15 Settembre, 2002
Il Senato approva la legge delega
Il Senato ha approvato in via definitiva la legge delega di "riforma" del mercato del lavoro. 143 i voti a favore, 2 no e 3 astenuti. La legge è stata approvata dopo 16 mesi dalla presentazione del Libro bianco sul lavoro.
Il Senato approva la legge delega
Il Senato ha approvato in via definitiva la legge delega di "riforma" del mercato del lavoro. 143 i voti a favore, 2 no e 3 astenuti. La legge è stata approvata dopo 16 mesi dalla presentazione del Libro bianco sul lavoro. E' un provvedimento destinato a modificare profondamente il settore, dal collocamento alla formazione, passando per le esternalizzazioni e la flessibilizzazione dei rapporti di lavoro. Il governo punta a rendere operativa la legge prima dell'estate. "Sui decreti attuativi - ha spiegato il sottosegretario al Welfare Sacconi - saremo veloci. L'iter prevede il confronto con le parti sociali e, per alcune parti del provvedimento, il confronto con regioni e province". L'auspicio del governo e' che il decreto diventi operativo entro due mesi e mezzo, tre mesi, comunque prima di giugno, quando scattera' il semestre italiano di presidenza dell'Ue.
A questa legge il governo intende aggiungere il ddl 848 bis, che contiene le modifiche all'18, la riforma degli ammortizzatori sociali, l'allungamento temporale dell'indennita' di disoccupazione e la proroga della mobilita' lunga. L'iter di questa seconda tranche in tema di lavoro comincera' la prossima settimana con l'avvio della discussione alla commissione Lavoro del Senato. Il governo intende approvare entro luglio questo secondo provvedimento.
''Dobbiamo alla modernita' di Marco Biagi la piu' coraggiosa riforma del mercato del lavoro a 33 anni dallo Statuto dei lavoratori''. Commenta cosi' Sacconi, citando il giuslavorista ucciso dai terroristi lo scorso marzo, l'approvazione definitiva da parte del Senato della delega di riforma del mercato del lavoro. Una riforma disegnata da Biagi e ''voluta per rendere piu' giusto e piu' competitivo il paese che in Europa ha il piu' basso tasso di occupazione regolare ed il piu' alto tasso di lavoro sommerso''. ''Le nuove moderne regole -prosegue- potranno attrarre sul mercato del lavoro regolare sopratutto piu' giovani nel mezzogiorno, piu' donne e piu' lavoratori anziani in tutto il Paese''.
Ben diversi i commenti tra gli esponenti del centrosinistra. ''La riforma del mercato del lavoro e' un provvedimento arretrato e debole sotto numerosi profili, in particolare quello della formazione''. Lo dichiara il senatore Luigi Viviani, della presidenza del gruppo Ds. ''Nonostante sia ormai riconosciuto da tutti - aggiunge Viviani - che la formazione e l'aggiornamento costituiscono lþantidoto piu' efficace alla precarizzazione del lavoro, il disegno di legge delega voluto dal governo introduce un ampliamento smisurato e senza precedenti della flessibilita' mentre accantona e dimentica l'attivita' formativa, che viene sottofinanziata. Via libera dunque solo al lavoro precario, al ridimensionamento dei diritti e delle tutele dei lavoratori, all'abbassamento della qualita' del lavoro''.
"Con l'approvazione della delega sul mercato del lavoro il governo Berlusconi sferra un duro colpo alle garanzie dei lavoratori. La precarizzazione del rapporto di lavoro diventa la regola; si pongono le premesse per smantellare la contrattazione collettiva". Questo e' il duro giudizio del vice presidente del Senato Cesare Salvi (Ds). "E' necessario - aggiunge Salvi - reagire con una mobilitazione di massa delle forze sociali, dei movimenti e di tutte le opposizioni. Sempre piu' chiara diventa poi l'importanza del referendum della prossima primavera sull'art. 18, il vero strumento che gli italiani hanno in mano per fermare la deriva contro il mondo del lavoro voluta da Berlusconi e Maroni".
 
Rassegna Sindacale
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