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15 Settembre, 2002
Consiglio Comunale del 26 marzo 20077
Approvato il nuovo Regolamento della Commissione toponomastica

Interrogazione in data 25 febbraio 2007 presentata dal capogruppo del Gruppo Consiliare La Margherita Giuseppe Ceraso in ordine alla chiusura al traffico per lavori di una parte di Corso Garibaldi ed alle reazioni dei commercianti della zona (Testo dell’interrogazione: In relazione alla chiusura al traffico per lavori di una parte di corso Garibaldi ed alle reazioni dei commercianti della zona chiedo: se sono stati predisposti tutti gli accorgimenti per ridurre al minimo il disagio sia operativo che economico degli interessati; di verificare se proprio i lavori debbano durare due ani o con una più adeguata programmazione e lavorando, se possibile anche nei giorni festivi e di notte, questo avviene in simili occasioni in altre città, diminuire i tempi di realizzazione delle opere; che ci sia quantomeno un minimo di tolleranza in considerazione della contingente situazione da parte della Vigilanza urbana, consapevole che non debba diventare questa parte interessata della città una zona franca. Ciò andrebbe incontro e risolvere quindi le lamentele della gente; di trovare, nel limite del possibile, altre forme di aiuto che possano rilanciare, anche a fine lavoro, il commercio della zona).

All’interrogazione ha risposto l’Assessore Daniele Soregaroli: Sin dall’inizio consapevoli che corso Garibaldi costituisce un asse di comunicazione importante, che il cantiere avrebbe avuto un impatto significativo, abbiamo “socializzato” con i vari soggetti, soprattutto per ridurre al minimo il disagio. La scelta di dividere il cantiere in due anni solari è proprio stata fatta a questo scopo. Sempre per tre quarti il corso sarà agibile, ci si sposterà di volta in volta, e si opererà in periodi che salvaguardino momenti particolari per il commercio. Per quanto riguarda l’adeguata programmazione, anche in questo vi è stata una mediazione, coniugando esigenze dei commercianti e dei residenti. Da qui il lavoro garantito sei giorni su sette, evitando il sabato pomeriggio per non disturbare ulteriormente il commercio, scelta peraltro condivisa. Si è poi deciso di sospendere tutta la partita della fiscalità locale per il tratto interessato. Vi è stato recentemente un incontro durante il quale sono emersi suggerimenti che sono stati accolti. Vi è stata comprensione per la portata dell’intervento, soprattutto per quanto le posizioni assunte dall’Amministrazione. Notevole impegno è stato profuso anche dalla Polizia Municipale. Dopo un primo momento di verifica, posso dire che siamo in anticipo sui tempi. Anche da parte di AEM Cremona S.p.A. che sta svolgendo l’intervento vi è particolare attenzione e cura. Ricordo però che tale intervento si è reso necessario per evitare opere in emergenza, soprattutto di fronte a preoccupanti segni di cedimento della rete fognaria. Se ne è poi approfittato per sistemare tutti i sottoservizi. Il primo lotto, fino a via dei Mille, avrà un importo superiore al milione di euro. A conclusione si parlerà delle metodologie di sistemazione del corso.

Il consigliere Giuseppe Ceraso ha preso atto della “soddisfazione” dei commercianti e dei residenti per le soluzioni individuate.

Interrogazione in data 27 febbraio 2007 presentata dal capogruppo del Gruppo Consiliare Rifondazione Comunista Cinzia Zampini in merito al termovalorizzatore di Cremona (Testo dell’interrogazione: Interrogo il Sindaco per conoscere la qualità dei rifiuti provenienti da fuori provincia conferiti al termovalorizzatore di Cremona rispettivamente negli anni 2004, 2005, 2006, indicata in percentuale sul totale e in quantità assolute; quante linee di incenerimento sono in funzione; dove e come vengono smaltite le ceneri residuo della combustione).

All’interrogazione ha risposto l’Assessore alle Politiche Ambientali Carlo Dal Conte: Il primo intervento sui rifiuti prodotti in ambito provinciale è il recupero di materiale che pur avendo raggiunto oltre il 50% dovrà essere potata al 600/0 del totale del rifiuto prodotto. Il restante rifiuto dovrà prima di tutto essere prima utilizzato per produrre energie elettrica e calore, solo quanto non già utilizzato verrà smaltito in discarica (quantità inferiori alI 00/0 del totale). ­

Rifiuti attualmente smaltiti in impianti AEM (capacità attuale di smaltimento):

2004 % 2005 % 2006 %
Discarica 61.042 48.4 58.876 48,9 65.271 52
T ermoutilizzatore 64.997 51,6 61.562 51.1 60.321 48
Totale 126.039 100 120.438 100 125.592 100

Rifiuti provinciali attualmente smaltiti in impianti AEM:

2004 % 2005 0/0 2006 %
T ermoutilizzatore RSU 53.434 63.1 49.678 58.7 45.721 53,9
RSA 1.456 - 1,7 1.020 1,2 1.375 1,6
Medicinali 14 - lO - 8 -
Ospedalieri 410 05- 403 0,5 404 0,5
,
Discarica RSU 14.968 17.7 17.646 20,9 20.319 24
RSA 14.329 17 15.848 18.7 16.930 20
Totale 84.611 100 84.605 100 84.757 100

In particolare per quanto riguarda i rifiuti di origine provinciale, che sono stati smaltiti negli impianti AEM, hanno saturato tali impianti per le seguenti quantità e percentuali:

2004 T ermo lutilizzatore 55.314t 85,100/0
Discarica 29.297 t 47,990/0
2005 T ermuutilizzatore 51.111 t 83,02 0/0
Discarica 33.494 t 56.89 0/0
2006 T ermoutilizzatore 47.508 t 78,75 0/0
Discarica 37.249 t 57,060/0

Ipotesi di produzione futura di RSU tenendo conto che dal 1991 al 2005 (15 anni) si è registrato un aumento della produzione annua dei rifiuti da 121.000 t a 176.750 t pari al + 46,1 % (dati disponibili Amm. Provinciale), e quindi prendendo in considerazione un periodo di tempo di almeno 12 anni (da oggi) per poter realizzare ed ammortizzare gli impianti, si ipotizza un aumento di produzione dei rifiuti di circa il 400/0 (dal 2005) per giungere attorno al 2018 ad un quantitativo di circa 247.500 t/anno, arrotondati a 250.000 t/a.

produzione provinciale di RSU 250.000 t/anno,

produzione provinciale (parte) RSA/RS da avviare a trattamento e smaltimento 70.000 t/anno,

fanghi da depurazione 8.000 t/ann.

Ipotesi di riutilizzo e smaltimento futuro:

riutilizzo 315.000 t/a 70,3%

RSU 150.000 t/a raccolte differenziate

RS scavo, demolizioni 115.000 t/a da trattamento RSA/RS 50.000 t/a da trattamento

termoutilizzazione 86.000 t/a 19,2 0/0

RSU 80.000 t/a

RSA/RS 5.000 t/a

Fanghi 1.000 t/a­

Discarica 40.000 t/a 8,9%

RSU 20.000 t/a

RSA/RS 15.000 t/a

RS scavo, demozione 5.000 t/a

perdite (umidità fanghi) 7.000 t/a 1,6%)

Di tali rifiuti la parte relativa a RSU riutilizzati e smaltiti:

riutilizzo 150.000 t/a 60%

termoutilizzazione 80.000 t/a 32%

discarica 20.000 t/a 80/0

L'utilizzo della discarica è quindi residuale nella gestione dei rifiuti provinciali. Si pone inoltre come obiettivo il raggiungimento del 60% di raccolta differenziata come previsto dalla vigente normativa. Tra i rifiuti solidi smaltiti in discarica si deve inserire una quantità di rifiuti che raccolti in modo differenziato, durante i trattamenti per il loro riutilizzo, non possono essere inviati al riuso ( si producono comunque nei trattamenti quantità di rifiuti non ulteriormente utilizzabili). Impianti per il riutilizzo e lo smaltimento dei rifiuti: potenziamento impianti primo trattamento raccolte differenziate, -Impianto di selezione per RSU ingombranti e RSA; potenziamento termoutilizzatore: aumento della capacità fino ad un 30% senza aumento delle emissioni gassose (da circa 65.000 a 85.000 t/a); discarica di supporto, residuale, di circa 700.000 mc, costruita in 2 lotti successivi di uguali dimensioni, destinata a ricevere RSU nei momenti di manutenzione del termoutilizzatore e di potenziamento dello stesso (durata lavori circa 2 anni), durata della discarica circa 14 anni; impianto trattamento materiale di scavo e demolizione, durata circa 10-15 anni. Tali impianti saranno realizzati con una certa gradualità -prima metà del periodo temporale considerato- per essere completamente saturati negli ultimi anni di tale periodo. Negli anni precedenti sarà importante mantenere comunque disponibile un certa capacità residua per una maggiore affidabilità di tutto il sistema. In particolare la discarica verrà realizzata in due tempi successivi per seguire le effettive necessità di smaltimento finale, prima una vasca per una capacità di circa 300:000 mc quindi una seconda per 400.000 mc. L'autorizzazione alla realizzazione, l'autorizzazione integrata ambientale, il VIA verranno presentati per la configurazone complessiva. L'autorizzazione all'esercizio verrà invece richiesta in momenti successivi per le due distinte e vasche.

La consigliera Cinzia Zampini si è detta soddisfatta della risposta ottenuta, dichiarando che importante è andare verso una riduzione di rifiuti provenienti da fuori provincia e verso la riduzione della produzione di rifiuti alla fonte.

Interrogazione in data 8 febbraio 2007 presentata dai consiglieri comunali del Gruppo Consiliare “Forza Italia” Ferdinando Quinzani e Paolo Marcenaro circa la situazione relativa a via Goito, alla Mediateca e al cantiere corso Garibaldi - via Goito (Testo dell’interrogazione: Si chiede al Sindaco di riferire al Consiglio su quanto segue: qual è la situazione aggiornata sulla Mediateca; previsioni temporali in merito alla medesima; cantiere corso Garibaldi – via Goito: come si intende affrontare la duplice emergenza per l’isolamento della strada; se esiste la possibilità di riaprire la via Goito al transito veicolare; se e quali interventi siano previsti per diminuire il disagio di residenti e commercianti, per contrastare il degrado generale, garantire almeno pulizia e illuminazione).

All’interrogazione ha risposto l’Assessore al Patrimonio Stefano Campagnolo: Questo cantiere, per quanto insista su una proprietà di AEM, non è gestito dal Comune. L’attuale impalcatura non è più di cantiere, ma serve ad evitare ulteriori torsioni del muro confinante: per questo motivo non può essere rimossa. Questa vicenda si intreccia con una vicenda anche penale, da qui ulteriori difficoltà. In ogni caso è positivo che del cantiere si occupi non più direttamente Ministero, bensì la Direzione Regionale per i Beni Culturali, con la quale vi sono stati dei contatti, anche recenti, per sollecitare una soluzione. E’ stato comunque affidato un incarico ad un insigne ingegnere strutturista che sta predisponendo la revisione del progetto, così da permettere la ripresa dei lavori, anche se tale impegno si sta protraendo più del previsto. Non si possono, per il momento, fare previsioni certe: sicuramente si adotteranno strategie per evitare ulteriori disagi ai residenti quando si avvicinerà la seconda fase del cantiere di corso Garibaldi. L’Amministrazione sistematicamente fa pressioni perché questa situazione intollerabile possa sbloccarsi, anche se vede il sovrapporsi di tanti livelli. Il Comune non ha comunque strumenti giuridici e legali per intervenire, fino a che determinati ostacoli non verranno rimossi.

Il consigliere Ferdinando Quinzani si è detto parzialmente soddisfatto della risposta ottenuta, sollecitando una maggiore incisività da parte dell’Amministrazione su tale vicenda, soprattutto per quanto riguarda il controllo della zona. Il Sindaco Gian Carlo Corada ha fatto una breve replica: la questione è considerata come una “spina nel fianco” per il Comune, è la prova della difficoltà che si incontra nell’amministrare. Vi è stato un passo avanti perché nell’ultimo incontro con l’arch. Carla Di Francesco, Direttore Regionale dei Beni Culturali, ci sono state alcune rassicurazioni in merito. Però il cantiere non è illegittimo, così come è stato detto, anche comprensibilmente, dai residenti. Non c’è possibilità da parte dell’Amministrazione Comunale di intervenire, se non con pressioni continue. Indubbiamente l’intervento della magistratura ha comportato alcuni ritardi. Stiamo comunque cercando di fare il possibile in tempi che purtroppo non saranno rapidi. Per il futuro si accettano anche suggerimenti, anche se è difficile intravedere soluzioni alternative vista la situazione. Chiedo pertanto sostegno in questa azione, superando divergenze di ogni tipo, anche politiche, perché ci troviamo di fronte ad una vicenda molto complessa dal punto di vista burocratico e giuridico.

Approvazione del regolamento della Commissione Toponomastica.

L’argomento è stato illustrato dal consigliere Luca Genesi, Presidente della Commissione Affari Istituzionali e Riforme Organizzative, che ha sottolineato come per la prima volta la Commissione Toponomastica abbia un regolamento, peraltro unanimemente condiviso dai commissari. Il consigliere Genesi ha chiesto di inserire all’art.1 la parola “ambientale”, alla seconda riga, così come era stato deciso nell’ultima seduta della Commissione, decisione assunta allora a maggioranza quasi assoluta (aveva espresso voto contrario Alleanza Nazionale ritenendolo non pertinente). Il consigliere Giacomo Zaffanella, Lega Nord, pur esprimendo parere favorevole, ha espresso alcune perplessità sulla presenza di un numero eccessivo di consiglieri, auspicando che questo non comporti una “deriva ideologica”.

Il Consiglio Comunale, con propria deliberazione del 23 novembre 1950, nominò la Commissione comunale per la toponomastica cittadina, provvedendo contestualmente alla sua costituzione ed alla nomina dei sei componenti elettivi. Nel corso degli anni successivi si provvide più volte, con appositi atti consiliari, ad integrare il numero dei membri elettivi, scelti fra esperti e studiosi di storia cremonese. In questo lasso di tempo non venne comunque mai indicato alcun termine o scadenza in relazione al mandato dei membri elettivi della Commissione. Alla luce di quanto sopra esposto e rilevata la necessità di regolamentare le varie procedure di funzionamento della Commissione Toponomastica, fermo restando i compiti e gli incombenti attribuiti alla stessa dal R.D. 10 maggio 1923 n. 1158 convertito in Legge 17 aprile 1925 n. 473 e dalla Legge 23 giugno 1927 n. 1188, i competenti uffici comunali hanno redatto un testo regolamentare, accogliendo anche le varie esigenze pervenute da più parti che, sottoposto all’esame della Commissione Consiliare Permanente attinente gli Affari Istituzionali e le Riforme Organizzative, è stato poi dalla stessa licenziato nel testo che il Consiglio Comunale è stato chiamato ad approvare.

Il Consiglio Comunale è stato quindi chiamato ad esprimersi sull’emendamento, cioè l’introduzione del termine “ambientale”. L’emendamento è stato approvato con il solo voto contrario dei consiglieri di Alleanza Nazionale. Così emendato, è stato posto in votazione l’intero regolamento che è stato approvato all’unanimità (si veda file allegato).

Modifica del regolamento per la concessione di contributi per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto.

Le modifiche a questo regolamento comunale interessano sostanzialmente l’art. 3, stanziamento ed entità del contributo, nella sola parte che recita: “Il contributo a fondo perduto è riconosciuto nella misura del 10%, al netto dell’IVA, delle spese dei lavori di rimozione e smaltimento dei materiali contenenti amianto, in ogni caso il contributo non potrà superare l’importo massimo di € 2.000,00”. Si prevede di innalzare la percentuale dal 10% al 20% ed il tetto massimo da € 2.000,00 ad € 2.500,00, in quanto il numero di contributi è progressivamente scemato dal 2003 (anno della prima applicazione). Altra modifica interessa l’art. 4, norme di accesso, nella sola parte dove si dice: “Per l’assegnazione degli incentivi di cui al precedente articolo 3, l’Amministrazione Comunale adotta apposito bando e lo rende pubblico mediante l’affissione di manifesti e locandine e la diffusione a mezzo stampa”. Si prevede l’eliminazione della dicitura “diffusione a mezzo stampa”, dati gli elevati costi, optando per un comunicato da parte dell’Ufficio Stampa del Comune. Per quanto riguarda inoltre l’art. 5, soggetti beneficiari ed interventi ammissibili al contributo, è prevista una modifica nella sola parte dove si dice: “Non possono accedere al contributo i soggetti che al momento della pubblicazione del bando di cui al precedente articolo 4 abbiano già ottenuto i provvedimenti edilizi o presentato gli altri titoli abilitativi edilizi”. In questo caso è prevista la sostituzione della parola “ottenuto” con quella presentato per evitare conflittualità all’atto dell’ammissibilità della richiesta di contributo. Alcune modifiche minori interessano anche gli articoli 5 e 6 e riguardano l’aggiornamento nominativo dei titoli abilitativi edilizi.

L’oggetto, dopo l’illustrazione da parte dell’Assessore Daniele Soregaroli, è stato approvato all’unanimità, con il recepimento, chiesto dal consigliere Matteo Lodi, da parte dei presidenti delle Commissioni Consiliari Ambiente e Territorio, di approfondire l’argomento sullo smaltimento dell’amianto entro l’anno in corso, riconoscendo che le modifiche apportate non mutano l’impianto complessivo del regolamento.

Integrazione, per mero errore materiale, della deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 12 marzo 2007: “ICI - Imposta Comunale sugli Immobili - anno 2007: determinazione delle aliquote”.

Per mero errore materiale, confermando le aliquote determinate per l’anno 2006, non è stata riportata quella relativa alle botteghe storiche, di conseguenza rimane invariata rispetto all’anno precedente. Il Consiglio Comunale è stato pertanto chiamato ad integrare come segue la deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 12 marzo 2007 ICI – Imposta Comunale sugli Immobili – anno 2007: determinazione delle aliquote - aliquota del 5 per mille in favore degli immobili adibiti ad attività commerciali e pubblici esercizi, di proprietà della stessa persona che vi esercita l’attività, che hanno avuto il riconoscimento di botteghe o attività storiche o tradizionali da parte della Regione Lombardia.

L’oggetto è stato approvato all’unanimità.

Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani interni (Ta.R.S.U.) anno 2007. Integrazione dell’art. 17 “Riduzioni e agevolazioni” e dell’art. 23 “Disposizioni Finali” del regolamento per l’applicazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni, approvato con la deliberazione di Consiglio Comunale n. 126/907 del 20 dicembre 2001.

L’Amministrazione Comunale intende agevolare i nuclei composti da anziani soli in condizioni economiche svantaggiate che a causa dell’età, si sobbarcano oneri per l’aumento dei loro bisogni assistenziali, inoltre, nell’ambito delle politiche di sostegno alla famiglia, intende favorire i nuclei con più di due figli minorenni. Per questo motivo al Consiglio Comunale è stato proposto di integrare l’articolo 17 del Regolamento per l’applicazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni, approvato con la deliberazione di Consiglio Comunale n. 126/907 del 20 dicembre 2001, nel quale si indicano alcune riduzioni e agevolazioni per la tassa smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con le seguenti nuove agevolazioni: persone sole tassate per l’abitazione di residenza che alla data del 1° gennaio di ogni anno di riferimento sono ultrasettantaquatrenni, con situazione economica equivalente (ISEE) dell’anno fino a € 10.000,00: riduzione aggiuntiva dell’8%; nuclei bifamigliari tassati per l’abitazione di residenza che alla data del 1°gennaio di ogni anno di riferimento sono composti da entrambi i componenti ultrasettantaquatrenni, con situazione economica equivalente (ISEE) dell’anno fino a € 12.500,00: riduzione del 20%; famiglie tassate per l’abitazione di residenza che alla data del 1°gennaio di ogni anno di riferimento risultano essere composti da più di due figli minorenni con situazione economica equivalente (ISEE) dell’anno fino a € 25.000,00: riduzione del 20%. Per ottenere l’agevolazione il contribuente dovrà presentare apposita domanda entro il 20 gennaio dell’anno cui si riferisce la richiesta di agevolazione e presentare al comune di Cremona l’attestazione ISEE per lo stesso anno entro il 30 settembre successivo. Il diritto alla riduzione della Ta.R.S.U. diviene definitivo se l’attestazione ISEE conferma le condizioni previste per ottenere il beneficio fiscale di cui sopra. La domanda e l’attestazione ISEE dovranno essere presentate per ogni anno per il quale si chiede l’agevolazione. E’ stato inoltre proposto di integrare l’art. 23 del Regolamento per l’applicazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni, approvato con la deliberazione di Consiglio Comunale n.126/907 del 20 dicembre 2001, nel quale si stabiliscono alcune disposizioni finali come segue: le norme di cui ai comma 9 e successivi dell’art. 17 del presente Regolamento decorrono dal 1°gennaio 2007; la riduzione per persona sola ultrasettantaquatrenne si cumula con quella prevista per le persone sole determinata con delibera di Giunta Comunale n.81/10116 del 19 febbraio 2003; in sede di prima applicazione, la domanda per accedere alle agevolazioni può essere presentata entro il 30 aprile 2007.

Dopo la breve illustrazione da parte dell’Assessore al Bilancio Celestina Villa, l’oggetto è stato posto in votazione ed approvato all’unanimità.

Mozione in data 31 gennaio 2007 presentata da consiglieri vari – primo firmatario Salvatore Carlo Malvezzi - riguardante al riduzione delle imposte comunali per i commercianti e artigiani con attività in corso Garibaldi e piazza Marconi per il biennio 2007 - 2008 e nel quartiere Borgo Loreto (Testo della mozione: Premesso che il Comune di Cremona realizzerà prossimamente importanti lavori di rifacimento dei sottoservizi lungo corso Garibaldi la cui durata è stata stimata in circa 2 anni; da circa 3 anni sono in corso opere di scavo in piazza Marconi finalizzate alla realizzazione di un parcheggio sotterraneo, i cui lavori di costruzione si protrarranno fino al 2008; da oltre un anno sono in corso importanti lavori di riqualificazione urbanistica nel quartiere di Borgo Loreto con rifacimento completo dei sottoservizi; tutti questi interventi, particolarmente invasivi, pregiudicheranno l’accesso agli autoveicoli e limiteranno il traffico e la libera circolazione dei pedoni; tale operazione comporterà inevitabili disagi agli operatori commerciale ed agli artigiani i cui negozi e laboratori si affacciano sulle aree interessate dai lavori, con prevedibili ricadute negative sui bilanci delle attività; la Legge 549 del 28.12.1995 all’art. 1 comma 86 prevede che “i Comuni possono deliberare agevolazioni sui tributi di loro competenza, sino alla totale esenzione per gli esercizi commerciali e artigianali situati in zone precluse al traffico a causa dello svolgimento di lavori per la realizzazione di opere pubbliche che si protraggono per oltre sei mesi”; alcuni rappresentanti dell’Amministrazione Comunale hanno espresso, a mezzo stampa, la volontà di attuare azioni concrete a contenere i disagi per gli operatori commerciali e artigianali; il Consiglio Comunale impegna la Giunta Comunale ad applicare un’esenzione/riduzione significativa di tutte le imposte comunali dovute dai commercianti e dagli artigiani i cui negozi e laboratori si affacciano lungo corso Garibaldi, comprese le vie confluenti, e su piazza Marconi per il biennio 2007 – 2008, nonché per quelli situati nel quartiere di Borgo Loreto per il tempo necessario al completamento dei lavori attualmente in corso; consentire, se richiesto, la possibilità di rateizzare il pagamento delle utenze commerciali e artigianali, erogate da Linea group S.p.A., maturate durante il periodo sopra indicato).

La mozione è stata illustrata dal consigliere Carlo Salvatore Malvezzi, Forza Italia, che, prendendo favorevolmente atto della decisione assunta dalla Giunta per quanto riguarda i commercianti e gli artigiani di corso Garibaldi, ha sostenuto la necessità di estendere gli stessi benefici anche ai commercianti di Borgo Loreto e piazza Marconi, magari inserendo anche una clausola di questo tipo nell’apposito regolamento. E’ intervenuta l’Assessore Celestina Villa: già nel dicembre scorso gli uffici comunali sono stati chiamati ad approfondire la normativa vigente. In base alla legge in vigore i Comuni possono, non hanno l’obbligo, di agevolare tutte le attività “danneggiate” da lavori pubblici, ma i requisiti per avere diritto sono di legge, cioè possono essere concessi se i lavori durano più di 180 giorni. Per piazza Marconi sono stati fatti approfondimenti e si è visto che vi sarebbero minori entrate e maggiori spese. Per altri quartieri è stato dato mandato agli uffici di fare tutte le verifiche del caso e l’Amministrazione farà le debite valutazioni. Per piazza Marconi il passaggio è stato sino ad ora garantito, in quanto i lavori hanno interessato sino ad ora solo la piazza, per Borgo Loreto si sta analizzando la durata dei lavori: se supereranno la soglia prevista verrà concesso lo stesso trattamento attuato per corso Garibaldi, per un’equità di trattamento che l’Amministrazione intende perseguire. Non è necessario pertanto recepire disposizioni particolari in un regolamento in quanto esiste una norma già prevista dalla legge, ed è giusto che sia facoltà dei Comuni valutare di volta in volta la casistica: diversamente si andrebbe verso interpretazioni e possibili contenziosi, in ogni caso la norma di legge vigente tutela sufficientemente gli operatori, tenendo conto che Cremona è l’unica città ad avere dato un’esenzione totale. Per le bollette AEM, è il singolo che si deve rivolgere all’Azienda per chiedere l’eventuale agevolazione. Sentita la spiegazione data dall’Assessore Villa, il consigliere Carlo Salvatore Malvezzi ha proposto una modifica alla sua mozione. E’ quindi intervenuto il consigliere Pierluigi Rotelli, DS: la proposta del consigliere Malvezzi è forse arrivata un po’ in ritardo e anche alla luce dell’emendamento si introduce una rigidità eccessiva per l’azione dell’Amministrazione che, giustamente, deve confrontarsi con gli operatori, andando ad un dialogo, così da non trattare le diverse situazioni nello stesso modo: è più opportuno lasciare un margine di discrezionalità e di flessibilità all’Amministrazione. Il consigliere Malvezzi è intervenuto nuovamente rafforzando la sua posizione. A questo punto ha preso la parola l’Assessore Villa: approvare la mozione significa non riconoscere quanto è stato fatto e non riconoscere quanto abbiamo intenzione di fare, anche sul fronte dell’imposta sulla pubblicità. Perché la mozione sia approvata è necessario che venga modificata in alcune sue parti: dunque o la si rinvia per un approfondimento e per l’elaborazione di un testo diverso, oppure non se ne esce. Il consigliere Carlo Salvatore Malvezzi ha accolto l’invito ad un approfondimento, chiedendo che la mozione venga però inserita all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.

 

Ordine del giorno in data 29 gennaio 2007 presentato da consiglieri vari – primo firmatario Manfredini Alessia - in ordine alla realizzazione degli interventi relativi alla seconda fase del piano della mobilità e della sosta (Testo dell’ordine del giorno: Premesso che la necessità di razionalizzare e modernizzare la mobilità cremonese presuppone l’obiettivo, da perseguire con tenacia e determinazione, di spostare quote di utenza sempre più significative dal trasporto privato a quello pubblico. Ribadita l’assoluta esigenza di ridurre l’inquinamento nella nostra città, con particolare riferimento alle polveri sottili, e di garantire contemporaneamente una maggiore offerta nell’ambito del trasporto pubblico locale, in grado di offrire un servizio allo stesso tempo efficiente, cadenzato e a basso impatto ambientale. Ritenuto che l’implementazione del trasporto pubblico locale rappresenta una delle risposta strategiche verso la soluzione di problemi che riguardano sia la mobilità cittadini sia l’inquinamento atmosferico. Dato atto che dal 2004 l’Amministrazione Comunale ha effettuato una serie di positivi progetti per il miglioramento della circolazione e della sicurezza stradale, che riguardano nello specifico il servizio di trasporto pubblico a chiamata; il progetto B.I.C.; il finanziamento del progetto “Mobilità sostenibile”; l’adozione di 10 nuove pensiline per gli autobus; il piano della mobilità e della sosta in centro storico, con l’attuazione della prima fase dei progetti per la mobilità sostenibile; il piano della sicurezza stradale con progetti di mitigazione del traffico; il piano della rete ciclabile con la creazione di nuovi percorsi per una lunghezza totale di 10 Km; i progetti a favore degli utenti deboli - pedoni e disabili -, che prevedono, tra l’alto, l’adeguamento dei marciapiedi e l’abbattimento delle barriere architettoniche; il progetto di semaforizzazione intelligente che consente l’abbattimento delle emissioni e dei tempi di percorrenza. Considerato inoltre che dal 2004 l’Amministrazione Comunale ha presentato i seguenti piani e progetti: piano della rete ciclabile - 26 percorsi per ml. 74.262; servizio di trasporto a chiamata nelle zone est, nord e centro della città; piano urbano dei parcheggi; piano della distribuzione delle merci nel centro storico; piano particolareggiato delle frazioni; studio per la realizzazione dei sensi unici contrapposti in via Dante/viale Trento e Trieste; piano della mobilità e della sosta dei residenti in centro storico. Prevedendo che l’Amministrazione Comunale per il miglioramento dell’ambiente ha effettuato nel breve periodo i seguenti interventi nuove ordinanze di limitazione dl traffico per l’abbattimento dello smog; programmazione per i prossimi mesi di alcune domeniche di blocco del traffico; la realizzazione di nuove ztl previste dal piano della mobilità; l’istituzione di tre nuove zone con limite di 30 km/h - zona C, quartiere Sabbie e Borgo Loreto -; a creazione di nuovi sensi univi; mentre nel medio periodo la messa in cantiere di cinque nuove rotatorie; la costruzione di un peduncolo e di un sottopasso in via Castelleone; l’implementazione del trasporto a chiamata; il coordinamento semaforico; nuovi percorsi ciclabili per una lunghezza totale di ulteriori 10.000 metri; l’adozione del “piano merci”, con allestimento di 25 nuove piazzole e la realizzazione del parcheggio nell’area ex tramvie, con 470 nuovi posti. Appurato infine che per quanto riguarda la disponibilità dei parcheggi in città, dal 2004 sono state realizzate le seguenti aree di sosta: aree riservate ai diversamente abili posti 80; aree riservate alla sosta operativa posti 93; aree di sosta a pagamento posti 349 a fronte di nuovi parcheggi di sosta libera in sede propria via S. Maria in Betlem, 115 posti, ex tramvie 470 posti, via Mocchino Università, 60 posti, via Postumia – piazza degli Sportivi, 237 posti, e infine sono stati riservati 773 nuovi parcheggi ai residenti nelle nuove ztl/zona 30 rispettivamente in ZTL B2 40 posti, ZTL 70 posti, ZTL E3 209 posti e Zona C 411 posti, il Consiglio Comunale impegna la Giunta a continuare nelle scelte adottate fino ad ora e ad inseguire con determinazione i seguenti obiettivi da qui a fine mandato: a realizzare in tempi brevi gli interventi che riguardano la seconda fase del piano della mobilità e della sosta, in particolare la posa dei varchi elettronici e l’aumento del numero delle aree di sosta riservate ai residenti; a prevedere la realizzazione in via definitiva del sistema “Dante – Trieste”, con un assetto viario a senso unico contrapposto; a prevedere un ampliamento della zona pedonale fino a S. Agata; a dare attuazione al piano urbano dei parcheggi, con l’individuazione di parcheggi di interscambio, di fluidità, di forte rotazione e pertinenziali; ad adottare il piano di distribuzione delle merci; a realizzare pienamente il “Piano della rete ciclabile” con nuovi percorsi e con il completamento della segnaletica e delle infrastrutture sull’esistente; ad effettuare una revisione del contratto di servizio con KM S.p.A., con l’obiettivo di estendere il servizio migliorandone l’efficacia e l’efficienza, introducendo nuovi standard qualitativi per rilanciare l’adozione di pensili e paline informative elettroniche; a vendere i biglietti a bordo dei bus; a pagare il parcheggio con sms e con tutti gli strumenti che possono facilitarne il pagamento; ad approntare il progetto definitivo ed esecutivo della “Strada Sud”; a completare il progetto di semaforizzazione con il rilevamento dei bus; a prevedere adeguati finanziamenti in bilancio per la loro realizzazione).

Dopo che l’ordine del giorno è stato illustrato dalla consigliera Alessia Manfredini, si è aperto il dibattito che ha visto gli interventi dei consiglieri Matteo Lodi, Verdi per la Pace (che, dichiarandosi favorevole, ha proposto alcune integrazioni a favore della mobilità dei cicli e dei pedoni, accolte poi da tutti i firmatari); Guido Borsella, UDC (che ha chiesto il motivo della stesura di questo ordine del giorno, visto che ribadisce quanto già espresso nel programma elettorale del Sindaco, fermo restando che su azioni che siano però reali e concrete ci può essere una convergenza); Pierluigi Rotelli, DS (per cui è bene porre l’attenzione sulle cose che fanno parte del programma di governo attraverso una riflessione complessiva, in questo caso sulla mobilità); Ferdinando Quinzani, Forza Italia (per il quale è positivo un ruolo di sprone all’azione della Giunta, ma vi è in generale troppa enfasi, anche se alcuni punti sono interessanti e potranno essere accolti se proposti con singole mozioni; comunque l’opposizione non può avallare il programma del Sindaco); Cinzia Zampini, Rifondazione Comunista (che ha parlato di un documento nel quale si riconosce tutta la maggioranza e che contiene ciò che può essere messo in cantiere da qui alla fine del mandato: tutte iniziative tra loro concatenate e che non possono essere considerate singolarmente); Irene Nicoletta De Bona, Alleanza Nazionale (secondo la quale l’ordine del giorno è un’elencazione di progetti sul quale sembra ci sia piuttosto la volontà di ricompattarsi della maggioranza, quasi un messaggio subliminale rivolto alla maggioranza ricordando gli impegni assunti, da qui la decisione di non partecipare al voto); Giuseppe Ceraso, La Margherita (non tutti i progetti elencati nel documento, comunque condiviso, potranno essere realizzati, occorre individuare delle priorità, tra le quali vi è naturalmente la Strada Sud); Maria Rita Balsamo, Cremona Futura (particolarmente soddisfatta dell’accenno alla Strada Sud). Il dibattito è stato chiuso dall’Assessore al Traffico e alla Mobilità Daniele Soregaroli, che ha promesso di utilizzare questo documento in futuro, in quanto significativa sintesi delle azioni da compiere e degli impegni in prospettiva importanti da realizzare, nonché utile e positivo stimolo all’attività della Giunta: la maggioranza compatta da’ infatti un’indicazione di lavoro ben precisa all’Amministrazione da qui al termine del mandato, dando un significativo indirizzo di carattere generale.

Concluso il dibattito, l’ordine del giorno, con le modifiche apportate dal consigliere Matteo Lodi, è stato quindi posto in votazione ed approvato. Hanno espresso voto contrario i consiglieri di Forza Italia, Lega Nord e UDC presenti in aula, mentre i consiglieri di Alleanza Nazionale non hanno partecipato al voto.

Mozione in data 7 febbraio 2007 presentata dal Gruppo Consiliare Lega Nord - primo firmatario Italico Maffini - sulla realizzazione di una guida alla cultura, tradizione ed identità lombarda (Testo della mozione: Premesso che l’integrazione in un Paese straniero può avvenire soltanto se vi è la volontà da parte dell’ospite di conoscere ed accettare la cultura del paese ospitante; premesso che per i cittadini e i ragazzi cremonesi e per gli studenti stranieri sarebbe senza dubbio utile conoscere le radici, la storia ed anche la lingua che sono portatrici di quei valori insiti nel territorio cremonese che si tramandano da secoli; premesso che per fornire alla cittadinanza tutta e specialmente agli insegnanti di ogni livello che si trovano a dover affrontare il difficile compito di educare all’integrazione alunni stranieri; si impegna la Giunta a elaborare e realizzare, anche in collaborazione con altre realtà presenti in città e con l’attivazione della Presidenza del Consiglio Comunale per cercare sponsor, come già avvenuto per pubblicazioni passate, una “Guida alla cultura, tradizione ed identità lombarda”, che comprenda le seguenti linee guida: richiamo alla Carta dei Diritti dell’Uomo, sottoscritta da tutti i Paesi meno che dai paesi islamici; i Simboli: riassumono con un’immagine la sintesi culturale ed identitaria del popolo lombardo fondata sulle radici storiche, cristiane e democratiche: il Gonfalone raffigurante il Carroccio della battaglia di Legnano del XII secolo che i Lombardi hanno combattuto con la Croce di S. Giorgio come bandiera, e la Rosa Camuna, stemma della Regione, testimonianza della cultura preistorica estremamente evoluta lasciataci dal popolo dei Camuni sul quale è stata significativa l’influenza Celtica. E’ ai Celti che Polibio attribuisce la fondazione di Milano; la Storia: Le influenze celtiche, galliche, romane e longobarde, fino ad arrivare all’epoca dei Comuni. Poi il Settecento con Maria Teresa d’Austria e l’incessante attività culturale, Beccaria, Parini ecc…. e per proseguire il Lombardo-Veneto motore dell’intera nazione che andrà poi a sorgere; la Religione: la Lombardia ha dato i natali a due grandi Papi del recente passato: Giovanni XXIII e Paolo VI. Va citato il santuario della Madonna di Tirano, luogo del quale Vittorio Messori scrisse: “i centri di resistenza del cristianesimo sono i santuari mariani, bastioni, cittadelle erette contro l’espansione delle sette religiose, delle comunità impazzite e del newage. Permettono di vivere la fede nella sua doppia dimensione:ragione e sentimento”; la Lingua: il dialetto lombardo appartiene alla famiglia gallo-italica e si divide in lombardo occidentale, Varese, Como, Lecco, Sondrio, Monza e Brianza , Milano e Lodi, lombardo orientale, Bergamo, Brescia e il cremasco, e lombardo meridionale (Cremona e Mantova); le Feste Tradizionali: Santa Lucia, la Giuliana dell’alta Brianza e Como, la Millenaria a Gonzaga e la tradizione dei falò e dei canti della Merla, nonché delle tradizioni legate alla cucina, come i Fasulin nelle campagne cremonesi ecc.; Carlo Cattaneo: grande protagonista del pensiero lombardo, attraverso le sue opere descrive eventi e mutazioni della società in campo civile ed economico e la nuova connotazione ed identità lombarda. Pensieri ancora oggi attuali e fonte di stimolo - “Notizie naturali e civili su la Lombardia” 1844 e “La città considerata come principio ideale delle istorie italiane” 1858).

Dopo l’illustrazione della mozione da parte del consigliere Giacomo Zaffanella, è intervenuta l’Assessore alle Politiche Educative Daniela Polenghi: poiché la mozione è nata a seguito dell’iniziativa, sostenuta dal Comune, di editare un libro per la conoscenza della lingua araba, va sgombrato il campo da ogni dubbio in quanto il Comune non ha facoltà e non può imporre testi agli insegnanti. La pubblicazione “incriminata” è stata semplicemente una proposta - peraltro accolta con grande favore da più parti - per facilitare il compito agli insegnanti alle prese con studenti arabofoni. La mozione della Lega Nord ha comunque un fondamento culturale importante in quanto la Lombardia è la Regione con maggior numero di cittadini immigrati. A Cremona risiede la maggioranza dei minori, anche se il Comune di Milano ha avuto il maggior incremento in termini di immigrazione. Tutto quanto elencato nella mozione va molto al di là del territorio cremonese, riguardando infatti l’intero territorio lombardo. Se si vuole elaborare una pubblicazione di grande impegno e di valore scientifico, faccio la proposta di inviare questa mozione all’Assessorato alle Identità della Regione Lombardia che ha tutte le possibilità per dare vita ad una simile pubblicazione, che poi potrà proporre ai docenti di adottare, ferma restando in questo senso la libertà di scelta dei docenti. In attesa, di comune accordo con l’Assessore Gianfranco Berneri, segnaleremo ai collegi docenti cremonesi alcune pubblicazioni già presenti nella Biblioteca Civica perché possano approfondire la loro conoscenza della Lombardia e della sua storia. Ha replicato il consigliere Zaffanella che, pur apprezzando la proposta fatta dall’Assessore Polenghi, ha detto di prendere atto della volontà dell’Amministrazione di non volersi comunque impegnare nella direzione auspicata dalla Lega Nord. Sull’argomento sono intervenuti quindi i consiglieri Maria Rita Balsamo, Cremona Futura, e Ferdinando Quinzani, Forza Italia (che ha stigmatizzato duramente l’intervento dell’Assessore, definito sgradevole: meglio sarebbe stato, a suo giudizio, dichiarare in tutta sincerità e senza infingimenti di sorta che la proposta della Lega non è accettabile). L’Assessore Daniela Polenghi ha replicato definendo sproporzionata la reazione del consigliere Quinzani, sostenendo di avere risposto a falsità con la volontà di maggiore collaborazione possibile, come il consigliere Zaffanella sembrava avere giustamente inteso.

Concluso il dibattito, la mozione è stata respinta. A favore hanno votato i consiglieri di Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord e UDC presenti in aula.

 


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