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IL BLOG DI CINZIA FONTANA

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"OCCORRE CHE LA MAFIA VENGA ISOLATA"

Gerardo D`Ambrosio interviene in Aula al Senato per ricordare i 20 anni dalla morte di Falcone:

D`AMBROSIO (PD). Signor Presidente, nonostante siano passati vent`anni non riesco ancora a prendere la parola senza emozionarmi per quel fatto gravissimo che ci colpì tutti. Eravamo usciti dalla stagione del terrorismo, nella quale si erano contati numerosissimi magistrati uccisi per mano dei terroristi. Avevamo visto e capito come un fenomeno di quel tipo andava combattuto, e l`aveva capito anche Giovanni Falcone. Giovanni Falcone che, come lei ha ben ricordato, diede una svolta decisiva nella lotta alla criminalità mafiosa.

Tutti ricordiamo che la prima cosa che fece quando arrivò all`ufficio istruzione, dove giunse su sua richiesta e con grande coraggio dopo che era stato ucciso un altro magistrato, fu avviare indagini bancarie che si rivelarono decisive nella lotta alla mafia. Cominciò a chiedere che i processi della mafia fossero istruiti in pool, e quella fu un`altra carta vincente. Lavorò con l`aiuto di Rocco Chinnici, che ricordo perfettamente come uno degli avversari seri che sentii parlare in un convegno a Milano, anch`egli un uomo di grande coraggio.

Tutti erano lì, sapevano di correre grandi rischi e sapevano anche che per non correre tali grandi rischi era necessario lavorare tutti insieme e tutti essere a conoscenza delle cose che si scoprivano.

Non sono d`accordo con il presidente Pera quando dice che si combattevano i singoli fatti. No, signor Presidente, si era capito e si era scoperto che la mafia era qualcosa di molto complesso, un cancro che affliggeva non solo l`Italia ma andava al di là dei nostri confini. Questo determinò la forte speranza - e lei lo ha citato nel suo intervento - che il fenomeno mafioso, essendo una cosa umana, come era nato poteva anche scomparire. Era questo che lo portò a lottare e a combattere contro quella zona grigia che già aveva cominciato a combattere La Torre che, come lei ricorda, fu ucciso nel 1982, quando ancora Falcone era giudice istruttore insieme a Chinnici, e quando fu ucciso anche Dalla Chiesa. Fu uno dei primi segnali che permisero allo Stato di capire che per combattere la mafia non era sufficiente la sola repressione dei singoli reati, ma era necessario che tutto lo Stato si impegnasse, com`era avvenuto per il terrorismo.

Non voglio ripetere le grandi cose che ha fatto Falcone e gli ostacoli che ha trovato, che non furono solo ostacoli della magistratura. Io - lo ricordo perfettamente - ho parlato con Falcone quando non fu nominato giudice istruttore, dopo che andò in pensione Caponnetto. Le delusioni non hanno fermato Falcone, che era un grande uomo, un uomo di grande intelligenza e di grande capacità, ma anche di grande serietà; un uomo che non è che non cercasse di colpire la zona grigia di cui hanno parlato il senatore Li Gotti ed altri, ma era uno che credeva nel concorso esterno in associazione mafiosa (che adesso vediamo criticato: ma è proprio lì che la mafia va colpita).

Siamo anche noi, però, che dobbiamo capire che la mafia va isolata, signor Presidente, come venne isolato il terrorismo. Il terrorismo finì non solo per le indagini e per l`impegno della magistratura e per il sacrificio della vita di tutti coloro che indagavano su di esso. Occorre che tutti noi ci mobilitiamo; occorre che la mafia venga isolata proprio tagliando nella zona che è vicina alla mafia.

Non credo che sia un caso che la strage di Capaci avvenne quando iniziò Mani pulite, e non credo che sia un caso quando si pensò di uccidere, come venne fuori, non solo Borsellino, ma anche un rappresentante di Mani pulite, Antonio Di Pietro prima, e forse un altro, uno qualsiasi, di Mani pulite, proprio perché Mani pulite stava scoprendo quella connivenza tra mafia, imprese e potere politico. Allora occorre innanzitutto che proprio noi ci facciamo carico di quello che è un o nere fondamentale: estromettere immediatamente chiunque venga sospettato di avere rapporti con la mafia. Qualsiasi politico deve essere immediatamente estromesso ed isolato. (Applausi dai Gruppi PD e IdV e dei senatori Serra e Cursi).

È solo così che faremo sentire, come facemmo sentire al terrorismo, che è tutto l`intero Paese che non vuole che questo cancro continui ad affliggerlo. L`hanno capito i giovani: e forse non a caso, nell`ultimo atto terroristico, sono stati colpiti i giovani. L`hanno capito i giovani, che oggi sono scesi in massa a Palermo, per dire: «Basta, uccideteci tutti». Basta, deve finire questo fenomeno che sta affliggendo l`Italia, così come devono finire altri fenomeni. Non posso essere quindi d`accordo con chi, in questo momento, cerca ancora di colpire anche la magistratura, che in tutto questo periodo, a cominciare dal terrorismo per finire con la lotta alla mafia e la lotta alla corruzione, ha dato sempre dimostrazione di fare il proprio dovere, e di farlo fino in fondo, perché il nostro Paese diventi finalmente un Paese civile e democratico. (Applausi dai Gruppi PD, IdV, UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI, Per il Terzo Polo:ApI-FLI e del senatore Cursi).