenza riordinate in persone giuridiche di diritto privato,
così come previsto dal Decreto Legislativo 4 maggio 2001, n. 207, articolo 4 –
comma – 5, è ridotta del 35% (trentacinque per cento). Questa disposizione,
oltre ad agevolare la definizione delle posizioni e ridurre il contenzioso, non
altera gli equilibri di bilancio e non incide sul gettito complessivo derivante
dalla riscossione dei tributi comunali. E’ stata infatti rilevata la necessità
di introdurre una nuova disposizione regolamentare che preveda l’agevolazione
tributaria, ai soli fini ICI, in favore delle istituzioni riordinate in persone
giuridiche di diritto privato, in applicazione del Decreto Legislativo 4 maggio
2001, n. 207, articolo 4 – comma – 5, ed è stata ritenuta congrua una riduzione
dell’imposta pari al 35% (trentacinque per cento) di quella dovuta dalle
istituzioni riordinate in persone giuridiche di diritto privato.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità
Mozione in data 10 ottobre 2005 presentata da Consiglieri Comunali vari -
primo firmatario Luciana Carini - con cui si chiede al Sindaco ed alla Giunta di
attivarsi per sollecitare una maggiore partecipazione della Direzione del
Carcere all’attività del “Comitato Carcere Territorio” affinché sia possibile il
pieno funzionamento del Comitato stesso (Testo della mozione: Premesso
che sul territorio Comunale è presente una Casa Circondariale, con una
popolazione di 300 detenuti e di circa 150 agenti di polizia penitenziaria, tale
realtà si configura come un quartiere della città. Il carcere è il luogo in cui
sono scontate le pene il cui fine, come prevede il dettato costituzionale, deve
tendere al reintegro dei detenuti nella società, la partecipazione della società
esterna all’azione rieducativi è prevista e regolata dall’art. 17 della legge
354/75 (ordinamento penitenziario) e art. 68 del successivo D.P.R. 230/2000. La
Regione Lombardia ha approvato il giorno 8 febbraio 2005 la legge regionale n.
148 “Disposizioni per la tutela delle persone ristrette negli istituti
penitenziari della “Regione Lombardia”, la quale assegna un ruolo di rilievo
all’azione degli enti locali, del volontariato e del terzo settore ai fini del
reinserimento sociale. Quindi, considerato che è stato istituito a Cremona un
tavolo di coordinamento e di programmazione delle attività a sostegno della
popolazione detenuta, denominato “Comitato Carcere Territorio”, il cui
coordinamento è affidato al Comune di Cremona e che i lavori di questo
coordinamento non hanno potuto avvantaggiarsi di una collaborazione costruttiva
da parte della Direzione della Casa Circondariale di Cremona come era
auspicabile, considerato che esistono sul territorio cremonese delle
associazioni di volontariato e del terzo settore che hanno operato e sviluppato
competenze specifiche nell’ambito penitenziario e che tali associazioni hanno
realizzato progetti significativi Infine, considerato che dall’anno 2003 non è
stato più concesso all’Associazione Zona Franca, una delle sopra citate
organizzazioni di volontariato, di continuare nei progetti avviati e lasciando
rimanere lettera morta ulteriori progetti proposti come del resto è avvenuto
anche ad altri soggetti istituzionali tradizionalmente attivi all’interno della
Casa Circondariale che si sono visti ristretti i propri spazi di intervento. Il
Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta ad attivarsi per sollecitare
una maggior partecipazione della Direzione del Carcere all’attività del
“Comitato Carcere Territorio” affinché sia reso possibile il pieno funzionamento
del Comitato stesso, affinché vengano rimossi gli ostacoli che impediscono una
piena partecipazione della comunità esterna, nelle sue diverse manifestazioni,
all’opera di reinserimento nella società dei detenuti e affinché la ricchezza
dell’offerta del territorio - enti istituzionali e volontariato - non vada persa
ma possa essere adeguatamente spesa all’interno del carcere).
Il Vice Sindaco Baldani, nella sua veste di coordinatore del Comitato Carcere
Territorio, è intervenuto per fare il punto della situazione. Già nel 1998 venne
avviato il Comitato mettendo insieme pubblico e privato per un dialogo volto a
migliorare le condizioni della popolazione carceraria. Il Comitato è stato
ricostituito durante questo mandato e da subito ha iniziato a ricostituire le
relazioni con la direzione del carcere. Si tratta di un organo non
istituzionalizzato. Il Comitato si è già riunito e sono state definite le linee
di azione e chiesto a tutti i rappresentanti il parere su una bozza di
protocollo di intesa sulla quale i presenti si sono riservati di esprimersi. In
breve dovrebbero pervenire i pareri di tutti i componenti del Comitato, così da
rendere concreto questo organismo. E’ stata inoltre deciso di fare funzionare
tavoli tecnici su singole materie, attività che già sta avvenendo: sulla
questione del lavoro si sta procedendo in maniera efficace. Pochi giorni fa è
stato sottoscritto un accordo trilaterale tra Comune, Zona Franca (associazione
di volontariato) e Direzione Casa Circondariale, che prevede l’inserimento di un
educatore. Si sta facendo un lavoro minuzioso su una tematica delicata, con
tutte le comprensibili difficoltà.
Dopo un breve dibattito, la mozione è stata approvata con il voto contrario
di Forza Italia e Alleanza Nazionale e l’astensione della Lega Nord.
 
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