15 Settembre, 2002
Eppur si muove !
Amministrative di primavera: il 4 febbraio le primarie dell'Unione
E' stato fissato al prossimo 4 febbraio l'election day dell'Unione in vista
delle amministrative della prossima primavera. La decisione della data è
stata ufficializzata nel corso di una conferenza stampa a palazzo Madama con
i responsabili Enti locali di tutti i partiti del centrosinistra. C'erano
Silvana Amati (Ds), Antonello Giacomelli (Margherita), Francesco Manna
(Prc), Ennio Morrone (Udeur), Nello Di Nardo (Idv), Roberto Soffritti
(Pdci), Pierluigi Brunelli (Repubblicani europei).
Le elezioni amministrative, ha spiegato Silvana Amati, «rappresentano un
banco di prova molto significativo» perchè il voto riguarderà tante realtà
provinciali e comunali e «sarà opportuno, nel rispetto dell'autonomia dei
territori, che anche nelle amministrazioni provinciali e comunali si
realizzino alleanza elettorali vaste, il più possibile coerenti con la
coalizione dell'Unione guidata da Romano Prodi».
Dalla coalizione è arrivato dunque un altro emblematico esempio di
democrazia partecipativa. Lo hanno sottolineato gli esponenti dell'Unione,
che pongono solo due paletti: no ai trasversalismi, e rispetto, da parte dei
partiti nazionali, delle scelte operate a livello locale con il verdetto che
scaturirà dalle consultazioni.
Positivi, al termine della riunione di Palazzo Madama, sono stati commenti
dei partecipanti. «Le primarie non sono un obbligo, ma una grande
opportunità di partecipazione» hanno sottolineato la diessina Silvana Amati
e Giacomelli della Margherita. Per il Prc, quella delle primarie per le
amministrative «sarà l'occasione per favorire un processo di ricambio
generazionale e di genere», ha detto Manna. Roberto Soffritti del Pdci ha
sottolineato che «messe da parte alcune perplessità iniziali, per noi
prevale l'interesse generale dello stare insieme nella coalizione».
Per Di Nardo (Idv) «è importante che si arrivi comunque a un regolamento
chiaro per le primarie nell'Unione», facendo notare che «in Molise l'ultimo
risultato si sarebbe potuto evitare se ci si fosse mossi per tempo». L'Udeur
ha manifestato la propria «convinta adesione» all'iniziativa.
Quello di primavera sarà presumibilmente il primo vero test a livello
nazionale dopo le elezioni politiche. Per le provinciali, è stato ricordato
durante la conferenza stampa, si voterà in centri come Vercelli, Como,
Varese, Vicenza, Genova, La Spezia, Ancona e Ragusa.
Per quanto concerne le comunali, invece, due sono le città principali i cui
cittadini saranno chiamati a votare la prossima primavera. Genova e Palermo.
Nel capoluogo ligure le primarie scioglieranno i dubbi su chi dovrà farsi
carico della pesante eredità di Giuseppe Pericu, sindaco diessino rieletto
nel 2002 con oltre il 60% delle preferenze e non più ricandidabile dopo
questo secondo mandato. Tra i nomi papabili altri due esponenti della
Quercia: l'attuale assessore allo Sviluppo economico, Mario Margini, e Marta
Vincenzi, eurodeputata ed ex presidente della Provincia di Genova. Sembra
invece perdere terreno la suggestiva candidatura emersa negli scorsi mesi
del poeta Edoardo Sanguineti.
Diversa la situazione a Palermo. Il capoluogo siciliano, amministrato dal
forzista Diego Cammarata, eletto il 25 novembre 2001 con il 56% dei voti, è
da riconquistare. Data per certa la candidatura di Leoluca Orlando per
l'Italia dei Valori, la coalizione sta riflettendo sull'eventualità di
presentare anche un nome che sia espressione delle liste dell'Ulivo.
Le elezioni comunali riguarderanno poi molti altri comuni da nord a sud
della penisola. Ecco i più rilevanti: Agrigento, Alessandria, Asti, Belluno,
Como, Cuneo, Domodossola, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Latina, L'Aquila,
Lecce, Lucca, Matera, Monza, Oristano, Parma, Piacenza, Pistoia, Reggio
Calabria, Rieti, Taranto e Verona.»
 
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