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15 Settembre, 2002
Assemblea sulla vicenda Tamoil: l'intervento del Sindaco
Riunione congiunta ed aperta dei Consigli provinciale e comunale di Cremona - sala Maffei, martedì 31 luglio 2007

L'intervento introduttivo del Sindaco prof. Gian Carlo Corada alla seduta pubblica congiunta dei Consigli Provinciale e Comunale sulla vicenda Tamoil - Cremona, sala Maffei, Martedì 31 luglio 2007

Buon giorno a tutti e benvenuti ai numerosi cittadini presenti.

- Cercherò di essere breve e non ripetitivo.

- Poche osservazioni sul passato, sul presente (di fatto quest´ultimo mese) e soprattutto sul futuro, con alcune riflessioni che dalla vicenda si possono trarre.

Il passato

La relazione tecnica, che seguirà, sarà esaustiva, da questo punto di vista; farà la storia, spiegherà i termini, farà il punto su quanto finora è stato fatto e si sa. Vorrei solo soffermarmi sull´inizio.

Nel 2001 c'é la cosiddetta 'autodenuncia di Tamoil, per la precisione il "Piano della caratterizzazione del suolo e della falda acquifera relativo alla Raffineria Tamoil": esisteva la possibilità di fruire di una specie di sanatoria prevista dalla legge in caso di inquinamento.

Così è stata segnalata una situazione di inquinamento del terreno e della falda di superficie di entità fisiologica per un insediamento del genere, attivo da qualche decennio.

Nelle sue conclusioni la ditta dichiarava allora - cito - che la contaminazione di idrocarburi appariva limitata alla falda freatica e, per analogia con casi simili riferiti in letteratura, ragionevolmente circoscritta alla porzione più superficiale alla stessa. Sottolineava che le acque estratte dai pozzi industriali della Raffineria, filtranti gli acquiferi intermedio e profondo, non risultavano inquinate.

Non risultavano rischi per la salute pubblica. Sono stati informati gli enti competenti e titolati ad intervenire, la Regione, l'Amministrazione Provinciale ed il Comune.

Con una documentazione che é agli atti, era ed é pubblica.

La Regione ha inserito l'area Tamoil nell'elenco dei siti da bonificare.

Ed é stato disposto l'avvio di analisi ambientali.

Da lì si é avviato un percorso di analisi e messa a punto di possibili interventi, risultato lento per diverse ragioni tecniche, ma, appunto, di carattere tecnico. La questione è stata gestita dai tecnici e da un punto di vista tecnico. Si può discutere se sia stato giusto o no, ma senza arrivare a mettere in discussione le competenze e le possibilità della scienza e della tecnica di intervenire, di conoscere e di risolvere certi problemi.

Il presente (di fatto il recente passato)

Appena venuti a conoscenza dell´inquinamento di pozzi esterni alla Tamoil ci siamo mossi con tempestività e trasparenza.

Abbiamo ulteriormente verificato (anche per rassicurare la cittadinanza) che l'acqua, distribuita dall'acquedotto gestito da AEM, che i cittadini di Cremona utilizzano per tutti gli usi (alimentare, igienico, irriguo ecc.) è potabile e perfettamente corrispondente a quanto previsto dalla normativa vigente anche con riferimento alla contaminazione da idrocarburi.

Abbiamo avviato azioni dirette ad affrontare il problema circoscritto alla Raffineria Tamoil e alle aree Canottieri, limitrofe e confinanti a sud con la stessa.

Immediatamente, in accordo con le Società Canottieri adiacenti l'area Tamoil, si è avviato un puntuale e preciso percorso che ha portato ad alimentare piscine, docce e servizi per uso umano esclusivamente con acqua potabile.

Per precauzione ho ritenuto di emanare due provvedimenti cautelativi di divieto di prelievo dell'acqua per usi umani da pozzi profondi entro i 150 mt a sud della Tamoil e di divieto di prelievo per usi irrigui da pozzi profondi entro i 90 mt nella sola area "Canottieri".

Il futuro

Ciò che più interessa è il futuro.

Nei prossimi mesi l´Azienda metterà in sicurezza la falda. Proseguiranno intanto le analisi per capire la reale dimensione dell´inquinamento.

Poi verrà bonificata l´area dove sorgerà la centrale (utile alla città, perché collegata al teleriscaldamento e meno inquinante delle vecchie centrali ad olio combustibile).

Infine, si procederà alla bonifica graduale dell´area rimanente, compatibilmente con il mantenimento dell´attività produttiva.

Che riflessioni trarre?

C´è stato un buon coordinamento tra istituzioni (Comune, Provincia, Regione). Questo coordinamento va mantenuto e rafforzato, anche con il Ministero.

La collaborazione con le Società Canottieri è stata ottima. Va mantenuta e rafforzata.

Il rapporto con l´Azienda Tamoil è stato costruttivo (salvo forse il periodo iniziale, quando si notano, nella ricostruzione, diverse sollecitazioni all´azienda) e con i Sindacati. Occorre continuare, certo incalzare l´Azienda e non fare sconti, ma cogliere la sua disponibilità consapevoli che la sua collaborazione è indispensabile.

Convinzione che Ambiente e Lavoro possono essere compatibili, che difesa della Salute e Sviluppo economico possono stare insieme, che Scienza e Tecnica possono migliorare la qualità della vita. Che "sviluppo sostenibile" non è espressione retorica.

"Possono", ma io dico "debbono". Dipende da noi, dalle nostre capacità e dalla nostra serietà. Negli ultimi anni è cresciuta sempre più la consapevolezza che i temi dell´ambiente sono fondamentali, che la vita degli uomini e delle donne sulla terra non può continuare come è avvenuto finora.

***

Nessuna responsabilità può essere attribuita, se siamo seri, a chi ha amministrato o amministra Regione, Provincia, Comune. Il "deficit comunicativo" di cui si è giustamente parlato in questi giorni, tra livello tecnico e livello politico, non ha impedito l´approntarsi di misure adeguate.

La Magistratura, legittimamente, ha avviato un´indagine. Ne attendiamo l´esito con grande serenità e tranquillità. Abbiamo fiducia nella Giustizia e rispetto per la funzione indipendente della Magistratura.

Nessuna sudditanza è stata dimostrata nei confronti della Tamoil e nessun insabbiamento è stato praticato o anche solo pensato o ipotizzato.

C´è un problema, serio, che desta preoccupazione ed allarme, anche se ogni allarmismo è fuori luogo. Ho sentito parlare di cose assolutamente inesistenti: ad esempio del possibile inquinamento dell´acquedotto, o addirittura di disastro ambientale simile ai grandi disastri del nostro tempo. Nulla di tutto ciò!

Come affrontare il problema, serio, che abbiamo? Che cosa fare per ridurre, prima, gli effetti dell´inquinamento e poi per eliminarlo?

Come conciliare lavoro e salute? Come risanare e nello stesso tempo favorire quel piano di investimenti (d´altra parte già iniziato: basti pensare al raccordo ferroviario che ha tolto dalle strade circa 22.000 autobotti all´anno) di Tamoil utile per l´ambiente e la città?

Queste sono le domande da porsi, invece che lasciarsi tentare da un certo clima da caccia alle streghe, con processo, preventiva condanna e fucilazione incorporata, di questo o di quello, di volta in volta, secondo le occasioni e le opinioni.

La nostra volontà è proprio quella di "collaborare trasversalmente per trovare soluzioni efficaci", come dice questa mattina un documento del Coordinamento cittadino di Forza Italia.

E´ di fronte ad una situazione difficile che bisogna dimostrare più saggezza.

Cerchiamo di farlo rispondendo con fatti concreti a quelle domande.

 


       



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