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IL BLOG DI CINZIA FONTANA

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PAULLESE OPERA DI INTERESSE NAZIONALE MA....

"Paullese inserita tra le opere di interesse nazionale", così titolano oggi i giornali locali, dopo l`approvazione della risoluzione approvata in Commissione Ambiente e Lavori pubblici della Camera. Benissimo il riconoscimento (anche se ad o nor del vero l`opera era già inserita nella Legge obiettivo), ma la risoluzione chiedeva l`impegno al Governo "ad assumere le opportune iniziative per l`immediato finanziamento dell`intera opera di riqualificazione della Paullese, ex strada statale 415, ed in particolare dei lotti che risultano carenti di risorse finanziarie, ossia del tratto cremonese, da Spino d`Adda a Dovera, e del Ponte sull`Adda, anche utilizzando le risorse provenienti dalla revoca dei mutui di cui all`articolo 46 del decreto-legge n. 78 del 2010, allo scopo di garantire la celere prosecuzione dei lavori."

Riporto integralmente il resoconto della risposta del sottosegretario Castelli, così ognuno può giudicarne il merito perché la risposta si commenta da sé! Scarica sulla Regione le responsabilità dei fondi mancanti, non si assume alcun impegno preciso, eventuali ulteriori fondi risultano incapienti...:

"Il viceministro Roberto CASTELLI riconosce senz`altro che l`opera in questione costituisce una priorità infrastrutturale indispensabile per il completamento del complessivo sistema della viabilità nell`area sudorientale milanese. Ricorda tuttavia che il contratto di programma che disciplina la copertura finanziaria dell`opera prevede che i lavori siano eseguiti, non con fondi statali, ma con fondi regionali, provinciali e comunali. Fa presente inoltre che sono tuttora in corso tavoli di confronto per addivenire ad una soluzione positiva della questione relativa al reperimento delle risorse necessarie al completamento dell`opera, anche se ad oggi permangono le difficoltà derivanti dal fatto che la Regione continua a dichiarare la mancanza di fondi allo scopo disponibili. Quanto alla soluzione, a suo avviso interessante, prospettata dai presentatori della risoluzione in esame, per il completamento dell`opera in questione, vale a dire l`utilizzazione delle risorse provenienti dalla revoca dei mutui di cui all`articolo 46 del decreto-legge n. 78 del 2010, fa presente anzitutto che ad oggi i relativi capitoli di bilancio risultano incapienti, dato che i fondi fin qui recuperati sono prioritariamente destinati al completamento del MO.S.E., che oggi risulta essere la seconda opera pubblica italiana per tiraggio di cassa. Nel precisare quindi di non poter assumere impegni precisi né sulla consistenza complessiva dei fondi che verranno recuperati ai sensi del citato articolo 46 del decreto-legge n. 78 del 2010, né sulla loro dettagliata destinazione, si rimette alla Commissione in ordine alla approvazione della risoluzione in discussione."