15 Settembre, 2002
E così quel panettone di Natale fu ideato in maniera casuale !! di G. Carnevali
Caro, carissimo e ancora caro direttore (è Natale e mi sento più buono!),
E COSI’ QUEL PANETTONE DI NATALE FU IDEATO
IN MANIERA…. CASUALE !
Caro, carissimo e ancora caro direttore (è
Natale e mi sento più buono!),
oh perbacco! Sfatiamo, una volta per tutte,
la ben più nota leggenda che vuole il panettone,
dolce per eccellenza delle festività natalizie,
quale “pan de’ Toni”. No, non corrisponde
a verità. Il vero panettone ebbe, invece,
origine in codesto modo che andrò volentieri
a raccontarti. Narrasi che: “…il figlio di
un duca si era innamorato della bellissima
figlia del fornaio. Maa…lei si sarebbe ugualmente
innamorata di lui sapendolo povero, o piuttosto
del nobil suo titolo e dei soldi suoi? Così
il figlio del duca ebbe un’idea. Si travestì
da garzone e si presentò dal padre della
bella fornarina offrendosi nella sua bottega.
Benché ce la mettessero tutta per sfornare
il pane più buono, la concorrenza spietata
di altri forni vicini li stavano mettendo
sul lastrico. E fu così che quel garzone
suggerì di mettere del burro nel pane. Quel
pane divenne più buono riuscendo a riconquistare
qualche cliente perso. Ma era pur sempre
troppo poco e gli affari non rendevano. Il
garzone suggerì di mettere dello zucchero
nel pane. Ma il fornaio non aveva soldi per
l’acquisto. Di nascosto il figlio del duca
reperì lo zucchero. Così quel pane…”dolce”,
non più pane, venne venduto come dolce. Piaceva
ed i clienti cominciarono a farsi un poco
più numerosi. Ma non era ancora il successo!
La fornarina ed il suo papà erano sempre
tristi. Il garzone allora, giusto per conquistare
il cuore della bella fornarina, propose di
aggiungere pezzetti di cedro candito e uova
a quel “pane dolce”. Alla fornarina venne
l’acquolina in bocca. I clienti aumentarono,
gli affari ripresero. E lui, il garzone,
per accattivarsi maggiormente le simpatie
della bella fornarina, fece ancora di meglio.
Aggiunse dell’uvetta e diede anche una nuova
forma a quel pane…dolce. Era il tocco decisivo!
Tutto il paese ed i paesi vicini parlavano
ormai del nuovo pane e si affrettarono a
comprare quel “pane-dolce” in quella bottega.
E fu così che quel pane divenne….Panettone!
Ed il garzone, figlio del duca, sposò così
la bella fornarina. Tuttavia a quello stesso
garzone rimase sempre un dubbio: la bella
fornarina si era innamorata di lui o piuttosto
del Panettone?”
Morale: ponete molta attenzione ai “dolci”
innamoramenti; spesso sono infinitamente
ingannevoli. Tuttavia se (figurativamente
parlando) le vostre belle “fornarine” si
innamorassero di più del “vostro panettone”
piuttosto che di voi…beh, allora ci sarebbe
di che preoccuparsi! Un felice Natale. Non
so quanto (o come) possa dirsi felice il
Nuovo Anno, in politichese, per… “quellilà”!
giorgino carnevali
 
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