15 Settembre, 2002
Violenza sulle donne: il governo ha azzerata il piano nazionale
A rischio i centri antiviolenza e le case di accoglienza - Si approvi subito la legge regionale
"L'azzeramento del piano nazionale contro la violenza sulle donne da parte del Governo è un pessimo segnale, che dimostra un'insensibilità a cui le ministre del centrodestra non possono rimanere insensibili. I centri antiviolenza e le case di accoglienza per le donne maltrattate, presidio fondamentale per molte vittime di abusi, spesso consumati tra le mura domestiche, rischiano anche la chiusura. Ciò è più grave in quelle regioni, come la Lombardia, dove i centri non hanno altre fonti di finanziamento pubblico".
Così Sara Valmaggi commenta il provvedimento con cui, per compensare la manovra sull'ICI e sugli straordinari, il governo Berlusconi ha messo mano a diverse voci del bilancio nazionale, tra cui quella che finanzia il piano voluto dallo scorso Governo a sostegno dei centri che accolgono le donne vittime di violenza e i loro figli. Valmaggi è anche prima firmataria di una proposta di legge regionale per l'istituzione di un fondo analogo in Lombardia, controfirmata da tutto il PD e dalla consigliera Silvia Ferretto, proposta che ancora non è stata discussa in commissione. "Discutiamone al più presto - chiede Valmaggi - perché i centri antiviolenza e le case di accoglienza lombarde non possono stare in piedi senza risorse. Nella nostra regione ci può essere un accordo bipartisan su questa norma, spero quindi che si possa mettere in moto l'iter di approvazione".
Il Piano d'azione nazionale contro la violenza sulle donne è stato istituito con la Finanziaria 2008 dal Governo Prodi e aveva lo scopo di finanziare campagne informative, formazione degli operatori, educazione alla prevenzione, oltre a progetti delle Regioni, degli Enti Locali e alle Case delle Donne. Ammontava a 20 milioni di euro, azzerati con il provvedimento di cui sopra.
Secondo l'Istat nel corso del 2007 in Italia il numero delle donne vittime di violenza ammonta a 1 milione e 150 mila (5,4%). Sono le giovani dai 16 ai 24 anni (16,3%) e dai 25 ai 34 anni (7,9%) a presentare i tassi più alti. Il 3,5% delle donne ha subito violenza sessuale, il 2,7% fisica. Lo 0,3%, pari a 74 mila donne, ha subito stupri o tentati stupri. La violenza domestica ha colpito il 2,4% delle donne, quella al di fuori delle mura domestiche il 3,4%.
Nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate. Il sommerso è elevatissimo e raggiunge circa il 96% delle violenze da un non partner e il 93% di quelle da partner. Anche nel caso degli stupri la quasi totalità non è denunciata (91,6%). È consistente la quota di donne che non parla con nessuno delle violenze subite (33,9% per quelle subite dal partner e 24% per quelle da non partner).
 
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