15 Settembre, 2002
Discarica di amianto a Cappella Cantone (CR). Seconda puntata: dopo l’inganno il ricatto
La commissione Ambiente del Consiglio regionale della Lombardia, nella sua ultima riunione di mercoledì 29 ottobre, ha di fatto ribadito e sancito la validità della precedente deliberazione
Discarica di amianto a Cappella Cantone (CR).
Seconda puntata: dopo l’inganno il ricatto
della Regione Lombardia.
La commissione Ambiente del Consiglio regionale
della Lombardia, nella sua ultima riunione
di mercoledì 29 ottobre, ha di fatto ribadito
e sancito la validità della precedente deliberazione
che modificava il piano rifiuti della Provincia
di Cremona, abolendo il vincolo della distanza
minima tra una discarica e l’altra.
Il consiglio regionale della Lombardia del
4 novembre non ha preso posizione (per non
mettere in imbarazzo consiglieri di maggioranza
che a Cremona promettono una cosa e a Milano
ne fanno evidentemente un’altra?); la giunta
regionale di oggi 5 novembre ha rinviato
l’approvazione del piano rifiuti della provincia
di Cremona rimbalzando la palla all’amministrazione
provinciale che entro pochi giorni deve trovare
un sito alternativo a quello di Cappella
Cantone altrimenti il piano rifiuti viene
approvato con la modifica passata in commissione
ambiente e quindi una mega discarica a Cappella
Cantone, o in un altro sito, si farà.
Se traduciamo questi politicismi in parole
chiare la situazione è questa: in provincia
di Cremona si deve fare una mega discarica
di amianto, la più grande discarica di amianto
della Lombardia, e sappiamo che esistono
impegni precisi con l’attuale proponente
dell’opera di Cappella Cantone (Cavenord,
cioè Fratelli Testa) perché rimanga comunque
gestore di una mega discarica in provincia
di Cremona, a prescindere dalla collocazione
o meno di questa a Cappella Cantone. La giunta
regionale è pronta a spianare la strada a
qualsiasi sopruso contro la salute e la sicurezza
dei cittadini pur di raggiungere questo obiettivo.
Sulla scelta del sito, di fatto, ha passato
la palla all’amministrazione provinciale
che se tra una settimana indicherà un sito
alternativo a Cappella Cantone si attirerà
le ire di altri cittadini della provincia
di Cremona…oltre al danno la beffa, visto
che tra l’altro siamo alla vigilia della
scadenza elettorale per le provinciali e
quindi è chiara l’oggettiva difficoltà della
giunta di Cremona nell’indicare un sito di
uguali dimensioni. L’amministrazione provinciale
di Cremona non può e non deve dare il via
libera ad una mega discarica di amianto nel
suo territorio.
Ci domandiamo per l’ennesima volta, dato
che non abbiamo mai avuto risposta, quali
impegni "politici" ci stanno dietro
a questa insistenza (rapporti fra Regione,
singoli assessori e privati) tenendo conto
che ruotano interessi per oltre 180 milioni
di euro.
Forse, come sostiene qualcuno, sarebbe il
caso che la Magistratura aprisse un’indagine
per individuare che cosa ci sta dietro a
questa volontà di autorizzare urgentemente
una discarica di amianto delle dimensioni
previste (oltre 200mila metri cubi) con il
parere contrario di tutti gli Enti locali
e della popolazione.
Autorizzare una discarica di amianto comporta
responsabilità altissime perché è in gioco
la vita o la morte delle persone, oltre alla
qualità della vita delle stesse.
Gli amministratori regionali farebbero meglio
a impiegare sforzi e risorse per attuare
e migliorare il Piano Regionale Amianto e
per pianificare e programmare le località
idonee per realizzare le discariche invece
di lasciare ai privati la prerogativa di
proporre siti che sono solo convenienti economicamente,
ma non sono sicuri per la salute dei cittadini.
Basta con i tecnicismi che nascondono volontà
politiche precise!
I cittadini sono e devono essere gli attori
principali di questa vicenda perché sono
i portatori degli unici interessi importanti:
quelli della tutela della propria salute.
Gli amministratori regionali ci devono dire
esplicitamente perché vogliono attentare
a tutti i costi alla salute dei cittadini
della provincia di Cremona Noi chiediamo
una "inchiesta pubblica", come
prevede la normativa sulla valutazione di
impatto ambientale, a cui siano chiamati
ad intervenire, prima che venga convocata
la Conferenza dei Servizi, il Proponente
dell’opera e gli Enti locali interessati
e a cui può partecipare qualsiasi cittadino.
Aspettiamo una risposta.
Per ribadire il nostro NO a mega discariche
in provincia di Cremona e per estendere,
come preannunciato, la nostra mobilitazione,
ci sarà un convegno a Milano nella seconda
metà di novembre nel corso del quale formalizzeremo
la nostra proposta alle altre realtà nazionali
che combattono contro l’amianto di organizzare
un’iniziativa nazionale in provincia di Cremona.
Cittadini contro l’amianto della provincia
di Cremona
Per informazioni
Mariella Megna – cell 3389875898
Cittadini contro l'amianto della provincia
di Cremona
per informazioni scrivi a nodiscaricadiamianto@yahoo.it
o telefona a: 3355328761 - 3389875898
visita il nostro blog: http://cittadinicontroamianto.blogspot.com
 
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