15 Settembre, 2002
L'Italia europea é possibile (documento del MFE)
L'ITALIA EUROPEA E' POSSIBILE
L'esito delle elezioni ha mostrato che gli italiani hanno voluto una
semplificazione del quadro politico, affidando la responsabilità di
governo al PdL e la responsabilità dell'opposizione al PD, con l'UDC
al centro. Esistono pertanto le condizioni per assicurare la
stabilità politica e fare le riforme istituzionali e strutturali,
possibili solo con larghe intese, di cui l'Italia ha urgente bisogno
per mettersi al passo con gli altri paesi europei.
La modernità è l'Europa. Le riforme tentate nel passato sono fallite
perché non si è tenuto conto del quadro europeo. L'Italia non può
più fare da sé. Esistono un mercato interno, una moneta europea, un
Parlamento europeo, una Commissione e una Corte di giustizia. Si è
avviata una politica estera e della sicurezza. L'Europa è un
soggetto attivo della politica mondiale. Chi vuole cambiare il
sistema politico italiano e garantire più efficienza all'economia
deve agire nel quadro europeo. Il futuro dell'Italia è in Europa e
un'Europa unita è necessaria per agire nell'arena mondiale.
E', pertanto, urgente che l'Italia ratifichi il Trattato di Lisbona.
Molti altri paesi europei lo hanno già fatto. L'Italia si è
impegnata a farlo entro il 2008. Con il Trattato di Lisbona, sarà
possibile imprimere un nuovo slancio alla costruzione europea in
occasione delle elezioni europee del giugno 2009.
Il Movimento Federalista Europeo chiede a tutte le forze politiche
presenti nel Parlamento italiano:
1. di ratificare subito il Trattato di Lisbona approvando,
nell'occasione, una dichiarazione in cui l'Italia si impegna in
tutte le sedi istituzionali europee a rilanciare - anche tra
un'avanguardia di Stati, se l'unanimità non sarà possibile - il
processo costituente, perché l'Europa ha bisogno di un governo
democratico e capace di agire, per affrontare le sfide della
globalizzazione, della pace internazionale e dello sviluppo
sostenibile;
2. di agire, all'interno delle rispettive famiglie politiche
europee, affinché i partiti europei designino un loro candidato a
Presidente della Commissione europea in vista della elezione europea
del giugno 2009. I cittadini europei devono poter scegliere non solo
il partito che li rappresenterà al Parlamento europeo, ma anche il
responsabile dell'esecutivo che si impegnerà a realizzare un
programma di governo per l'Europa. Se i partiti europei si
assumeranno le loro responsabilità, le elezioni europee del 2009
diventeranno il primo passo verso un'Europa politica, con un
Parlamento europeo in cui si manifesterà una genuina dialettica
democratica tra le differenti forze politiche.
L'Italia si è data un governo. E' ora possibile e necessario dare un
governo all'Europa.
Movimento Federalista europeo
Milano, 15 aprile 2008
 
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