15 Settembre, 2002
Approvato un emendamento sulle pensioni proposto dall’On. Cinzia Fontana.
Un emendamento della parlamentare di Crema approvato nella Commissione Lavoro della Camera risolve un problema, sul diritto alla pensione dei lavoratori in mobilità sollevato dal Sig. Mario Russo,lettore dei nostri siti del welfare
Approvato un emendamento sulle pensioni proposto
dall’On. Cinzia Fontana.
Un emendamento della parlamentare di Crema
approvato nella Commissione Lavoro della
Camera risolve un problema, sul diritto alla
pensione dei lavoratori in mobilità sollevato
dal Sig. Mario Russo,lettore dei nostri siti
del welfare.
Il 09 Gennaio 2007 il nostro sito www.welfarelombardia.it pubblicava una lettera dell’On Cinzia Fontana al sig. Mario Russo che poneva sia il problema del cosidetto “scalone” che quello di non “poter
andare in pensione in quanto, rispetto alla attuale normativa
non sarebbe riuscito ad avere la CERTIFICAZIONE
DI ESSERE TRA I PRIMI 10.000 LAVORATORI IN
MOBILITA’ che potranno andare in pensione
con 57 anni di età e 35 anni di contributi
anche nel 2008”.
L’On Cinzia Fontana , in data odierna comunica “ che in Commissione Lavoro è stato
approvato l'emendamento da me presentato
riguardo il problema sollevato dal sig. Russo”.
Il problema tecnicamente è molto complesso.
In sostanza si è trattato di riconoscere ai successivi 10.000 lavoratori, in mobilità, la possibilità di andare in pensione con
57 anni di età e 35 anni di contributi.
Un grazie quindi sincero all’On Cinzia Fontana
per essersi fatta carico di un problema complesso
che interessava un certo numero di lavoratori già in difficoltà
in quanto in mobilità terminata la quale
, vista l’età, il vero rischio era quello
di rimanere sia senza lavoro che senza pensione.
Ecco il testo della lettera che la parlamentare
ha inviato al Sig. Francesco Russo il 7 novembre
u.s.
“Stim. Sig. Mario Russo,
come Le avevo scritto nella mia lettera di
risposta di alcuni mesi fa, ho continuato
a seguire la questione che lei in modo assolutamente
condivisibile pone.
Non mi soffermo sulla modifica alla legge
Maroni, perché sicuramente lei è a conoscenza
della sostituzione dello scalone con gli
scalini che permettono un’uscita più graduale.
Ciò invece su cui mi voglio soffermare è
la questione relativa alla deroga per i 10.000 lavoratori
in mobilità ordinaria.
Il disegno di legge aggiunge altri 5.000
lavoratori in mobilità sulla base di accordi
stipulati prima del 15.07.2007.
La cosa che però accomuna sia la precedente
deroga per i 10.000 inserita nella Legge Maroni sia per i 5.000
inseriti nell’attuale disegno di legge è
il riferimento all’indennità di mobilità
di cui all’art.7, comma 2, della legge 223/1991. E il comma 2 si riferisce esplicitamente
alle aree del Mezzogiorno.
Poiché trovo che ciò determini una discriminazione
tra lavoratori che si trovano nella medesima
situazione, ho presentato un emendamento
affinchè la deroga riguardi coloro che fruiscono
dell’indennità di mobilità di cui all’art.
7, commi 1 e 2, della Legge 223/1991 (cioè
la generalità dei lavoratori), fermo restando
il tetto numerico.
Come Commissione Lavoro discuteremo gli emendamenti
la prossima settimana, perché il testo del
disegno di legge dovrà essere discusso in
Aula a fine mese.
La terrò costantemente informata. A disposizione per ulteriori chiarimenti,
La saluto cordialmente.
On. Cinzia Fontana
Roma, 7 novembre 2007
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Per saperne di piu’ clicca qui:
http://www.welfarelombardia.it/wmview.php?ArtID=2697
Lo “scalone” di Maroni fa molte vittime.
Di seguito la lettera del sig. Mario Russo
e la risposta dell'On.Cinzia Fontana
Lo “scalone” di Maroni fa molte vittime.
Nei giorni scorsi il Sig. Mario Russo, lavoratore
in mobilità, ci ha posto il drammatico problema
del regole attuali di pensionamento ed in
particolare degli effetti derivanti dalla
norma del cosiddetto “ scalone” della precedente
riforma Maroni.
Abbiamo girato la lettera all’On. Cinzia
Fontana che ha gentilmente risposto. Di seguito
le due lettere.
Ringraziamo, anche a nome del Sig. Mario
Russo l’On Cinzia Fontana del suo interessamento
e degli impegni assunti.
Gcst
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