Ipotesi di produzione futura di RSU tenendo conto che dal 1991 al 2005 (15
anni) si è registrato un aumento della produzione annua dei rifiuti da 121.000 t
a 176.750 t pari al + 46,1 % (dati disponibili Amm. Provinciale), e quindi
prendendo in considerazione un periodo di tempo di almeno 12 anni (da oggi) per
poter realizzare ed ammortizzare gli impianti, si ipotizza un aumento di
produzione dei rifiuti di circa il 400/0 (dal 2005) per giungere attorno al 2018
ad un quantitativo di circa 247.500 t/anno, arrotondati a 250.000 t/a.
produzione provinciale di RSU 250.000 t/anno,
produzione provinciale (parte) RSA/RS da avviare a trattamento e smaltimento
70.000 t/anno,
fanghi da depurazione 8.000 t/ann.
Ipotesi di riutilizzo e smaltimento futuro:
riutilizzo 315.000 t/a 70,3%
RSU 150.000 t/a raccolte differenziate
RS scavo, demolizioni 115.000 t/a da trattamento RSA/RS 50.000 t/a da
trattamento
termoutilizzazione 86.000 t/a 19,2 0/0
RSU 80.000 t/a
RSA/RS 5.000 t/a
Fanghi 1.000 t/a
Discarica 40.000 t/a 8,9%
RSU 20.000 t/a
RSA/RS 15.000 t/a
RS scavo, demozione 5.000 t/a
perdite (umidità fanghi) 7.000 t/a 1,6%)
Di tali rifiuti la parte relativa a RSU riutilizzati e smaltiti:
riutilizzo 150.000 t/a 60%
termoutilizzazione 80.000 t/a 32%
discarica 20.000 t/a 80/0
L'utilizzo della discarica è quindi residuale nella gestione dei rifiuti
provinciali. Si pone inoltre come obiettivo il raggiungimento del 60% di
raccolta differenziata come previsto dalla vigente normativa. Tra i rifiuti
solidi smaltiti in discarica si deve inserire una quantità di rifiuti che
raccolti in modo differenziato, durante i trattamenti per il loro riutilizzo,
non possono essere inviati al riuso ( si producono comunque nei trattamenti
quantità di rifiuti non ulteriormente utilizzabili). Impianti per il riutilizzo
e lo smaltimento dei rifiuti: potenziamento impianti primo trattamento raccolte
differenziate, -Impianto di selezione per RSU ingombranti e RSA; potenziamento
termoutilizzatore: aumento della capacità fino ad un 30% senza aumento delle
emissioni gassose (da circa 65.000 a 85.000 t/a); discarica di supporto,
residuale, di circa 700.000 mc, costruita in 2 lotti successivi di uguali
dimensioni, destinata a ricevere RSU nei momenti di manutenzione del
termoutilizzatore e di potenziamento dello stesso (durata lavori circa 2 anni),
durata della discarica circa 14 anni; impianto trattamento materiale di scavo e
demolizione, durata circa 10-15 anni. Tali impianti saranno realizzati con una
certa gradualità -prima metà del periodo temporale considerato- per essere
completamente saturati negli ultimi anni di tale periodo. Negli anni precedenti
sarà importante mantenere comunque disponibile un certa capacità residua per una
maggiore affidabilità di tutto il sistema. In particolare la discarica verrà
realizzata in due tempi successivi per seguire le effettive necessità di
smaltimento finale, prima una vasca per una capacità di circa 300:000 mc quindi
una seconda per 400.000 mc. L'autorizzazione alla realizzazione,
l'autorizzazione integrata ambientale, il VIA verranno presentati per la
configurazone complessiva. L'autorizzazione all'esercizio verrà invece richiesta
in momenti successivi per le due distinte e vasche.
La consigliera Cinzia Zampini si è detta soddisfatta della risposta ottenuta,
dichiarando che importante è andare verso una riduzione di rifiuti provenienti
da fuori provincia e verso la riduzione della produzione di rifiuti alla fonte.
Interrogazione in data 8 febbraio 2007 presentata dai consiglieri comunali
del Gruppo Consiliare “Forza Italia” Ferdinando Quinzani e Paolo Marcenaro circa
la situazione relativa a via Goito, alla Mediateca e al cantiere corso Garibaldi
- via Goito (Testo dell’interrogazione: Si chiede al Sindaco di
riferire al Consiglio su quanto segue: qual è la situazione aggiornata sulla
Mediateca; previsioni temporali in merito alla medesima; cantiere corso
Garibaldi – via Goito: come si intende affrontare la duplice emergenza per
l’isolamento della strada; se esiste la possibilità di riaprire la via Goito al
transito veicolare; se e quali interventi siano previsti per diminuire il
disagio di residenti e commercianti, per contrastare il degrado generale,
garantire almeno pulizia e illuminazione).
All’interrogazione ha risposto l’Assessore al Patrimonio Stefano Campagnolo:
Questo cantiere, per quanto insista su una proprietà di AEM, non è gestito dal
Comune. L’attuale impalcatura non è più di cantiere, ma serve ad evitare
ulteriori torsioni del muro confinante: per questo motivo non può essere
rimossa. Questa vicenda si intreccia con una vicenda anche penale, da qui
ulteriori difficoltà. In ogni caso è positivo che del cantiere si occupi non più
direttamente Ministero, bensì la Direzione Regionale per i Beni Culturali, con
la quale vi sono stati dei contatti, anche recenti, per sollecitare una
soluzione. E’ stato comunque affidato un incarico ad un insigne ingegnere
strutturista che sta predisponendo la revisione del progetto, così da permettere
la ripresa dei lavori, anche se tale impegno si sta protraendo più del previsto.
Non si possono, per il momento, fare previsioni certe: sicuramente si
adotteranno strategie per evitare ulteriori disagi ai residenti quando si
avvicinerà la seconda fase del cantiere di corso Garibaldi. L’Amministrazione
sistematicamente fa pressioni perché questa situazione intollerabile possa
sbloccarsi, anche se vede il sovrapporsi di tanti livelli. Il Comune non ha
comunque strumenti giuridici e legali per intervenire, fino a che determinati
ostacoli non verranno rimossi.
Il consigliere Ferdinando Quinzani si è detto parzialmente soddisfatto della
risposta ottenuta, sollecitando una maggiore incisività da parte
dell’Amministrazione su tale vicenda, soprattutto per quanto riguarda il
controllo della zona. Il Sindaco Gian Carlo Corada ha fatto una breve replica:
la questione è considerata come una “spina nel fianco” per il Comune, è la prova
della difficoltà che si incontra nell’amministrare. Vi è stato un passo avanti
perché nell’ultimo incontro con l’arch. Carla Di Francesco, Direttore Regionale
dei Beni Culturali, ci sono state alcune rassicurazioni in merito. Però il
cantiere non è illegittimo, così come è stato detto, anche comprensibilmente,
dai residenti. Non c’è possibilità da parte dell’Amministrazione Comunale di
intervenire, se non con pressioni continue. Indubbiamente l’intervento della
magistratura ha comportato alcuni ritardi. Stiamo comunque cercando di fare il
possibile in tempi che purtroppo non saranno rapidi. Per il futuro si accettano
anche suggerimenti, anche se è difficile intravedere soluzioni alternative vista
la situazione. Chiedo pertanto sostegno in questa azione, superando divergenze
di ogni tipo, anche politiche, perché ci troviamo di fronte ad una vicenda molto
complessa dal punto di vista burocratico e giuridico.
Approvazione del regolamento della Commissione Toponomastica.
L’argomento è stato illustrato dal consigliere Luca Genesi, Presidente della
Commissione Affari Istituzionali e Riforme Organizzative, che ha sottolineato
come per la prima volta la Commissione Toponomastica abbia un regolamento,
peraltro unanimemente condiviso dai commissari. Il consigliere Genesi ha chiesto
di inserire all’art.1 la parola “ambientale”, alla seconda riga, così come era
stato deciso nell’ultima seduta della Commissione, decisione assunta allora a
maggioranza quasi assoluta (aveva espresso voto contrario Alleanza Nazionale
ritenendolo non pertinente). Il consigliere Giacomo Zaffanella, Lega Nord, pur
esprimendo parere favorevole, ha espresso alcune perplessità sulla presenza di
un numero eccessivo di consiglieri, auspicando che questo non comporti una
“deriva ideologica”.
Il Consiglio Comunale, con propria deliberazione del 23 novembre 1950, nominò
la Commissione comunale per la toponomastica cittadina, provvedendo
contestualmente alla sua costituzione ed alla nomina dei sei componenti
elettivi. Nel corso degli anni successivi si provvide più volte, con appositi
atti consiliari, ad integrare il numero dei membri elettivi, scelti fra esperti
e studiosi di storia cremonese. In questo lasso di tempo non venne comunque mai
indicato alcun termine o scadenza in relazione al mandato dei membri elettivi
della Commissione. Alla luce di quanto sopra esposto e rilevata la necessità di
regolamentare le varie procedure di funzionamento della Commissione
Toponomastica, fermo restando i compiti e gli incombenti attribuiti alla stessa
dal R.D. 10 maggio 1923 n. 1158 convertito in Legge 17 aprile 1925 n. 473 e
dalla Legge 23 giugno 1927 n. 1188, i competenti uffici comunali hanno redatto
un testo regolamentare, accogliendo anche le varie esigenze pervenute da più
parti che, sottoposto all’esame della Commissione Consiliare Permanente
attinente gli Affari Istituzionali e le Riforme Organizzative, è stato poi dalla
stessa licenziato nel testo che il Consiglio Comunale è stato chiamato ad
approvare.
Il Consiglio Comunale è stato quindi chiamato ad esprimersi sull’emendamento,
cioè l’introduzione del termine “ambientale”. L’emendamento è stato approvato
con il solo voto contrario dei consiglieri di Alleanza Nazionale. Così emendato,
è stato posto in votazione l’intero regolamento che è stato approvato
all’unanimità (si veda file allegato).
Modifica del regolamento per la concessione di contributi per la rimozione e
lo smaltimento dell’amianto.
Le modifiche a questo regolamento comunale interessano sostanzialmente l’art.
3, stanziamento ed entità del contributo, nella sola parte che recita: “Il
contributo a fondo perduto è riconosciuto nella misura del 10%, al netto
dell’IVA, delle spese dei lavori di rimozione e smaltimento dei materiali
contenenti amianto, in ogni caso il contributo non potrà superare l’importo
massimo di € 2.000,00”. Si prevede di innalzare la percentuale dal 10% al 20% ed
il tetto massimo da € 2.000,00 ad € 2.500,00, in quanto il numero di contributi
è progressivamente scemato dal 2003 (anno della prima applicazione). Altra
modifica interessa l’art. 4, norme di accesso, nella sola parte dove si dice:
“Per l’assegnazione degli incentivi di cui al precedente articolo 3,
l’Amministrazione Comunale adotta apposito bando e lo rende pubblico mediante
l’affissione di manifesti e locandine e la diffusione a mezzo stampa”. Si
prevede l’eliminazione della dicitura “diffusione a mezzo stampa”, dati gli
elevati costi, optando per un comunicato da parte dell’Ufficio Stampa del
Comune. Per quanto riguarda inoltre l’art. 5, soggetti beneficiari ed interventi
ammissibili al contributo, è prevista una modifica nella sola parte dove si
dice: “Non possono accedere al contributo i soggetti che al momento della
pubblicazione del bando di cui al precedente articolo 4 abbiano già ottenuto i
provvedimenti edilizi o presentato gli altri titoli abilitativi edilizi”. In
questo caso è prevista la sostituzione della parola “ottenuto” con quella
presentato per evitare conflittualità all’atto dell’ammissibilità della
richiesta di contributo. Alcune modifiche minori interessano anche gli articoli
5 e 6 e riguardano l’aggiornamento nominativo dei titoli abilitativi edilizi.
L’oggetto, dopo l’illustrazione da parte dell’Assessore Daniele Soregaroli, è
stato approvato all’unanimità, con il recepimento, chiesto dal consigliere
Matteo Lodi, da parte dei presidenti delle Commissioni Consiliari Ambiente e
Territorio, di approfondire l’argomento sullo smaltimento dell’amianto entro
l’anno in corso, riconoscendo che le modifiche apportate non mutano l’impianto
complessivo del regolamento.
Integrazione, per mero errore materiale, della deliberazione di Consiglio
Comunale n. 3 del 12 marzo 2007: “ICI - Imposta Comunale sugli Immobili - anno
2007: determinazione delle aliquote”.
Per mero errore materiale, confermando le aliquote determinate per l’anno
2006, non è stata riportata quella relativa alle botteghe storiche, di
conseguenza rimane invariata rispetto all’anno precedente. Il Consiglio Comunale
è stato pertanto chiamato ad integrare come segue la deliberazione di Consiglio
Comunale n. 3 del 12 marzo 2007 ICI – Imposta Comunale sugli Immobili – anno
2007: determinazione delle aliquote - aliquota del 5 per mille in favore degli
immobili adibiti ad attività commerciali e pubblici esercizi, di proprietà della
stessa persona che vi esercita l’attività, che hanno avuto il riconoscimento di
botteghe o attività storiche o tradizionali da parte della Regione Lombardia.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità.
Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani interni (Ta.R.S.U.) anno 2007.
Integrazione dell’art. 17 “Riduzioni e agevolazioni” e dell’art. 23
“Disposizioni Finali” del regolamento per l’applicazione della tassa per lo
smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni, approvato con la deliberazione di
Consiglio Comunale n. 126/907 del 20 dicembre 2001.
L’Amministrazione Comunale intende agevolare i nuclei composti da anziani
soli in condizioni economiche svantaggiate che a causa dell’età, si sobbarcano
oneri per l’aumento dei loro bisogni assistenziali, inoltre, nell’ambito delle
politiche di sostegno alla famiglia, intende favorire i nuclei con più di due
figli minorenni. Per questo motivo al Consiglio Comunale è stato proposto di
integrare l’articolo 17 del Regolamento per l’applicazione della tassa per lo
smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni, approvato con la deliberazione di
Consiglio Comunale n. 126/907 del 20 dicembre 2001, nel quale si indicano alcune
riduzioni e agevolazioni per la tassa smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con
le seguenti nuove agevolazioni: persone sole tassate per l’abitazione di
residenza che alla data del 1° gennaio di ogni anno di riferimento sono
ultrasettantaquatrenni, con situazione economica equivalente (ISEE) dell’anno
fino a € 10.000,00: riduzione aggiuntiva dell’8%; nuclei bifamigliari tassati
per l’abitazione di residenza che alla data del 1°gennaio di ogni anno di
riferimento sono composti da entrambi i componenti ultrasettantaquatrenni, con
situazione economica equivalente (ISEE) dell’anno fino a € 12.500,00: riduzione
del 20%; famiglie tassate per l’abitazione di residenza che alla data del
1°gennaio di ogni anno di riferimento risultano essere composti da più di due
figli minorenni con situazione economica equivalente (ISEE) dell’anno fino a €
25.000,00: riduzione del 20%. Per ottenere l’agevolazione il contribuente dovrà
presentare apposita domanda entro il 20 gennaio dell’anno cui si riferisce la
richiesta di agevolazione e presentare al comune di Cremona l’attestazione ISEE
per lo stesso anno entro il 30 settembre successivo. Il diritto alla riduzione
della Ta.R.S.U. diviene definitivo se l’attestazione ISEE conferma le condizioni
previste per ottenere il beneficio fiscale di cui sopra. La domanda e
l’attestazione ISEE dovranno essere presentate per ogni anno per il quale si
chiede l’agevolazione. E’ stato inoltre proposto di integrare l’art. 23 del
Regolamento per l’applicazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi
urbani interni, approvato con la deliberazione di Consiglio Comunale n.126/907
del 20 dicembre 2001, nel quale si stabiliscono alcune disposizioni finali come
segue: le norme di cui ai comma 9 e successivi dell’art. 17 del presente
Regolamento decorrono dal 1°gennaio 2007; la riduzione per persona sola
ultrasettantaquatrenne si cumula con quella prevista per le persone sole
determinata con delibera di Giunta Comunale n.81/10116 del 19 febbraio 2003; in
sede di prima applicazione, la domanda per accedere alle agevolazioni può essere
presentata entro il 30 aprile 2007.
Dopo la breve illustrazione da parte dell’Assessore al Bilancio Celestina
Villa, l’oggetto è stato posto in votazione ed approvato all’unanimità.
Mozione in data 31 gennaio 2007 presentata da consiglieri vari – primo
firmatario Salvatore Carlo Malvezzi - riguardante al riduzione delle imposte
comunali per i commercianti e artigiani con attività in corso Garibaldi e piazza
Marconi per il biennio 2007 - 2008 e nel quartiere Borgo Loreto (Testo della
mozione: Premesso che il Comune di Cremona realizzerà prossimamente
importanti lavori di rifacimento dei sottoservizi lungo corso Garibaldi la cui
durata è stata stimata in circa 2 anni; da circa 3 anni sono in corso opere di
scavo in piazza Marconi finalizzate alla realizzazione di un parcheggio
sotterraneo, i cui lavori di costruzione si protrarranno fino al 2008; da oltre
un anno sono in corso importanti lavori di riqualificazione urbanistica nel
quartiere di Borgo Loreto con rifacimento completo dei sottoservizi; tutti
questi interventi, particolarmente invasivi, pregiudicheranno l’accesso agli
autoveicoli e limiteranno il traffico e la libera circolazione dei pedoni; tale
operazione comporterà inevitabili disagi agli operatori commerciale ed agli
artigiani i cui negozi e laboratori si affacciano sulle aree interessate dai
lavori, con prevedibili ricadute negative sui bilanci delle attività; la Legge
549 del 28.12.1995 all’art. 1 comma 86 prevede che “i Comuni possono deliberare
agevolazioni sui tributi di loro competenza, sino alla totale esenzione per gli
esercizi commerciali e artigianali situati in zone precluse al traffico a causa
dello svolgimento di lavori per la realizzazione di opere pubbliche che si
protraggono per oltre sei mesi”; alcuni rappresentanti dell’Amministrazione
Comunale hanno espresso, a mezzo stampa, la volontà di attuare azioni concrete a
contenere i disagi per gli operatori commerciali e artigianali; il Consiglio
Comunale impegna la Giunta Comunale ad applicare un’esenzione/riduzione
significativa di tutte le imposte comunali dovute dai commercianti e dagli
artigiani i cui negozi e laboratori si affacciano lungo corso Garibaldi,
comprese le vie confluenti, e su piazza Marconi per il biennio 2007 – 2008,
nonché per quelli situati nel quartiere di Borgo Loreto per il tempo necessario
al completamento dei lavori attualmente in corso; consentire, se richiesto, la
possibilità di rateizzare il pagamento delle utenze commerciali e artigianali,
erogate da Linea group S.p.A., maturate durante il periodo sopra indicato).
La mozione è stata illustrata dal consigliere Carlo Salvatore Malvezzi, Forza
Italia, che, prendendo favorevolmente atto della decisione assunta dalla Giunta
per quanto riguarda i commercianti e gli artigiani di corso Garibaldi, ha
sostenuto la necessità di estendere gli stessi benefici anche ai commercianti di
Borgo Loreto e piazza Marconi, magari inserendo anche una clausola di questo
tipo nell’apposito regolamento. E’ intervenuta l’Assessore Celestina Villa: già
nel dicembre scorso gli uffici comunali sono stati chiamati ad approfondire la
normativa vigente. In base alla legge in vigore i Comuni possono, non hanno
l’obbligo, di agevolare tutte le attività “danneggiate” da lavori pubblici, ma i
requisiti per avere diritto sono di legge, cioè possono essere concessi se i
lavori durano più di 180 giorni. Per piazza Marconi sono stati fatti
approfondimenti e si è visto che vi sarebbero minori entrate e maggiori spese.
Per altri quartieri è stato dato mandato agli uffici di fare tutte le verifiche
del caso e l’Amministrazione farà le debite valutazioni. Per piazza Marconi il
passaggio è stato sino ad ora garantito, in quanto i lavori hanno interessato
sino ad ora solo la piazza, per Borgo Loreto si sta analizzando la durata dei
lavori: se supereranno la soglia prevista verrà concesso lo stesso trattamento
attuato per corso Garibaldi, per un’equità di trattamento che l’Amministrazione
intende perseguire. Non è necessario pertanto recepire disposizioni particolari
in un regolamento in quanto esiste una norma già prevista dalla legge, ed è
giusto che sia facoltà dei Comuni valutare di volta in volta la casistica:
diversamente si andrebbe verso interpretazioni e possibili contenziosi, in ogni
caso la norma di legge vigente tutela sufficientemente gli operatori, tenendo
conto che Cremona è l’unica città ad avere dato un’esenzione totale. Per le
bollette AEM, è il singolo che si deve rivolgere all’Azienda per chiedere
l’eventuale agevolazione. Sentita la spiegazione data dall’Assessore Villa, il
consigliere Carlo Salvatore Malvezzi ha proposto una modifica alla sua mozione.
E’ quindi intervenuto il consigliere Pierluigi Rotelli, DS: la proposta del
consigliere Malvezzi è forse arrivata un po’ in ritardo e anche alla luce
dell’emendamento si introduce una rigidità eccessiva per l’azione
dell’Amministrazione che, giustamente, deve confrontarsi con gli operatori,
andando ad un dialogo, così da non trattare le diverse situazioni nello stesso
modo: è più opportuno lasciare un margine di discrezionalità e di flessibilità
all’Amministrazione. Il consigliere Malvezzi è intervenuto nuovamente
rafforzando la sua posizione. A questo punto ha preso la parola l’Assessore
Villa: approvare la mozione significa non riconoscere quanto è stato fatto e non
riconoscere quanto abbiamo intenzione di fare, anche sul fronte dell’imposta
sulla pubblicità. Perché la mozione sia approvata è necessario che venga
modificata in alcune sue parti: dunque o la si rinvia per un approfondimento e
per l’elaborazione di un testo diverso, oppure non se ne esce. Il consigliere
Carlo Salvatore Malvezzi ha accolto l’invito ad un approfondimento, chiedendo
che la mozione venga però inserita all’ordine del giorno del prossimo Consiglio
Comunale.
Ordine del giorno in data 29 gennaio 2007 presentato da consiglieri vari –
primo firmatario Manfredini Alessia - in ordine alla realizzazione degli
interventi relativi alla seconda fase del piano della mobilità e della sosta (Testo
dell’ordine del giorno: Premesso che la necessità di razionalizzare e
modernizzare la mobilità cremonese presuppone l’obiettivo, da perseguire con
tenacia e determinazione, di spostare quote di utenza sempre più significative
dal trasporto privato a quello pubblico. Ribadita l’assoluta esigenza di ridurre
l’inquinamento nella nostra città, con particolare riferimento alle polveri
sottili, e di garantire contemporaneamente una maggiore offerta nell’ambito del
trasporto pubblico locale, in grado di offrire un servizio allo stesso tempo
efficiente, cadenzato e a basso impatto ambientale. Ritenuto che
l’implementazione del trasporto pubblico locale rappresenta una delle risposta
strategiche verso la soluzione di problemi che riguardano sia la mobilità
cittadini sia l’inquinamento atmosferico. Dato atto che dal 2004
l’Amministrazione Comunale ha effettuato una serie di positivi progetti per il
miglioramento della circolazione e della sicurezza stradale, che riguardano
nello specifico il servizio di trasporto pubblico a chiamata; il progetto B.I.C.;
il finanziamento del progetto “Mobilità sostenibile”; l’adozione di 10 nuove
pensiline per gli autobus; il piano della mobilità e della sosta in centro
storico, con l’attuazione della prima fase dei progetti per la mobilità
sostenibile; il piano della sicurezza stradale con progetti di mitigazione del
traffico; il piano della rete ciclabile con la creazione di nuovi percorsi per
una lunghezza totale di 10 Km; i progetti a favore degli utenti deboli - pedoni
e disabili -, che prevedono, tra l’alto, l’adeguamento dei marciapiedi e
l’abbattimento delle barriere architettoniche; il progetto di semaforizzazione
intelligente che consente l’abbattimento delle emissioni e dei tempi di
percorrenza. Considerato inoltre che dal 2004 l’Amministrazione Comunale ha
presentato i seguenti piani e progetti: piano della rete ciclabile - 26 percorsi
per ml. 74.262; servizio di trasporto a chiamata nelle zone est, nord e centro
della città; piano urbano dei parcheggi; piano della distribuzione delle merci
nel centro storico; piano particolareggiato delle frazioni; studio per la
realizzazione dei sensi unici contrapposti in via Dante/viale Trento e Trieste;
piano della mobilità e della sosta dei residenti in centro storico. Prevedendo
che l’Amministrazione Comunale per il miglioramento dell’ambiente ha effettuato
nel breve periodo i seguenti interventi nuove ordinanze di limitazione dl
traffico per l’abbattimento dello smog; programmazione per i prossimi mesi di
alcune domeniche di blocco del traffico; la realizzazione di nuove ztl previste
dal piano della mobilità; l’istituzione di tre nuove zone con limite di 30 km/h
- zona C, quartiere Sabbie e Borgo Loreto -; a creazione di nuovi sensi univi;
mentre nel medio periodo la messa in cantiere di cinque nuove rotatorie; la
costruzione di un peduncolo e di un sottopasso in via Castelleone;
l’implementazione del trasporto a chiamata; il coordinamento semaforico; nuovi
percorsi ciclabili per una lunghezza totale di ulteriori 10.000 metri;
l’adozione del “piano merci”, con allestimento di 25 nuove piazzole e la
realizzazione del parcheggio nell’area ex tramvie, con 470 nuovi posti. Appurato
infine che per quanto riguarda la disponibilità dei parcheggi in città, dal 2004
sono state realizzate le seguenti aree di sosta: aree riservate ai diversamente
abili posti 80; aree riservate alla sosta operativa posti 93; aree di sosta a
pagamento posti 349 a fronte di nuovi parcheggi di sosta libera in sede propria
via S. Maria in Betlem, 115 posti, ex tramvie 470 posti, via Mocchino
Università, 60 posti, via Postumia – piazza degli Sportivi, 237 posti, e infine
sono stati riservati 773 nuovi parcheggi ai residenti nelle nuove ztl/zona 30
rispettivamente in ZTL B2 40 posti, ZTL 70 posti, ZTL E3 209 posti e Zona C 411
posti, il Consiglio Comunale impegna la Giunta a continuare nelle scelte
adottate fino ad ora e ad inseguire con determinazione i seguenti obiettivi da
qui a fine mandato: a realizzare in tempi brevi gli interventi che riguardano la
seconda fase del piano della mobilità e della sosta, in particolare la posa dei
varchi elettronici e l’aumento del numero delle aree di sosta riservate ai
residenti; a prevedere la realizzazione in via definitiva del sistema “Dante –
Trieste”, con un assetto viario a senso unico contrapposto; a prevedere un
ampliamento della zona pedonale fino a S. Agata; a dare attuazione al piano
urbano dei parcheggi, con l’individuazione di parcheggi di interscambio, di
fluidità, di forte rotazione e pertinenziali; ad adottare il piano di
distribuzione delle merci; a realizzare pienamente il “Piano della rete
ciclabile” con nuovi percorsi e con il completamento della segnaletica e delle
infrastrutture sull’esistente; ad effettuare una revisione del contratto di
servizio con KM S.p.A., con l’obiettivo di estendere il servizio migliorandone
l’efficacia e l’efficienza, introducendo nuovi standard qualitativi per
rilanciare l’adozione di pensili e paline informative elettroniche; a vendere i
biglietti a bordo dei bus; a pagare il parcheggio con sms e con tutti gli
strumenti che possono facilitarne il pagamento; ad approntare il progetto
definitivo ed esecutivo della “Strada Sud”; a completare il progetto di
semaforizzazione con il rilevamento dei bus; a prevedere adeguati finanziamenti
in bilancio per la loro realizzazione).
Dopo che l’ordine del giorno è stato illustrato dalla consigliera Alessia
Manfredini, si è aperto il dibattito che ha visto gli interventi dei consiglieri
Matteo Lodi, Verdi per la Pace (che, dichiarandosi favorevole, ha proposto
alcune integrazioni a favore della mobilità dei cicli e dei pedoni, accolte poi
da tutti i firmatari); Guido Borsella, UDC (che ha chiesto il motivo della
stesura di questo ordine del giorno, visto che ribadisce quanto già espresso nel
programma elettorale del Sindaco, fermo restando che su azioni che siano però
reali e concrete ci può essere una convergenza); Pierluigi Rotelli, DS (per cui
è bene porre l’attenzione sulle cose che fanno parte del programma di governo
attraverso una riflessione complessiva, in questo caso sulla mobilità);
Ferdinando Quinzani, Forza Italia (per il quale è positivo un ruolo di sprone
all’azione della Giunta, ma vi è in generale troppa enfasi, anche se alcuni
punti sono interessanti e potranno essere accolti se proposti con singole
mozioni; comunque l’opposizione non può avallare il programma del Sindaco);
Cinzia Zampini, Rifondazione Comunista (che ha parlato di un documento nel quale
si riconosce tutta la maggioranza e che contiene ciò che può essere messo in
cantiere da qui alla fine del mandato: tutte iniziative tra loro concatenate e
che non possono essere considerate singolarmente); Irene Nicoletta De Bona,
Alleanza Nazionale (secondo la quale l’ordine del giorno è un’elencazione di
progetti sul quale sembra ci sia piuttosto la volontà di ricompattarsi della
maggioranza, quasi un messaggio subliminale rivolto alla maggioranza ricordando
gli impegni assunti, da qui la decisione di non partecipare al voto); Giuseppe
Ceraso, La Margherita (non tutti i progetti elencati nel documento, comunque
condiviso, potranno essere realizzati, occorre individuare delle priorità, tra
le quali vi è naturalmente la Strada Sud); Maria Rita Balsamo, Cremona Futura
(particolarmente soddisfatta dell’accenno alla Strada Sud). Il dibattito è stato
chiuso dall’Assessore al Traffico e alla Mobilità Daniele Soregaroli, che ha
promesso di utilizzare questo documento in futuro, in quanto significativa
sintesi delle azioni da compiere e degli impegni in prospettiva importanti da
realizzare, nonché utile e positivo stimolo all’attività della Giunta: la
maggioranza compatta da’ infatti un’indicazione di lavoro ben precisa
all’Amministrazione da qui al termine del mandato, dando un significativo
indirizzo di carattere generale.
Concluso il dibattito, l’ordine del giorno, con le modifiche apportate dal
consigliere Matteo Lodi, è stato quindi posto in votazione ed approvato. Hanno
espresso voto contrario i consiglieri di Forza Italia, Lega Nord e UDC presenti
in aula, mentre i consiglieri di Alleanza Nazionale non hanno partecipato al
voto.
Mozione in data 7 febbraio 2007 presentata dal Gruppo Consiliare Lega Nord -
primo firmatario Italico Maffini - sulla realizzazione di una guida alla
cultura, tradizione ed identità lombarda (Testo della mozione:
Premesso che l’integrazione in un Paese straniero può avvenire soltanto se vi è
la volontà da parte dell’ospite di conoscere ed accettare la cultura del paese
ospitante; premesso che per i cittadini e i ragazzi cremonesi e per gli studenti
stranieri sarebbe senza dubbio utile conoscere le radici, la storia ed anche la
lingua che sono portatrici di quei valori insiti nel territorio cremonese che si
tramandano da secoli; premesso che per fornire alla cittadinanza tutta e
specialmente agli insegnanti di ogni livello che si trovano a dover affrontare
il difficile compito di educare all’integrazione alunni stranieri; si impegna la
Giunta a elaborare e realizzare, anche in collaborazione con altre realtà
presenti in città e con l’attivazione della Presidenza del Consiglio Comunale
per cercare sponsor, come già avvenuto per pubblicazioni passate, una “Guida
alla cultura, tradizione ed identità lombarda”, che comprenda le seguenti linee
guida: richiamo alla Carta dei Diritti dell’Uomo, sottoscritta da tutti i Paesi
meno che dai paesi islamici; i Simboli: riassumono con un’immagine la sintesi
culturale ed identitaria del popolo lombardo fondata sulle radici storiche,
cristiane e democratiche: il Gonfalone raffigurante il Carroccio della battaglia
di Legnano del XII secolo che i Lombardi hanno combattuto con la Croce di S.
Giorgio come bandiera, e la Rosa Camuna, stemma della Regione, testimonianza
della cultura preistorica estremamente evoluta lasciataci dal popolo dei Camuni
sul quale è stata significativa l’influenza Celtica. E’ ai Celti che Polibio
attribuisce la fondazione di Milano; la Storia: Le influenze celtiche, galliche,
romane e longobarde, fino ad arrivare all’epoca dei Comuni. Poi il Settecento
con Maria Teresa d’Austria e l’incessante attività culturale, Beccaria, Parini
ecc…. e per proseguire il Lombardo-Veneto motore dell’intera nazione che andrà
poi a sorgere; la Religione: la Lombardia ha dato i natali a due grandi Papi del
recente passato: Giovanni XXIII e Paolo VI. Va citato il santuario della Madonna
di Tirano, luogo del quale Vittorio Messori scrisse: “i centri di resistenza del
cristianesimo sono i santuari mariani, bastioni, cittadelle erette contro
l’espansione delle sette religiose, delle comunità impazzite e del newage.
Permettono di vivere la fede nella sua doppia dimensione:ragione e sentimento”;
la Lingua: il dialetto lombardo appartiene alla famiglia gallo-italica e si
divide in lombardo occidentale, Varese, Como, Lecco, Sondrio, Monza e Brianza ,
Milano e Lodi, lombardo orientale, Bergamo, Brescia e il cremasco, e lombardo
meridionale (Cremona e Mantova); le Feste Tradizionali: Santa Lucia, la Giuliana
dell’alta Brianza e Como, la Millenaria a Gonzaga e la tradizione dei falò e dei
canti della Merla, nonché delle tradizioni legate alla cucina, come i Fasulin
nelle campagne cremonesi ecc.; Carlo Cattaneo: grande protagonista del pensiero
lombardo, attraverso le sue opere descrive eventi e mutazioni della società in
campo civile ed economico e la nuova connotazione ed identità lombarda. Pensieri
ancora oggi attuali e fonte di stimolo - “Notizie naturali e civili su la
Lombardia” 1844 e “La città considerata come principio ideale delle istorie
italiane” 1858).
Dopo l’illustrazione della mozione da parte del consigliere Giacomo
Zaffanella, è intervenuta l’Assessore alle Politiche Educative Daniela Polenghi:
poiché la mozione è nata a seguito dell’iniziativa, sostenuta dal Comune, di
editare un libro per la conoscenza della lingua araba, va sgombrato il campo da
ogni dubbio in quanto il Comune non ha facoltà e non può imporre testi agli
insegnanti. La pubblicazione “incriminata” è stata semplicemente una proposta -
peraltro accolta con grande favore da più parti - per facilitare il compito agli
insegnanti alle prese con studenti arabofoni. La mozione della Lega Nord ha
comunque un fondamento culturale importante in quanto la Lombardia è la Regione
con maggior numero di cittadini immigrati. A Cremona risiede la maggioranza dei
minori, anche se il Comune di Milano ha avuto il maggior incremento in termini
di immigrazione. Tutto quanto elencato nella mozione va molto al di là del
territorio cremonese, riguardando infatti l’intero territorio lombardo. Se si
vuole elaborare una pubblicazione di grande impegno e di valore scientifico,
faccio la proposta di inviare questa mozione all’Assessorato alle Identità della
Regione Lombardia che ha tutte le possibilità per dare vita ad una simile
pubblicazione, che poi potrà proporre ai docenti di adottare, ferma restando in
questo senso la libertà di scelta dei docenti. In attesa, di comune accordo con
l’Assessore Gianfranco Berneri, segnaleremo ai collegi docenti cremonesi alcune
pubblicazioni già presenti nella Biblioteca Civica perché possano approfondire
la loro conoscenza della Lombardia e della sua storia. Ha replicato il
consigliere Zaffanella che, pur apprezzando la proposta fatta dall’Assessore
Polenghi, ha detto di prendere atto della volontà dell’Amministrazione di non
volersi comunque impegnare nella direzione auspicata dalla Lega Nord.
Sull’argomento sono intervenuti quindi i consiglieri Maria Rita Balsamo, Cremona
Futura, e Ferdinando Quinzani, Forza Italia (che ha stigmatizzato duramente
l’intervento dell’Assessore, definito sgradevole: meglio sarebbe stato, a suo
giudizio, dichiarare in tutta sincerità e senza infingimenti di sorta che la
proposta della Lega non è accettabile). L’Assessore Daniela Polenghi ha
replicato definendo sproporzionata la reazione del consigliere Quinzani,
sostenendo di avere risposto a falsità con la volontà di maggiore collaborazione
possibile, come il consigliere Zaffanella sembrava avere giustamente inteso.
Concluso il dibattito, la mozione è stata respinta. A favore hanno votato i
consiglieri di Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord e UDC presenti in
aula.