15 Settembre, 2002
La democrazia raccontata con parole tetre (di Deo Fogliazza)
Qui di seguito presento una raccolta, una specie di "pout pourri" di frasi, termini, aggettivi, modi di dire utilizzati in questi giorni sui diversi organi di informazione locale....
Signor Direttore,
qui di seguito presento una raccolta, una specie di "pout pourri" di frasi, termini, aggettivi, modi di dire utilizzati in questi giorni sui diversi organi di informazione locale - giornali, settimanali, siti internet ecc - per descrivere la scelta che ha deciso di compiere il Partito Democratico cremonese, quella cioé di chiamare gli elettori del centro sinistra a scegliere con il loro voto, in piena libertà e democrazia, i candidato Sindaco da contrapporre al candidato del centro destra.
Non si sta parlando di guerra in Iraq e nemmeno degli uragani che hanno sconvolto recentemente i Caraibi e gli USA. Sembra incredibile, ma si sta parlando di "democrazia".
Ecco, con ogni probabilità si é talmente abituati alla politica fatta da pochi, decisa da pochi, governata da pochi, che l'apertura ed il grande rinnovamento deciso dal PD mette timore, spiazza, induce angoscia dell'ignoto e porta ad utilizzare termini sinceramente inadatti.
Come é ovvio, non mi permetto di mettere in discussione la scelta. La stampa é libera di dire e scrivere quel che vuole, ci mancherebbe! Ma se posso capire, non condivido.
Leggete un po', sembra di assistere alla presentazione del "mondo all'incontrario":
"PD dilaniato dallo scontro; la situazione resta quanto mai incerta e magmatica; spaccatura all’interno del Pd; lotta fratricida; si esce dal tunnel solo se....; i contendenti deporranno le armi o prevarrà il ‘cupio dissolvi’?; colpi bassi sferrati nei giorni scorsi sono spie del veleno....; braccio di ferro nel Partito Democratico; se il Pd cremonese andrà all’autodistruzione".
Ed invece, a ben guardare, si tratta "soltanto" di opinioni diverse messe in un libero confronto. Cosa c'é di meglio? Si preferirebbe, forse, il ritorno al centralismo di un tempo?
Certo, magari per poca abitudine ed inesperienza alle volte si rischia di esagerare, forse occorrerebbero toni più bassi, meno tesi .... ma, tutto sommato, molto meglio il libero confronto che un partito composto da grigi signorsì. O no?
In tutta sincerità chiedo e mi chiedo: "dal punto di vista della libertà e della democrazia é meglio che un candidato alla carica di Sindaco venga scelto da 4, 10 o 20 persone al massimo, nel chiuso di qualche stanza fumosa e grigia .... oppure é meglio che venga scelto da 3, 4, 5 mila cittadini, alla luce del sole. In piena libertà e democrazia. Con votazioni segrete e ben organizzate, dopo un confronto libero ed aperto, organizzato e ben gestito?"
Io non ho alcun dubbio, scelgo la seconda ipotesi. Ed a quanto pare, la grande partecipazione che hanno riscosso le primarie - pur un po' .... addomesticate - svolte fino ad ora, prima per Prodi e poi per Veltroni, fa pensare che anche ai cittadini piaccia, in alcuni momenti, essere coinvolti e chiamati ad esprimere la propria opinione.
Altri, soprattutto nel centro destra, sono liberi di preferire il vecchio al nuovo, se lo vogliono. Si accomodino. Ma ritengo che il Partito che, insieme a tantissimi altri, abbiamo voluto costruire - sia quelli che oggi sostengono la candidatura di Corada, sia gli altri che sostengono altre candidature - stia aprendo porte e finestre e stia indicando al Paese la strada della massima innovazione, nel massimo di democrazia e di libertà. E credo che tutti insieme meriterebbero un plauso, non descrizioni plumbee e tetre.
Faccio fatica a capire come non si riesca a cogliere la grande novità e la grande positività di una simile esperienza.
Deo Fogliazza, Coordinamento provinciale PD Cremona
 
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