SULLA PELLE DELLA LAVORATRICI E DELLE FAMIGLIE!
- 12/05/2011, 7:53 pm
L’Ospedale di Crema sta procedendo in questi giorni alla revisione di tutti i contratti part-time in essere, lasciando alle lavoratrici e ai lavoratori sette giorni di tempo per la sottoscrizione del nuovo contratto, pena la trasformazione a tempo pieno.
E’ una facoltà attribuita alle pubbliche amministrazioni dal Collegato Lavoro approvato dalla maggioranza di Lega e PdL, che, come avevamo già allora denunciato, rischia di portare notevoli ripercussioni sulle condizioni di vita di lavoratori e soprattutto di moltissime donne lavoratrici.
Ma una stretta del part-time rischia anche di comportare una contrazione della partecipazione femminile al mercato del lavoro, visto che sono in particolare le donne a sostenere il peso della conciliazione tra famiglia e lavoro e il part-time rappresenta uno dei pochi strumenti idonei a sopperire alle carenze strutturali del welfare. Altro che difesa della maternità e della famiglia! Sulla pelle dei lavoratori si gioca un ulteriore attacco alle loro condizioni di lavoro e di vita!
Un prendere-lasciare che sta creando notevole apprensione e angoscia tra i dipendenti dell’Ospedale di Crema, che si trovano all’improvviso a vedersi rimesso in discussione il proprio modello di vita lavorativa e familiare.
Nell’esprimere perciò forti preoccupazioni per le ricadute anche a livello locale di queste decisioni, auspico che la dirigenza dell’Ospedale di Crema sospenda la procedura e apra invece una discussione con i dipendenti e le loro organizzazioni sindacali affinché i “principi di correttezza e di buona fede” che la legge richiama siano effettivamente alla base di atti motivati e non automatici né generalizzati.