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IL BLOG DI CINZIA FONTANA

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QUELLI CHE... IL CAPPIO!

Solo 15 anni sono passati, eppure mai si è assistito in così breve tempo ad un tale capovolgimento di pensiero come quello avvenuto nella Lega Nord.

Quella Lega che sventolava in Aula a Montecitorio il cappio alludendo alle forche per i politici corrotti, per i potenti furbi, per una gestione del potere tutta centralista, è la stessa Lega che oggi vota a favore di qualsiasi legge ad personam: sì al processo breve che si tradurrà in un’amnistia con la cancellazione di molti processi in corso, sì al legittimo impedimento che si tradurrà in una fuga del premier dai processi in cui è coinvolto, sì allo scudo fiscale che si è tradotto in un regalo agli evasori (e proprio mentre le tasse hanno raggiunto nel 2009 il picco più elevato, ovviamente per i cittadini o nesti)… E’ la stessa Lega che oggi scopre un garantismo a senso unico a favore solo dei potenti e che reintroduce privilegi ed immunità per difendere gli interessi dei soliti noti.

Quindici anni che, sotto l’ormai sbiadito vessillo di “Roma ladrona”, la Lega Nord ha comunque passato per la maggior parte al governo centrale del Paese, in cui ha contato ministri, viceministri, sottosegretari, parlamentari nazionali, anche con doppi e tripli incarichi (vedi il caso degli attuali presidenti della provincia di Bergamo e di Brescia), approvando tutta una serie di leggi ‘porcata’ di cui però sui territori non hanno mai dato conto, abili come sono a parlare sempre d’altro.

E invece, per restare solo agli ultimi giorni, tutti dovrebbero leggersi i verbali con le dichiarazioni di voto al Senato fatte proprio da esponenti della Lega in merito alle dimissioni di Di Girolamo e in merito all’approvazione della legge sul legittimo impedimento. Stupefacente e incredibile!

Faceva venire i brividi vedere gli applausi a Di Girolamo provenire non solo dai banchi del Pdl ma anche da quelli della Lega.

Faceva venire i brividi vedere che la nostra richiesta di votare anche la decadenza – e non solo le dimissioni – del senatore ora in carcere (e che sta confermando le accuse che gli sono state mosse) è stata affossata da Pdl e Lega nessuno escluso.

Faceva venire i brividi ascoltare le dichiarazioni in Aula della Lega con il suo sostegno convinto all’approvazione del legittimo impedimento, con i suoi pesanti attacchi alla magistratura alla quale vengono date tutte le responsabilità della situazione (sembrava proprio di sentire Berlusconi in persona), con l’inizio dell’intervento sul caso di Di Girolamo. Cito testualmente: “Signor Presidente, o norevoli colleghi, già ieri, in sede di Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, mi sono permesso di dire che abbiamo allestito il patibolo mediatico e che era pronta la ghigliottina per il senatore Di Girolamo. Stamattina eseguiremo la condanna...” (dal resoconto della seduta del 3 marzo 2010).

Come? Il tribunale di Roma chiede l’autorizzazione all’arresto per un parlamentare chiamato a rispondere del reato di partecipazione ad associazione a delinquere, di concorso nel riciclaggio di denaro e di intestazione fittizia di beni, eletto illegalmente all’estero perché lì non residente, e tutto quello che si riesce a dire è che su di lui si sta allestendo un “patibolo mediatico” e che vi è una “magistratura ad orologeria”? Questa è oggi la Lega.

E intanto, i lavoratori, i pensionati, le famiglie, le imprese e gli stessi enti locali del territorio sono lasciati soli a vivere sulla propria pelle una crisi devastante per superare la quale Governo e maggioranza di Pdl e Lega non hanno assunto e non stanno assumendo alcuna misura adeguata, anzi! Ma di questo, non ci è dato parlarne. O meglio, una delle poche volte che si è riusciti a trovare un’intesa come quella sul tema attualissimo del prolungamento di durata della cassa integrazione ordinaria, il Parlamento è stato zittito nel giro di 24 ore, sconfessato dall’arroganza di un Governo che ha gettato il Paese in un caos morale, civico e giuridico mai visto e in cui solo i privilegi la fanno da padrone.

 

A presto!