15 Settembre, 2002
Per gli Abruzzesi ci vogliono fatti, non riflettori e passerelle (di A. Abbate)
La tragedia abruzzese è una ferita per tutto il paese .....
La tragedia abruzzese è una ferita per tutto il paese e gli italiani, per una volta tutti insieme , stanno dimostrando in vario modo la loro solidarietà e tutta la vicinanza possibile a coloro che stanno vivendo il dramma del terremoto. Soprattutto la politica deve fare la sua parte: questo è il momento della responsabilità e della serietà dell’azione, non è il tempo di annunci irresponsabili e di strumentalizzazioni spregiudicate. Registriamo con sollievo che di fronte all’immane tragedia abruzzese che richiede il massimo dell’impegno di ogni risorsa possibile, il sottosegretario leghista Roberto Castelli liquidi finalmente il Ponte sullo Stretto come opera non prioritaria e che il ministro forzista Raffaele Fitto proponga una “pausa di riflessione” sul piano casa. E mentre il Premier palazzinaro insiste sulla futura New Town, come se bastasse un giardino o un laghetto per ricreare lo spiritus loci di un’antica e nobile città quale è L’Aquila e dei suoi piccoli borghi storici devastati dal terremoto, il ministro Claudio Scajola annuncia che nel decreto casa saranno inserite precise “misure antisismiche” a cui, a quanto pare, prima d’ora non si era affatto pensato. Infatti la parola sisma compariva sì nel precedente testo, ma solo per smantellare “fastidiosi” divieti(art. 6 semplificazioni in materia antisismica). Solo dopo il terremoto si è ricordato che siamo un paese ad altissimo rischio sismico e ha cancellato l’art. 6, infilando al suo posto qualche riga di misure urgenti in materia antisismica: “ Gli ampliamenti delle case non saranno autorizzati ove non sia documentalmente provato il rispetto della normativa antisismica”. Intanto c’è tutto un vistoso e convulso agitarsi dei ministri accorsi prontamente sui luoghi del disastro, ma solo ove ci sono telecamere accese. La presidente della provincia di L’Aquila, Stefania Pezzopane , è stata testimone di un episodio esemplare: il ministro dell´Agricoltura Luca Zaia è sceso da un elicottero ed è corso subito davanti alle telecamere della Rai, senza nemmeno voltarsi a dare uno sguardo alle macerie . L’elenco dei ministri in visita al terremoto è lungo: Sacconi, Carfagna , Alfano, Maroni, La Russa, Meloni, Rotondi, Gelmini. Sarebbe troppo facile polemizzare su queste infruttuose esibizioni mediatiche che i terremotati subiscono, con giustificato fastidio, come uno sciacallaggio morale dopo quello materiale da parte di delinquenti senza scrupoli. Soprassediamo, dunque, questo è il tempo della responsabilità non delle polemiche, questo è il momento delle proposte. Il Pd, mette a disposizione della Protezione civile mille volontari e, come ha annunciato Franceschini, è pronto a votare i provvedimenti d´urgenza per aiutare l´Abruzzo. «Le divisioni devono essere messe da parte», quindi pieno sostegno al governo sulle misure ad hoc in nome di quell´unità nazionale che l’emergenza richiede. Ma dopo la fase della prima emergenza è assolutamente indispensabile introdurre nel nostro ordinamento non solo incentivando ma rendendo obbligatorie, stringenti norme antisismiche.
Annamaria Abbate, Segretario cittadino PD Cremona
 
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