15 Settembre, 2002
Leonida Bissolati: un riformista nell'Italia liberale.
La figura dell'illustre cremonese protagonista di una giornata di studi che si tiene il 28 settembre, al Museo Civico di Cremona
"Leonida Bissolati: un riformista nell'Italia liberale" è il titolo del Convegno organizzato dal Museo Civico Ala Ponzone ed dal Comune di Cremona, in collaborazione con Provincia di Cremona, Fondazione Filippo Turati, Istituto Cremonese per la Storia della Resistenza e dell'età contemporanea e con il contributo di Comune di Pescarolo, Centro Padane, Coop Lombardia, Aem, Anpi.
L'iniziativa é organizzata all'interno della settimana della cultura.
"Dopo l'indagine su Danilo Montaldi, dello scorso anno - sottolinea l'Assessore alla Cultura del Comune prof. Gianfranco Berneri - aggiungiamo una pagina nuova alla conoscenza di un altro illustre cremonese, nel 150° anno dalla nascita, con l'ambizione di contribuire, con l'aiuto di contemporaneisti di fama, alla ricostruzione del pensiero socialista/riformista, di cui Bissolati è stato un esponente di spicco".
"Non esiste una biografia scientifica su Bissolati" - dice la professoressa Maria Luisa Betri, dell'Università di Milano e referente dell'Istituto Cremonese Storia e Resistenza - "E' da segnalare il fatto che la prima biografia completa riportata da Colapietra trascura completamente la parte cremonese della sua vita, che è invece ricca di iniziative utili per capire il passaggio dal radicalismo al socialismo, da quando - Assessore a Pescarolo - diventa poi Deputato, con l'impegno per l'istruzione, l'assistenza, la riorganizzazione della finanza comunale, l'introduzione della tassa famiglia e altre iniziative. Diventa così protagonista della politica nazionale: direttore dell'Avanti, e dunque riferimento di pensiero per l'attuazione del riformismo concreto, una sorta di laburismo, che poi ha trovato larga strada".
"Come poi - prosegue Betri - una costola del suo 'socialismo' abbia dato origine al fascismo cremonese, considerando il retroterra culturale altamente democratico e liberal progressista che si respirava, è la domanda più controversa che possiamo porci attorno alla storia bissolatiana".
La giornata di studi - aperta a studiosi, cittadini e mondo della scuola - inizia alle 9,30 con i saluti delle autorità (l'Assessore Berneri, il Sindaco Corada, il Presidente Torchio), presiede Alceo Riosa, Università degli Studi di Milano.
In mattinata tre interventi: Maurizio Degli Innocenti dell'Università di Siena su "Bissolati, il socialismo e la storia d'Italia"; Maria Luisa Betri dell'Università di Milano su "Bissolati e Cremona: l'amministrazione locale e la campagna"; Marina Tesoro dell'Università degli Studi di Pavia "Bissolati e le Università di Pavia e di Bologna".
Nel pomeriggio, il Convegno prosegue alle ore 15,00, presiede il Prof. Degli Innocenti, Presidente Fondazione di studi storici "Filippo Turati". Intervengono Gian Biagio Furlozzi, Università degli Studi di Perugia; Alceo Riosa "Socialismo e nazione in Bissolati di fronte alla questione irredentismo"; Giovanni Sabbatucci, Università La Sapienza di Roma su "Bissolati, la guerra e il dopoguerra".
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