Home page  
Benvenuto nel circuito WELFARE NETWORK
www.welfareeuropa.it www.welfareitalia.it www.welfarelombardia.it www.welfarecremona.it

IL BLOG DI CINZIA FONTANA

Home page BLOG Profilo Cerca nel Blog Archivio Fotogallery Scrivimi

Cerca nel blog

DENUNCIAMO QUESTA VERGOGNA NAZIONALE!

Mentre nel Mediterraneo si cercano i corpi di un`ottantina di eritrei dispersi in mare nella più completa indifferenza DI TUTTI NOI, ecco che sulla pagina di Facebook della Lega Nord ci si può tranquillamente divertire con il gioco "Rimbalza il clandestino". Chi riesce a far sparire più barche con immigrati a bordo, dimostra di essere un "vero leghista". Responsabile del sito è il figlio di Bossi, la "trota" che per ben tre volte è stato bocciato agli esami di maturità, l`erede che ha ricevuto dal padre l`incarico all`Osservatorio sulle Fiere lombarde seguendo l`italica tradizione del nepotismo alla Mastella.

Non possiamo, ancora una volta, ridurre tutto ad un gioco, ad una espressione di folklore, ad una ragazzata. Dobbiamo invece esprimere tutta la nostra indignazione per questa grave forma di istigazione alla violenza e all`odio razziale, chiedendo l`intervento dell`autorità giudiziaria e facendo togliere il gioco da Facebook. Fare silenzio ora significa giustificare e condividere coloro che buttano a mare solidarietà, umanità e diritti!

Allego un articolo pubblicato su "L`Unità"

"Il macabro gioco della Lega

Sono “rimbalzati” davvero, mica è un gioco. Non è stato un click con il mouse a respingere e affondare la barca degli eritrei, ma il muovere del mare, la stanchezza, l’insicurezza e la disperazione del viaggio, l’insipienza dei comandanti di fortuna. Sono storie che finiscono in fondo al Mediterraneo, non ci sono scatole nere che spiegheranno mai nulla. Il mare è un «vero leghista», direbbe Renzo Bossi e con lui l’accolita di sodali che si balocca sulla pagina di facebook della Lega Nord. Dove anche ieri si poteva giocare a “Rimbalza il clandestino”, infame passatempo dove tutto è più semplice e con un click sulle barchette che appaiono a ridosso delle coste italiane - fino a Ventimiglia - si elimina la minaccia straniera. Gioco venduto con motivazioni da statista dal cogestore con il figlio del ministro della pagina del Carroccio: «Abbiamo deciso di puntare sull’interattività cercando di coinvolgere i giovani e sensibilizzarli su un fenomeno reale che affligge le nostre coste».
I Bossi invece sono un fenomeno reale che affligge il Paese, e ormai fanno coppia fissa, l’Umberto si porta appresso Renzo, da lui stesso definito «la trota», in quanto non ancora vero e proprio «delfino». Mai affettuosità paterna fu più calzante, come hanno confermato tre commissioni d’esame, tutte decise nel bocciare la Trota alla prova di Maturità («ma erano professori del Sud» tuonò il padre, che ricorse al Tar). Il ministro non ha aspettato il diploma per presentare il figlio a Palazzo Chigi: «Portalo, Umberto: sarà il tuo vero erede», lo spronava il padrone di casa, Berlusconi. Il vero lancio è stato dalla rampa dei leghisti, a Pontida, quando la Trota parlò al popolo del Nord. «Ho due modelli: papà e Napoleone», disse Renzo a Gian Antonio Stella del Corriere. Nel frattempo Bossi jr ha conquistato la Maturità e l’incarico all’Osservatorio sulla trasparenza e l’efficacia delle Fiere lombarde. Sembra una storia di Ceppaloni: il purismo della Lega intaccato dal nepotismo.
Ogni volta tocca mettere in fila tutte le bassezze di questo 21enne ragazzo, quarto e ultimo figlio di Umberto, attivista della Nazionale di calcio padana, esposto con sua entusiasta complicità al pubblico ludibrio. C’è sempre qualcosa da aggiungere. Come questo gioco, che diventa crudele mentre intorno alle coste italiane i disgraziati muoiono. «I giocatori devono difendere il suolo patrio. Durante i vari livelli, i clandestini toccano a sorpresa il suolo italiano, e il compito del giocatore è rimandarle indietro, premendo sulle imbarcazioni. Allo scadere del tempo, chi avrà respinto i tentativi di invasione potrà proseguire passando al livello successivo, dove l’intensità degli sbarchi aumenta», si legge nella didascalia. Che sprona le guardie dei nostri confini: «chi ci riesce, avrà dimostrato di essere un vero leghista». O una vera trota."

A presto!