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IL BLOG DI CINZIA FONTANA

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PER RIDURRE I COSTI SI ABOLISCONO I CIRCONDARI CHE NON COSTANO!

Con un decreto che più centralista non si può, il governo “del federalismo” mette le mani nei conti e nell’organizzazione degli enti locali tagliando, imponendo, vietando, sopprimendo. Per ridurre i costi, dice. Intanto però lo stesso decreto regala 600 milioni di euro (lo ricordo: sono 1,2 miliardi delle vecchie lire!) al Comune di Roma (non è più “ladrona” ora?).

Il problema è che il decreto sopprime anche ciò che non costa nulla. Come, nel nostro territorio, i Circondari, tra l’altro previsti dallo Statuto della Provincia e già costituiti nel Cremasco e nel Soresinese. Si tratta di organizzazioni a costo zero, che però svolgono un ruolo fondamentale in una provincia in cui quasi tutti i Comuni sono di piccole e piccolissime dimensioni e quindi hanno bisogno di un luogo in cui condividere e concordare una “idea” del territorio e le azioni comuni conseguenti.

I Circondari, come tante altre cose, sono nati dal basso, sostenuti nel nostro territorio anche dalla Lega o almeno da suoi esponenti di primo piano. Sono dunque una delle espressioni più limpide del federalismo vero, perché concreto. Forse è proprio per questo che il decreto, semplicemente, dice che “sono aboliti”, insieme agli Ato, alle Circoscrizioni, a molti livelli di organizzazione che in forma autonoma gli enti locali si erano dati e perfino insieme al Difensore civico.

Bel modo di fare il federalismo!

E non lo dico io: lo dicono i sindaci lombardi, molti dei quali appartenenti alla Lega, che proprio oggi hanno manifestato a Milano per chiedere non il Federalismo con la F maiuscola, ma almeno di non essere letteralmente strozzati da questo governo che impone tagli, vieta di spendere anche i soldi che magari qualche Comune ha da parte, riduce i trasferimenti – cioè i soldi che i Comuni usano per i servizi ai cittadini – e per vantarsi di aver ridotto le tasse abolisce anche l’Ici, unica tassa davvero federalista perché gestita dai Comuni, senza però coprire interamente il loro mancato introito.

“E ora il federalismo!” ha tuonato la Lega, per l’ennesima volta, dopo il risultato delle elezioni regionali. Che cosa di federalista sia stato fatto, lo vediamo ogni giorno.

Io spero che i molti leghisti che guidano o operano nelle nostre amministrazioni locali abbiano un sussulto di federalismo vero e chiedano conto delle azioni biecamente centraliste che loro esponenti nazionali, nel governo di cui fanno parte, portano avanti.

 

A presto!