VIOLENZA SULLE DONNE E "CARINERIE" DEL PREMIER
- 27/01/2009, 6:11 pm
Riporto di seguito l`intervento in Aula al Senato fatto ieri dalla senatrice Albertina Soliani a nome di tutte le senatrici del PD.
"In questi giorni stiamo assistendo, increduli e impotenti, ad un crescendo di episodi di violenza contro le donne che non è iniziato oggi, ma che oggi è ancora più intollerabile: aggredite, stuprate, intimorite dalla violenza che le circonda e che è sempre in agguato quando rincasano, quando sono sole o no.
Esse sentono la propria vita minacciata nella sua libertà e nel suo diritto elementare alla sicurezza. È un`emergenza vera per l`Italia; è uno scacco - duole dirlo - per il Governo, perché evidentemente non basta l`esercito nelle città, si tratti di 3.000 o di 30.000 uomini. Altre politiche sono necessarie affinché cresca nella società il rispetto verso le donne e verso la loro dignità.
Siamo però ancora più increduli di fronte al commento di ieri del Presidente del Consiglio, il quale aggiunge verbalmente violenza a violenza: quella del linguaggio, appunto, della parola, che fa ironia sull`angoscia e sul dolore delle donne e per questo li rende insignificanti. La violenza, infatti, ha radici nel costume e nella cultura ed è lì che essa deve essere combattuta, non alimentata. Dire che ci vorrebbe un soldato per ogni bella ragazza italiana tradisce una cultura arcaica, reazionaria, secondo la quale lo spazio pubblico e la sicurezza di una donna non esistono in se stessi, non esistono se la donna non è accompagnata da un maschio.
La coscienza di sé, del posto degli uomini e delle donne nella società, delle loro relazioni, è uno dei temi della costruzione di una nuova Italia civile, moderna, gentile. Questo attiene al profilo di civiltà dell`Italia contro il suo imbarbarimento: possibile che non ci stia a cuore questa Italia?
Il Presidente del Consiglio deve essere all`altezza di questa domanda e di questo compito. Siamo sgomenti, perciò, di fronte all`insostenibile leggerezza del nostro Premier, perché egli ci rappresenta di fronte al mondo. Davvero non ci interessano le battute; forse ad un po` di maschi sì, può darsi, ma alle donne sicuramente no.
C`è proprio poco di cui sorridere nell`Italia di oggi e certamente non c`è niente da sorridere su questi argomenti. Occorre soltanto consapevolezza, determinazione ed amorevole cura per le ferite dell`Italia, tra cui quella di cui stiamo parlando.
Chiediamo al Governo che ci venga a dire con serietà e responsabilità che cosa intende fare per contrastare l`aggressione in atto alle donne del nostro Paese. Dovremmo aprire una speciale sessione di lavori parlamentari per condurre in porto, con urgenza, leggi che attendono da anni - come quelle contro le violenze sessuali e le molestie diffuse nella vita pubblica e privata o, ancora, quelle per inasprire le pene - e finalmente politiche che valorizzino la capacità di lavoro delle donne e ne sostengano maternità e servizi sociali.
È un intero orizzonte culturale e sociale, oltre che penale, che deve essere sostenuto, non solo dal Parlamento e dal Governo, ma anche dalla cultura, dall`informazione, dai mass media e da un grande piano di educazione, perché si comincia dall`infanzia a contrastare questi fenomeni. Una grande politica, dunque, e non una battuta occasionale.
Vogliamo esprimere qui oggi tutta la nostra vicinanza a Gaia e a tutte le donne aggredite, nonché annunciare il nostro impegno per sradicare dall`Italia questa terribile violenza."
A presto!