Home page  
Benvenuto nel circuito WELFARE NETWORK
www.welfareeuropa.it www.welfareitalia.it www.welfarelombardia.it www.welfarecremona.it

IL BLOG DI CINZIA FONTANA

Home page BLOG Profilo Cerca nel Blog Archivio Fotogallery Scrivimi

Cerca nel blog

DOMANI A MILANO CON I LAVORATORI TAMOIL

Domani parteciperò anch`io alla manifestazione indetta dai lavoratori Tamoil a Milano, perchè le loro ragioni sono le ragioni di tutto il territorio ed è giusto sostenerle sino in fondo, perchè è giusto contrastare una decisione unilaterale dell`azienda che avrà un impatto devastante su quei lavoratori, sulle loro famiglie e su tutta l`economia locale, perchè voglio stare dalla parte dei lavoratori!!!

Ecco il comunicato della RSU Tamoil sede di Milano a sostegno dell`iniziativa:

Perché è giusto scioperare!

Facendo seguito a quanto già comunicato all’Assemblea dei Lavoratori, tenutasi in sede il 17.11 u.s., ricordiamo che le nostre Organizzazioni Sindacali Filctem, Femca e Uilcem hanno indetto uno sciopero di gruppo di 8 ore per il giorno 30 Novembre 2010.

 

Il primo scopo è CONTRASTARE una decisione improvvisa, unilaterale ed “irreversibile” dell’Azienda di chiudere definitivamente la Raffineria di Cremona e di trasformarla, entro l’anno prossimo, in un deposito che lascerà a casa più di 270 colleghi. Oggi gli occupati in raffineria sono 300 che con l`indotto arrivano quasi a mille lavoratori e relative famiglie.

L’effetto devastante di questa scelta “irresponsabile” e delle sue modalità attuative verrà alla luce in tutta la sua drammaticità nei prossimi mesi, poiché le possibilità di reinserirsi oggi nel mondo del lavoro, anche a causa della grave crisi economica in atto, sono pressoché inesistenti, seppure in presenza di lavoratori competenti e professionali come lo sono i nostri colleghi di Cremona; inoltre la città perderà un polo produttivo molto importante la cui storia risale ad oltre 50 anni.

Questa decisione farà sprofondare nella disperazione e nella condizione di indigenza e povertà intere famiglie monoreddito come ha evidenziato una nostra collega di Cremona in una lettera indirizzata ad un giornale locale: “Siamo poche donne in raffineria ma ci siamo e siamo molto, molto arrabbiate e offese”, …”Tra di noi ci sono giovani mamme, mamme con figli nel pieno dell’età scolastica, donne sole per cui lo stipendio Tamoil è l’unica fonte di reddito, con mutui da pagare o genitori anziani da accudire”.

L’Azienda, in primis, non può sottrarsi alle proprie responsabilità. Da tempo sapeva che la Raffineria non poteva proseguire in queste condizioni. Ha annunciato investimenti per oltre 900 milioni di euro, ribadito nell’ultima annual dinner, illudendo i lavoratori di voler proseguire nella sua attività, ed ha speso, per quanto ci risulta, diverse decine di milioni di euro per un progetto (CUP) che è rimasto solo sulla carta.

E’ innegabile che vi sono colpe anche da parte delle istituzioni a tutti i livelli che avevano il dovere di intervenire e non l’hanno fatto o che hanno contrastato l’attività produttiva.

Forse se si fosse presa una decisione in tempo utile non saremmo arrivati a questo punto e si sarebbe evitato di mettere sulla strada un migliaio di famiglie, o forse queste sono solo le prime vittime di una strategia decisa già da tempo?

Ci chiediamo anche quale sarà l’impatto sui futuri bilanci di TAMOIL ITALIA la quale, riteniamo, dovrà presumibilmente svalutare la propria partecipazione della controllata TAMOIL RAFFINAZIONE, che inevitabilmente farà emergere perdite molto consistenti.

 

ALTRO SCOPO E’ IL MANCATO COINVOLGIMENTO DELLE OO.SS. E LA DISINFORMAZIONE CIRCA IL PIANO INDUSTRIALE

La gravissima situazione dei nostri colleghi di Cremona non ci può comunque essere estranea poiché ci sono i presupposti che la questione della Raffineria non resti un caso isolato. L’azienda ha già ventilato tale ipotesi, affermando “che per il momento non sono previsti tagli alla Sede di Milano”. Tale dichiarazione non dà garanzie e certezze all’attuale assetto occupazionale.

Da tempo, infatti, circolano con insistenza “voci” che parlano di profonde riorganizzazioni interne, piani studiati a tavolino da società di consulenza per una drastica riduzione di personale, operazioni straordinarie, esternalizzazione di alcuni settori e contratti con società competitors.

Negli ultimi anni abbiamo assistito anche ad un rovesciamento della politica espansiva della rete TAMOIL che è passata da una quota di mercato dell’ 8,7% all’attuale 7%, posizionandola agli ultimi posti tra gli operatori presenti in Italia.

Riguardo alle strategie future abbiamo denunciato più volte, con grande preoccupazione, in tutti gli incontri sindacali, l’assoluta carenza di comunicazione nell’ambito delle Relazioni Industriali ed in particolare la mancata evidenza di un PIANO INDUSTRIALE che delinei nel medio-lungo periodo un futuro certo e stabile per la realtà del nostro Gruppo e la mancanza di informazioni puntuali riguardo al personale occupato. Purtroppo le risposte non sono mai arrivate.

Da anni assistiamo a questa politica del “silenzio” o delle risposte generiche “Per il momento non sappiamo nulla” oppure “L’azionista non ha ancora preso alcuna decisione”, salvo poi, come si è verificato per la Raffineria, leggere le notizie prima sui quotidiani anziché esserne informati nelle sedi istituzionalmente preposte.

E’ inutile nasconderci che siamo da tempo disorientati e confusi da questo continuo stato di incertezza, dovuta anche ad una comunicazione che è pressoché inesistente a tutti i livelli.

Tempo fa ci fu consegnato, con sorpresa, un block notes di pagine bianche con una bella copertina blu su cui capeggiavano delle belle frasi “ONE TEAM, o nE DIRECTION, NUMBER o nE IN PERFORMANCE, TAMOIL o nE”. Ognuno di noi si chiese quale fosse il motivo di tale omaggio. In seguito, apprendemmo che il significato di quelle frasi era che non dovevamo più considerarci società a se stanti, ma un unico Gruppo, dove tutte le forze e le sinergie di ogni singola società dovevano essere veicolate e fondersi verso un unico obiettivo: LA CRESCITA DEL GRUPPO TAMOIL; in questo progetto ci siamo sentiti, com’é nostra abitudine, responsabilmente coinvolti.

Adesso ci ritroviamo a scrivere su quel block notes una delle pagine più brutte della nostra storia aziendale, persino peggiore della grave crisi che ci attanagliò nel 1985 e che ci portò in Amministrazione Controllata.

In Assemblea è stato chiesto se scioperare fosse un diritto o un dovere dei lavoratori. E’ senza dubbio un diritto sancito dall`art. 40 della Costituzione Italiana per la difesa o la promozione di interessi collettivi, sia giuridici che economici.

Ma al di là dell’esercizio o meno di tale prerogativa va sottolineato che alla base e nel significato “vero” di questa parola c’è un valore molto importante, che va al di là di ogni interesse personale, che è rappresentato dal DIRITTO di proteggere e di promuovere l’interesse collettivo.

 

I lavoratori della TAMOIL RAFFINAZIONE ed i lavoratori della “TAMOIL ITALIA di Milano e Trecate sono una Collettività e fanno parte di un’ UNICO GRUPPO”. SE NON DIFENDIAMO LORO NON DIFENDIAMO NEANCHE NOI

RISVEGLIATE LE VOSTRE COSCIENZE DI LAVORATORI!

Senza unità siamo più deboli e la RSU senza sostegno è impotente. Ricordatevelo!!!!!

Ecco perché invitiamo TUTTI, personale interno ed esterno, ad aderire allo sciopero e alle manifestazioni del 30 NOVEMBRE 2010.

Le modalità e l’orario Vi saranno comunicati con separato avviso.

 

RSU Sede di Milano