News e informazioni da Cremona e dalla Lombardia
Home page Scrivi  
 
  Benvenuto nel circuito WELFARE NETWORK
Europa, notizie e attualità sul welfare News di politica e attualità dall'Italia News dalla Lombardia Notizie sul Welfare, Diritti e Sociale
 
Chi siamo Forum Fotogallery Link Contatti Collabora con noi

... Welfare canali
Agenda
Angolo del dialetto
Arte
Associazioni
Attualità
Buone Notizie
Comune di Cremona
Costume
Cronaca
Cultura
Dai Partiti
Dal Mondo
Economia
Eventi
Giovani
In Breve
Lavoro
Lettere a Welfare
Mediateca
News dai partiti
Petizioni attive
Politica
Provincia di Cremona
Racconti
Società
Storia Cremonese
Ultimissime
Varie
Volontariato
ARCHIVIO WELFARE
 ... In Breve
... e inoltre
Banca della Solidarietà
I sondaggi
Fotogallery
Banner kit






















 Eventi

15 Settembre, 2002
La cava di Caravaggio resta ancora in sospeso.
Il consiglio regionale infatti, dopo una seduta convulsa e ripetutamente sospesa, durante la quale in più occasioni era mancato il numero legale, si è chiuso senza il voto

La cava di Caravaggio resta ancora in sospeso.Il consiglio regionale infatti, dopo una seduta convulsa e ripetutamente sospesa, durante la quale in più occasioni era mancato il numero legale, si è chiuso senza il voto. Ci sarà dunque ancora qualche tempo per cercare, da parte del territorio cremasco e della Provincia di Cremona, ma anche dell’assessore Gianni Rossoni e del consigliere Luciano Pizzetti, di far cambiare idea alla maggioranza regionale, stralciando la grande cava dal Piano della Provincia di Bergamo.

Eppure sembrava che le cose non si fossero messe bene quando, nel primo pomeriggio, la seduta consiliare era ripresa al Pirellone dopo una mattinata frenetica.

Sembrava non essere bastata la determinazione della delegazione guidata dal presidente della Provincia Giuseppe Torchio e della quale facevano parte, oltre all’assessore all’Ambiente Giovanni Biondi, al presidente della Commissione ambiente Andrea Ladina e al consigliere Giampaolo Dusi, una dozzina di sindaci del Cremasco in rappresentanza di tutte le istituzioni locali, per ottenere lo stralcio della grande cava prevista a Caravaggio, contro la quale si è sollevato l’intero territorio cremasco dove sono state raccolte diecimila firme in calce a una petizione.

Invece la presenza di tanti amministratori, la loro insistenza, e insieme le prese di posizione del mondo agricolo, delle categorie economiche e sociali e delle due diocesi di Cremona e di Crema hanno quanto meno contribuito a sollevare qualche dubbio anche nelle fila della maggioranza che governa la Regione.

La proposta emersa al termine degli incontri era, infatti, l’approvazione del Piano bergamasco mantenendo la previsione della cava, riportata alla dimensione originaria di 2 milioni di metri cubi invece dei 3 cui l’aveva portata una modifica della giunta regionale A nulla sembravano essere valse le proteste e le proposte dei consiglieri di opposizione e lo stesso impegno dell’assessore regionale Gianni Rossoni, che ha confermato il proprio voto contrario.Il risultato finale è, almeno un po’, diverso.

L’intensa giornata milanese è iniziata davanti alla sede della Regione, dove si sono ritrovati i sindaci cremaschi, arrivati con un pullman messo a disposizione dalla Cassa rurale e artigiana dell’Alto cremasco, gli amministratori provinciali e una folta delegazione della Coldiretti.

Dopo che nell’aula consiliare il presidente della sesta commissione Stefano Maullu ha letto la relazione sul Piano cave bergamasco, la seduta è stata sospesa e la delegazione è stata ricevuta dal presidente del consiglio regionale Ettore Albertoni.

A lui i rappresentanti del territorio cremasco hanno ribadito la contrarietà alla cava di Caravaggio, che aprirebbe una ferita insanabile nel territorio dell’Alto Cremasco, mettendo a rischio il sistema dei fontanili, una peculiarità ambientale pressoché unica ma anche una fonte di acqua per l’irrigazione di quattromila ettari di terreno fra i più fertili della valle padana, mettendo in grave pericolo la sopravvivenza stessa di un’agricoltura fiorente e di una sessantina di aziende agricole.

Albertoni ha ricordato il proprio ruolo di garanzia e non di intervento politico nel merito dei provvedimenti del consiglio regionale. Tuttavia ha mostrato interesse e disponibilità all’ascolto, apprezzati dai componenti della delegazione, ed ha assicurato il suo intervento per verificare le possibilità di modifica del provvedimento sul Piano cave bergamasco. Ha così convocato prima una riunione dei capigruppo della maggioranza, poi una conferenza dei capigruppo.

Alle 13 la doccia fredda, per la verità attesa dai cremaschi. Ad annunciare la decisione il vicepresidente del consiglio regionale, Lucchini, il quale ha dichiarato che il consiglio sarebbe stato chiamato a votare il Piano cave con la cava di Caravaggio, “ridotta” a 2 milioni di metri cubi e il cui avvio è subordinato alla realizzazione di uno studio idrogeologico per verificarne l’impatto sul sistema irriguo e sull’ambiente.

Una presa in giro, secondo il parere unanime e trasversale dei cremaschi presenti, i quali hanno anche criticato il fatto che nessun esponente della maggioranza abbia sentito la necessità di incontrare la delegazione, a parte l’assessore Rossoni che tuttavia esprimeva una posizione personale, mentre dalle minoranze, in particolare dal consigliere on.Luciano Pizzetti è venuto un totale sostegno alle istanze del territorio. E’ stato notato come lo stesso consigliere Mauro Gallina, cremasco, pur presente in consiglio, sia rimasto in aula. “Gallina – ha commentato Pizzetti – ha scelto il partito e non il territorio”.

Secondo i sindaci cremaschi la previsione della valutazione di impatto ambientale prima dell’avvio della cava di Caravaggio non rappresenta alcuna concessione, in quanto si tratta di una procedura dovuta per ogni intervento di questo tipo. E’ sbagliato invece, hanno osservato, prevedere tale valutazione solo dopo aver inserito l’ubicazione della cava nel Piano, mentre andrebbe effettuata prima.

Di fronte alla decisione presa dalla Regione, la delegazione cremasca e cremonese ha confermato, come già annunciato, che verranno messi in campo tutti gli strumenti legali per fermare la cava di Caravaggio. E il mondo agricolo ha annunciato ricorsi nei quali verranno quantificati i danni alle aziende e all’agricoltura dei quali verranno ritenuti responsabili coloro che hanno consentito ed eventualmente realizzato la cava.

Immediatamente è stato redatto un comunicato di protesta per la decisione della maggioranza del consiglio regionale e annunciato l’avvio “immediato”, come ha chiesto, primo fra tutti, il sindaco di Crema Bruno Bruttomesso, dei ricorsi in sede giudiziaria.

La battaglia dell’intero territorio cremasco, sostenuto anche dalla diocesi di Crema e di Cremona, che vedono messo in pericolo il sacro fonte del santuario di Caravaggio, nonché dai Comuni bergamaschi di Mozzanica e di Calcio, presenti insieme alla delegazione, contro la ferita che sarebbe rappresentata dalla cava di Caravaggio non è affatto terminata.



In allegato: anche la Coldiretti a Milano contro la cava

 


Commento Visualizza allegato o filmato       



 Invia questa news ad un'amico Versione stampabile Visti: 4262 | Inviati: 0 | Stampato: 81)

Prossime:
ITALIA 2020 L’economia salvata dalle energie rinnovabili – 15 Settembre, 2002
È morta Maria Pellini, moglie di Kiro e madre di Deo,Nella e Rosalba Fogliazza. – 15 Settembre, 2002
’La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani.‘ – 15 Settembre, 2002
Quattrocento allevatori cremonesi stamattina a Milano – 15 Settembre, 2002
Cremona. “ Berlusconi ci hai fregato,con il “ trota” sei inciuciato” – 15 Settembre, 2002

Precedenti:
Veltroni: *Ora il paese ha una grande forza riformista* – 15 Settembre, 2002
Cremona, gli appuntamenti del 25 aprile – 15 Settembre, 2002
Il 25 aprile a Cremona ed il viaggio della memoria a Cefalonia – 15 Settembre, 2002
25-4-2008: intervento di G.Carlo Corada, Sindaco di Cremona – 15 Settembre, 2002
*Abbiamo fatto la cosa giusta per l'Italia* – 15 Settembre, 2002


... in WelfareCremona



... Novità








 Il Punto
44°Rapporto Censis. Un inconscio collettivo senza più legge, né desiderio ( di Gian Carlo Storti)
Le Considerazioni generali introducono il Rapporto sottolineando come la società italiana sembra franare verso il basso


 La biblioteca di welfare
Verso il destino, con la vela alzata
Lo ricordo qui con un brano tratto dalla sua rubrica “Colloqui col padre"


 Scuola... parliamone!
Ata. Sottoscritto il contratto per il compenso una tantum di 180 euro
Il Miur prevede il pagamento nel mese di febbraio 16/12/2010


 Welfare Per Te
COMPLETATA LA CONSEGNA DELLE STUDENT E UNIVERSITY CARD
E' stata completata in questi giorni la consegna, negli istituti superiori cittadini e nellele sedi universitarie, delle student e delle card.

... Fotogallery
La Fotogallery di
Welfare Cremona


Ultima Vignetta
... Speciale on line
- Previsioni del tempo
-
Libri
-
Programmi TV
-
Lotteria
-
Oroscopo
-
Cambia Valuta
-
Euroconvertitore
-
Traduttore
-
Paginebianche
-
Paginegialle
-
Borsa
... Novità




| Home | Chi siamo | Collabora con noi | PubblicitàDisclaimer | Email | Admin |
www.welfarecremona.it  , portale di informazione on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 392 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti
La redazione di Welfare Cremona si dichiara pienamente disponibile ad eliminare le notizie che dovessero violare le norme sul copyright o nuocere a persone fisiche o giuridiche.
Copyright Welfare Cremona 2002 - 2009