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IL BLOG DI CINZIA FONTANA

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I DIRITTI ALZANO LA VOCE: MANIFESTAZIONE IL 23 GIUGNO A ROMA

Riporto il comunicato stampa che le associazioni nazionali delle persone con disabilità e il Forum del Terzo Settore hanno preparato in vista della manifestazione nazionale del 23 giugno, manifestazione cui dò tutto il mio sostegno. Perché ne condivido pienamente i contenuti, perché il grado di civiltà di un Paese si misura dalle risposte che il Paese stesso riesce a dare a chi vive situazioni di fragilità e debolezza, perché si può  e si deve fare di più sul sostegno alle famiglie, spesso in solitudine di fronte al problema, costrette a spese elevate, vittime di illusioni. Perché l’accesso alla scuola e il diritto all’istruzione dei disabili non rischi di diventare una sorta di “barriera architettonica”. Perché la recente proposta legislativa di privatizzare l`area del sostegno nella scuola non potrebbe che peggiorare lo stato delle cose, così come deve essere chiaro che bisogna escludere ogni ritorno, sotto qualsiasi forma, di classi e scuole speciali.

Per queste ragioni sarò al fianco dei disabili, delle loro famiglie e delle associazioni alla manifestazione del 23 giugno a Roma.

 

Disabili: il taglio dei diritti

Da due anni radicali e indiscriminati tagli alle politiche sociali hanno spinto verso un’ulteriore emarginazione un numero sempre maggiore di persone anziane o con disabilità.

La cancellazione progressiva del Fondo per le politiche sociali e di quello per la non autosufficienza farà perdere, dal 2012, ogni assistenza al 20% delle persone disabili al Nord, al 30% al Centro e al 50% al Sud.

Uno scenario drammatico che penalizza le famiglie, sovraccaricandole e impoverendole ulteriormente.

Una prospettiva ancora più cupa visti anche i tagli alle politiche per il lavoro dei disabili e le sempre più risicate risorse per la scuola.

A questo si aggiunga un’implacabile, quanto inefficace e costosa, crociata contro le presunte “false invalidità” che maschera in modo malcelato la volontà di tagliare le pensioni ai veri invalidi, a chi davvero ha vitale necessità di quei 250 euro mensili. Quotidianamente si assiste a revoche indiscriminate di pensioni e indennità a persone gravemente disabili.

L’Italia spendeva già poco per il sociale: in rapporto al PIL stanziava meno della Polonia; era al passo con la Bulgaria. Ora, spende ancora di meno: smantellando un sistema pur minimo di protezione, gli effetti si sentiranno sull’emarginazione, sull’impoverimento, sul rischio di istituzionalizzazione.

Risorse e politiche per i diritti civili e sociali! È questa la netta e forte istanza che proviene, in modo compatto, dalle organizzazioni delle persone con disabilità.

Pertanto la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità) e la FISH parteciperanno attivamente alla manifestazione nazionale indetta a Roma il 23 giugno prossimo dal Forum del Terzo Settore e dalle Associazioni aderenti alla campagna “I diritti alzano la voce”.