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IL BLOG DI CINZIA FONTANA

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UN`INSEGNANTE MI SCRIVE SULLA SCUOLA

Ho ricevuto una lettera da un`insegnante nella quale emergono tutte le preoccupazioni per il recente decreto sulla scuola e la pubblico volentieri. Per le considerazioni di merito mi rifaccio ad un mio post precedente in cui ho espresso tutta la mia contrarietà alle scelte assunte in tema di maestro unico e riduzione delle ore scolastiche.

A presto!

 

"On. Sen.,

spero che trovi il tempo per leggere personalmente questa mail, perché è un modo per stabilire un contatto tra un’elettrice e i suoi rappresentanti in parlamento.

Sono un’insegnante e non condivido alcuni enunciati del D.L. n°137/08 che dovrebbe essere convertito in legge. In particolare sono molto preoccupata per quanto prevede l’art. 4 del D.L. citato e cioè la reintroduzione del maestro unico nella scuola primaria.

Forse sono ripetitiva perché molte considerazioni sono state ampliamente divulgate sulla stampa, ma vorrei esprimere il mio parere da operatrice che conosce la scuola perché ci lavora.

Lei penserà che sono preoccupata per il mio futuro lavorativo, e non nego che l’anno scolastico non inizia certo in modo sereno. Però sono molto più preoccupata per altri motivi.

Infatti non ritengo si possa dare un colpo di spugna a vent’anni di scuola solo per motivi economici: se si facesse sarebbe un errore storico che nel lungo periodo si pagherebbe assai caro. La reintroduzione del maestro unico è modo molto semplice per risparmiare senza andare alla sostanza del problema. Infatti se è vero che nella pubblica amministrazione e anche nella scuola ci sono tanti sprechi bisognerebbe intervenire in modo più sistematico e non nel modo più semplice e immediato, tanto per fare qualcosa.

Oggi non è pensabile una classe di scuola primaria che faccia riferimento a un solo docente. Il mondo è estremamente complicato e la molteplicità degli stimoli non può che arricchire il bambino. Certo ritengo che anche l’organizzazione modulare andrebbe meglio gestita ma la soluzione non è il ricorrere all’unicità dell’insegnante. Non conosco le basi pedagogiche che sarebbero alla base di questa scelta, considerato che anche alla scuola dell’infanzia vi è una pluralità di figure educative.

Non capisco ad es. perché ci si accanisce sulla scuola primaria il cui sistema organizzativo, per quanto mi risulta, è studiato oltre confine.

Quello che vorrei è che prima di prendere una decisione ci fosse un confronto articolato con esperti del settore e si trovasse la scelta più giusta per migliorare la scuola e non la scelta più semplice per fare economia.

Spero che Lei approfondirà il problema e assuma una meditata posizione sul tema in oggetto.

La ringrazio per la sua attenzione. Buon Lavoro

Paola Piu"