15 Settembre, 2002 La sanità in Lombardia:una sofferenza continua Vi ricordate il caso Poggio Longostrevi? I medici arrestati nel 1997 per le ricette falsificate?
La sanità in Lombardia:una sofferenza continua
Vi ricordate il caso Poggio Longostrevi? I medici arrestati nel 1997 per le ricette falsificate? Il Tribunale di Milano ha emesso martedì scorso la sentenza per il processo di truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale: 175 medici condannati in primo grado. In tutto ciò c’è stato un colpo di scena: i giudici hanno ritenuto che la Regione Lombardia avesse concorso a causare il danno, non avendo eseguito i controlli e per questa ragione, venisse rimborsata solo per il 50%. Ora è necessario capire chi è responsabile delle omissioni sui controlli e soprattutto se ora sono in vigore misure che impediscano il ripetersi di vicende analoghe. “Anche se siamo di fronte a condanne di primo grado – ha dichiarato Carlo Porcari - per cui e' giusto aspettare le sentenze definitive, viene confermata l'esistenza di un sistema di corruzione che agiva nella sanità lombarda e che vedeva protagonisti diversi soggetti. Le condanne ai medici di base, che hanno una responsabilità nei confronti delle aziende sanitarie locali con cui sono convenzionati, assumono anche il sapore della beffa in un momento in cui la Giunta regionale, per contenere la spesa farmaceutica, ha introdotto salatissimi ticket sulle ricette. Non è facendo pagare ai cittadini i ticket che si eliminano le prescrizioni improprie o inutili, ma responsabilizzando i medici di base. Questa vicenda dovrebbe essere un monito e un richiamo ad un forte senso di responsabilità e di eticità da parte della classe medica, sebbene non sarebbe ovviamente giusto generalizzare”.“ Ora la Giunta Regionale rivede anche la sua proposta di taglio dei posti letto a contratto, necessario a raggiungere l’obiettivo di 4 posti letto ogni mille abitanti, nelle aziende ospedaliere pubbliche e private – ha continuato Porcari - riducendolo da 5.400 a 3.824*. Tale risultato si otterrebbe calcolando la popolazione ipotizzata al 2005 (9.368.000 abitanti), tenendo conto della saturazione dei posti letto sulla base dell’attività svolta dal lunedì al venerdì, e considerando il trimestre di massima degenza.
*Vedi tabella allegata
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