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IL BLOG DI CINZIA FONTANA

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CHI VUOLE LA RIDUZIONE DEI PARLAMENTARI?

Siamo talmente d`accordo sulla riduzione del numero dei parlamentari che, senza perdere ulteriore tempo a raccogliere firme, abbiamo chiesto alla maggioranza di calendarizzare immediatamente la proposta di legge del Partito Democratico su questo tema, già da tempo presentata in Parlamento. E, per evitare qualsiasi giochino demagogico e strumentale, la Presidente Finocchiaro ha chiesto martedì all`Aula di esprimersi con un voto su un impegno preciso: dal giorno 9 giugno mettere all`ordine del giorno la discussione sul provvedimento, dando la disponibilità da parte del nostro gruppo ad approvarlo in tempi brevi.

Risultato: Pdl e Lega hanno votato contro! Quindi, chi frena? Chi insabbia? Chi impedisce al Parlamento di legiferare? Alla prova dei fatti, la maggioranza ha così svelato il suo vero volto!

Il nostro testo è stato depositato il 29 aprile 2008, ben 13 mesi fa e prevede la riduzione dei parlamentari, insieme al superamento del bicameralismo paritario e all`istituzione del Senato federale per favorire un reale coinvolgimento di Regioni ed enti locali nella determinazione degli indirizzi politico-legislativi. Una proposta che si pone l`obiettivo di rafforzare l`efficacia dell`azione dell`esecutivo, senza intaccare il ruolo del Parlamento, senza depotenziarne le funzioni.

Un obiettivo, il nostro, certamente ben diverso da quello di Berlusconi il quale, dalla tribuna dell`assemblea degli industriali, ha reso evidente i motivi della sua proposta: dimostrare l`inutilità del Parlamento, indebolirlo in ruolo, funzioni ed autonomia e, soprattutto, cogliere l`occasione di una presunta persecuzione per mettere le mani sul più delicato snodo costituzionale, l`equilibrio dei poteri. Altro che riduzione del numero dei parlamentari! Un pretesto per nascondere ben altri disegni! E che tristezza quegli applausi degli imprenditori in sala, proprio nel momento in cui viene messa in gioco la qualità della democrazia italiana da una carica istituzionale che, con un populismo senza più ormai alcun ritegno, si ritiene al di sopra delle regole, della legge e della morale!

 

A presto!