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IL BLOG DI CINZIA FONTANA

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L`AMIANTO UCCIDE ANCORA A ROMANENGO

Dopo la scomparsa di una ex lavoratrice tessile presso l`Inar di Romanengo, sono intervenuta oggi in Aula al Senato per sollecitare provvedimenti urgenti a favore dei lavoratori esposti all`amianto. Ecco il testo del mio intervento:

 

Maria, 58 anni, ci ha lasciati cinque giorni fa e, poche settimane prima, Angela, Giovanna, Clementina,... Quattro donne, quattro lavoratrici tessili decedute per mesotelioma pleurico negli ultimi mesi, le ultime quattro vittime dell`amianto di un lungo e drammatico elenco che da alcuni anni sta colpendo il paese di Romanengo in provincia di Cremona. Un paese dove la presenza dell`ex azienda Inar, fabbrica dedita alla tessitura di panni in fibra di asbesto, sta tragicamente segnando la vita di chi lì ci ha lavorato, in particolare donne.

Sig. Presidente, oltre ad esprimere la mia solidarietà e vicinanza - ma sono convinta di interpretare i sentimenti di tutta questa Aula - alle famiglie colpite dal dramma della perdita dei loro cari, così come a coloro che stanno vivendo con angoscia il loro futuro, le chiedo di sollecitare il Governo a dare risposta all`interrogazione a mia firma mia con la quale si chiedeva di rendere operativo il Fondo per le vittime dell`amianto (istituito e finanziato con la Finanziaria 2008 dal Governo Prodi) attraverso l`emanazione del previsto regolamento necessario a dare attuazione alla norma. A quasi quattro mesi dalla presentazione dell`interrogazione, a distanza di un anno dal termine per l`emanazione di detto regolamento, non abbiamo ricevuto alcuna risposta, e questo silenzio risulta ancora più amaro, insopportabile e colpevole visto che stiamo parlando di uno strumento che non rappresenta solo un sostegno economico ma che riveste anche una valenza sociale di particolare rilevanza. Chiedo quindi che il Governo dia una risposta urgente su questo tema, risposta già sollecitata in Aula una settimana fa dal sen. Casson e che continueremo a sollecitare affinché alle enunciazioni di circostanza seguano fatti concreti, perché troppi sono i lavoratori che ogni giorno muoiono per essere entrati in contatto con l`amianto.

Desidero cogliere questa occasione per sollecitare altresì un`accelerazione ai lavori parlamentari di approvazione della proposta di legge Casson ed altri recante "Disposizioni a favore dei lavoratori e dei cittadini esposti ed ex esposti all`amianto e dei loro familiari, nonché delega al Governo per l`adozione del testo unico in materia di esposizione all`amianto", una proposta di legge che contiene misure specifiche volte ad offrire soluzioni alle drammatiche e, per certi versi, tuttora irrisolte conseguenze derivanti dall`esposizione all`amianto, una proposta ferma in Commissione Lavoro dallo scorso mese di luglio, quando venne incardinata e da allora... più nulla.

Lo dobbiamo alle lavoratrici e ai lavoratori dell`ex Inar di Romanengo e alle loro famiglie, lo dobbiamo alle migliaia di lavoratori che ogni anno in Italia muoiono di tumore da amianto nei luoghi di lavoro.

L`enorme debito, morale, civile, sociale ed economico che lo Stato ha nei confronti di ognuno di loro ci impone di non tergiversare oltre, ci impone di mettere questo tema all`ordine del giorno come priorità assoluta, ci impone di proseguire con impegno, determinazione e urgenza per chiudere un capitolo drammatico e doloroso nella storia del nostro Paese.

 

A presto!