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15 Settembre, 2002
Settembre Pedagogico
Al via la rassegna cinematografica di ottobre curata da Mario Lodi
Per il terzo anno consecutivo il Comune di Cremona, Assessorato alle
Politiche Educative, ha aderito alla proposta dell'ANCI nazionale denominata
"Settembre pedagogico". La finalità dell'iniziativa è di far percepire l'inizio
della scuola come un fatto dell'intera comunità cittadina. Il filo conduttore è
rappresentato dall'impegno espresso dall'Ente Locale di rafforzare il sistema
educativo territoriale e in particolare avrà come tema i diritti di
cittadinanza. La cittadinanza in gioco tra scuola e città, rendere effettivi e
praticati quei diritti che a partire dalla scuola si trasmettono a tutta la
società multietnica e multiculturale. La scuola e la città come laboratorio
naturale per la formazione dell'identità del cittadino/a democratico/a
dell'identità costituzionale costruita attraverso percorsi che avvengono dentro
una comunità, una terra, una memoria, ma in cui il senso di appartenenza
consapevole comprende l'inclusione e la ricchezza della multiculturalità.
In questo ambito si colloca la speciale rassegna cinematografica, curata da
Mario Lodi, che prende il via venerdì 6 ottobre al Teatro Monteverdi.
"Le tre serate del settembre pedagogico cremonese - dichiara al riguardo lo
stesso Mario Lodi - intendono far riflettere su un momento della storia della
scuola italiana nei decenni che vanno dalla liberazione ad oggi. Nel 1945, con
la caduta del fascismo, la fine della guerra e l'approvazione nel '48 della
Costituzione italiana, i docenti italiani di ogni ordine e grado si sono trovati
di fronte al problema politico-educativo di gestire il passaggio dal sistema
autoritario della scuola della dittatura, alla costruzione della società
democratica nascente.
L'articolo 21 della legge diceva chiaramente che tutti avevano il diritto di
esprimere il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di
diffusione. E noi, giovani maestri che vevano
frequentato la scuola dell'obbedienza, non sapevamo come cambiare radicalmente
il metodo di insegnamento. Spinti da questo problema i docenti italiani,
per la prima volta nella storia della scuola italiana, si unirono in un
movimento per la riforma in tal senso. Dapprima pochi, ma poi sempre più
numerosi diedero vita a una sperimentazione continua che fu
documentata su riviste, in libri, in film.
Avevamo come guida l'esperienza del Freinet che in Francia, dopo la prima guerra
mondiale, in una piccola scuola, sfidò la vecchia metodologia portando a scuola
la stampa, che rappresentava la libertà di espressione. Il primo documento è la
ricostruzione fedele di quella prima esperienza Il secondo documento è un film
di De Seta che riprende scene di vita scolastica in una scuola del Movimento di
Cooperativa Educativa.
Il terzo è la documentazione diretta della scuola di Barbiana, dove il priore
don Milani cerca di costruire il cittadino democratico attraverso la parola. La
riflessione che proponiamo ai docenti di oggi è: quali valori si possono
salvare di quella riforma per costruire la scuola di oggi? E se tutto è da
buttare quale alternativa può nascere all'interno di una società che si
definisce democratica?".
Questo il programma della rassegna:
6 Ottobre 2006 - ore 20.45 - Teatro Monteverdi
L'ecole buissonière (la scuola marinata), ricostruzione storica della vita di
Celestine Freinet - Rassegna cinematografica tratta dall'archivio pedagogico di
Mario Lodi - La serata sarà condotta da Mario Lodi
13 Ottobre 2006 - ore 20.45 - Teatro Monteverdi
Don Milani e la sua scuola, documentario inedito sulla scuola di Barbiana -
Rassegna cinematografica tratta dall'archivio pedagogico di Mario Lodi -
La serata sarà condotta da Mario Lodi
19 OTTOBRE 2006 - ore 20.45 - Teatro Monteverdi
Quando la scuola cambia. Esperienze della scuola del Vho di Piadena,
documentario di Vittorio De Seta - Rassegna cinematografica tratta
dall'archivio pedagogico di Mario Lodi - La serata sarà condotta da Mario
Lodi
 
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