15 Settembre, 2002
Corada: "No alla svendita del patrimonio. Sì al federalismo fiscale"
Conferenza nazionale della Cultura a Firenze
Conferenza nazionale della Cultura a Firenze
Corada: "No alla svendita del patrimonio. Sì al federalismo fiscale"
Il prof. Gian Carlo Corada, come Presidente della Provincia di Cremona e dell'APIC, ma anche in qualità di Coordinatore della Commissione Cultura dell'UPI (Unione Province Lombarde), è stato invitato a portare la propria testimonianza alla II Conferenza Nazionale degli Assessori alla Cultura e al Turismo, "Le città della Cultura", che si è tenuta a Firenze lo scorso week-end.
Era questo un appuntamento significativo, dopo l'Assemblea della Cultura dell'UPI che si è svolta a Cremona l'autunno scorso, nel corso della quale era stata votata una mozione che sostanzialmente chiedeva, all'interno di un quadro costituzionale e legislativo mutato, la partecipazione delle Province ai tavoli gestionali legati alla cultura, in primis quello delle biblioteche, nonché una maggiore autonomia finanziaria per dare corso alle capacità progettuali che gli Enti di area vasta hanno saputo mettere in campo.
Una recente ricerca di UPI e Federculture, presentata dal Presidente Corada nel corso di uno degli appuntamenti culturali nei quali ha preso la parola, mette in evidenza un fervore progettuale inedito da parte del livello provinciale.
"E' ormai riflessione condivisa - commenta Corada - che la cultura è un diritto umano, perché corrisponde al soddisfacimento di un bisogno diffuso. I prodotti della cultura servono per dare un senso alla vita e all'identità di un individuo e della collettività in cui vive. Su questa percezione, le Province, e la nostra con vivacissima partecipazione, non solo hanno mostrato un interesse forte verso la tutela del patrimonio, ma anche verso la promozione diretta o indiretta di una miriade di eventi. La nostra capacità progettuale è alta, anche nell'ottica dell'intersettorialità. E' ormai pratica condivisa anche quella di integrare i segmenti della cultura con quelli del turismo e dell'ambiente. Il problema irrisolto è quello delle risorse. Nel dibattito che si è aperto a Firenze, se è condivisa l'opinione che il federalismo fiscale può conferire il giusto livello di autonomia alle Province, vengono avanti sostanzialmente due scuole: c'è chi propone di attendere si chiarisca il quadro della riforma della Devolution, c'è chi invece preferisce non aspettare".
"Condivido quest'ultima posizione - chiarisce Corada -. Se aspettiamo, rischiamo di perdere le posizioni di vantaggio, l'onda creativa e la consapevolezza strutturale che abbiamo saputo darci, non senza sacrifici. La mia idea è di andare avanti. Siamo cresciuti in credibilità. I finanziamenti li dobbiamo trovare. E' fondamentale la sensibilità pubblica verso il segmento, anche economico, di maggior significatività per l'Italia. Sono convinto di questo, tant'è che dico 'no', severamente, alla svendita del patrimonio pubblico. Ma credo che i privati non dovrebbero perdere l'occasione per investire".
 
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