Home page  
Benvenuto nel circuito WELFARE NETWORK
www.welfareeuropa.it www.welfareitalia.it www.welfarelombardia.it www.welfarecremona.it

IL BLOG DI CINZIA FONTANA

Home page BLOG Profilo Cerca nel Blog Archivio Fotogallery Scrivimi

Cerca nel blog

IL DECRETO GELMINI E` DIVENTATO LEGGE

Oggi, per il Paese, è un giorno da dimenticare.

Con un Senato circondato all`esterno da migliaia di giovani studenti che ci hanno chiesto di essere ascoltati prima di decidere del loro futuro, con lo sciopero generale della scuola previsto per domani, con i nostri continui richiami durante la discussione parlamentare al buon senso e alla necessità di coinvolgere il mondo dell`istruzione nella scrittura della riforma, il governo ha deciso l’arroganza della prova muscolare e ha approvato definitivamente il decreto Gelmini.

L’approvazione senza alcuna possibilità di confronto di merito dimostra quanto ipocrita fosse la volontà del ministro Gelmini di convocare presso il ministero le associazioni degli studenti e delle famiglie per ascoltarne le ragioni. In realtà quella convocazione è stato solo poco più di un vuoto cerimoniale.

Resta la consapevolezza che il maestro unico e il tempo scuola ridotto a 24 ore sono una scelta profondamente sbagliata dalle conseguenze nefaste per il futuro dei nostri ragazzi, una scelta che andrà da un lato a cancellare uno straordinario e riuscitissimo strumento didattico per i nostri bambini e, dall’altro, a colpire un sostegno utilissimo alle famiglie e in particolare alle donne lavoratrici. Quale welfare si metterà in moto per i genitori che lavorano e non sapranno dove mettere i figli nel pomeriggio? Si scaricheranno ancora sui Comuni o direttamente sulle scuole le competenze e i costi per garantire il tempo pieno? Se a questo aggiungiamo il taglio inserito nel decreto anche ai fondi per la sicurezza nell`edilizia scolastica, se aggiungiamo la norma che prevede il commissariamento delle Regioni che non ottemperino al diktat di abolire alcuni istituti scolastici (dove sono i fautori del federalismo e dell`autonomia?), se aggiungiamo i tagli inseriti nel piano programmatico previsti dalla manovra estiva, diventa ancora più evidente il disegno di fare cassa attraverso tutto il settore della scuola.

Per il governo c’è ancora una possibilità di ripensamento intervenendo sulla finanziaria e sul piano programmatico. Se vi fosse la volontà, ci sono quindi gli strumenti normativi per poter riorientare, così come chiedono le proteste di questi giorni, le necessarie risorse a tutto il sistema dell’istruzione: dalla primaria fino all’università e per delineare una vera riforma che premi realmente la qualità e il merito e che sostenga il diritto allo studio e le pari opportunità di apprendimento.

 

A presto!