15 Settembre, 2002
Le liste per il Comune e la Provincia di Cremona
Il Partito Democratico presenta i candidati alle prossime elezioni amministrative 6-7 giugno 2009
Il Partito Democratico presenta i candidati
alle prossime elezioni amministrative 6-7
giugno 2009.
Le liste per il Comune e la Provincia di
Cremona-.
Elezioni 6-7 giugno 2009 Candidati PD Comune
di Cremona
Cognome Nome Attività Età
Fanti Mauro Seg. Provinciale 49
Lazzari Giovanna Ricercatrice 48
Pinardi Francesco direttore Cesvin
Abbate Annamaria Seg. Cittadino 50
Sorrentino Ciriaco Assessore 62
Ruggeri Maura Assessore 58
Balsamo Rita Consigliere 69
Beccari Giorgio Impiegato tecnico 48
Berneri Gianfranco Assessore 56
Bona Rodolfo Insegnante 50
Bonali Daniele Pres. Soc. Sportiva 32
Burgazzi Daniele Consigliere 48
Campagnolo Stefano Assessore 46
Carnesella Gino Consigliere 41
Castagnidoli Francesco Laureato - disoccupato
31
Civello Mirko Impiegato 32
Corradi Alessandro Libero professionista
27
Cozzoli Ilaria Commercialista 41
Dal Conte Carlo Assessore 60
Donno Cristina Insegnante 57
Feroldi Paolo Consigliere 48
Fiamma Renato Funzionario carcere 40
Gagliardi Giovanni Ex Dir.Generale Provincia
71
Ghislotti Adele Operaia 54
Ghisolfi Giuseppe Ferroviere 51
Giazzi Sergio Consigliere 46
Guerreschi Elena Avvocato 28
Iacchetti Goffredo Consigliere 55
Manfredini Alessia Ingegnere ambientale 31
Mele Simona Insegnante 42
Milanesi Lorenza Commerciante 46
Mussi Mariasilvia Insegnante 54
Polenghi Francesca Avvocato praticante 31
Poli Roberto Medico 40
Ruggeri Caterina Assessore 58
Scheda Giovanni Medico 69
Sciacca Elia Consulente Ambiantale 62
Soregaroli Daniele Assessore 49
Squerti Franco Ex seg. Pensionati CGIL 63
Viani Alessandra Artigiana 44
Elezioni 6-7 giugno 2009 Candidati PD Provincia
di Cremona
N. Collegi Elettorali Candidati 2009 Età
1 BAGNOLO CREMASCO Marco Corti 21
2 CASALBUTTANO ED UNITI Montagnini Guido
60
3 CASALMAGGIORE I Borghesi Luigi 60
4 CASALMAGGIORE II Riva Paola 27
5 CASTELLEONE Bellani Ferruccio 57
6 CASTELVERDE-ROBECCO D'O. Toscani Giorgio
58
7 CREMA I Agostino Alloni 53
8 CREMA II Ginelli Alessandra 41
9 CREMA III Eugenio Vailati 50
10 CREMONA I Zanacchi Maria Rosa 57
11 CREMONA II Castellani Vera 51
12 CREMONA III Santini Antonello 48
13 CREMONA IV Verdi Franco 64
14 CREMONA V Valentina Gritti 27
15 CREMONA VI Virgilio Leonardo 36
16 CREMONA VII Cesare Mainardi 64
17 OFFANENGO Perrino Raffaele 57
18 OSTIANO Lanfranchi Alessandro 43
19 PANDINO Marie Luise Polig 45
20 PIADENA Rossella Zelioli 28
21 PIZZIGHETTONE Denis Spingardi 62
22 RIPALTA CREMASCA Francesco Giubelli 49
23 RIVOLTA D'ADDA Marta Mondonico 57
24 SESTO ED UNITI Carlo Vezzini 32
25 SONCINO Pagliarini Davide 41
26 SORESINA Giovanni Biondi 42
27 SOSPIRO-STAGNO LOMBARDO Roberto Mariani
43
28 SPINO D'ADDA Tamagni Pierluigi 58
29 VAILATE Fontana Cinzia 45
30 VESCOVATO Poli Giancarlo 49
Il Partito Democratico presenta i candidati
alle prossime elezioni amministrative
Il Partito Democratico, anche attraverso
le liste elettorali, dimostra di essere una
forza attrattiva e aperta
alla società. Sia nella fase programmatica
sia nella designazione dei candidati è, dunque,
tangibile
l’impegno diretto delle forze attive della
società: professionisti, ricercatori, ma
anche commercianti,
studenti, pensionati, giovani ed anziani
che hanno voluto condividere e sostenere
la proposta politica
del PD.
Tra le novità in lista Francesco Pinardi,
direttore del Cesvin, il Centro per l’Innovazione
della Piccola e
Media Impresa. Ed ancora, la biologa Giovanna
Lazzari, con il marito Cesare Galli anima
del
Laboratorio di Tecnologie della Riproduzione
dell’Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro
Spallanzani di
via Porcellasco. Debutta nella politica anche
Daniele Bonali, insegnante e presidente di
una società
sportiva dilettantistica. Decisamente esperti,
invece, Giovanni Gagliardi, fino ai mesi
scorsi direttore
generale della Amministrazione Provinciale
e Franco Squerti, già segretario dei pensionati
CGIL.
“Offriamo a Cremona ed al suo Territorio
- osserva il segretario provinciale Mauro
Fanti - non solo
programmi all’altezza delle sfide ed alleanze
in grado di realizzarli ma anche donne e
uomini credibili
ed affidabili cui sarà affidato il compito
di costruire giorno dopo giorno il futuro
delle nostra comunità.
Proprio per questo la proposta politica del
PD ha raccolto il consenso di tanti rappresentanti
della
società civile, di tanti cittadini che hanno
scelto investire competenze preziose e tenace
entusiasmo, di
spendersi in prima persona per Cremona”.
A poco più di un mese dalle elezioni amministrative,
il Partito Democratico prosegue, dunque,
nel
percorso di confronto per realizzare un programma
fortemente riformista, audace e coerente.
Con uno
sguardo nuovo e responsabile sui problemi
della competitività del Territorio, della
Sicurezza,
dell’ambiente, della sussidiarietà e dello
stato sociale, la proposta del PD trova,
infatti, nella
partecipazione diffusa e nella cittadinanza
attiva una cifra caratteristica.
Impegno e spirito di servizio per la città
motivano la scelta di candidarsi del segretario
provinciale,
Mauro Fanti, che sarà capolista per il Comune,
e di Annamaria Abbate. Accanto a loro, tanti
nomi
nuovi: buona parte dei candidati non ha finora
svolto ruoli amministrativi in Comune o in
Provincia.
Scorrendo l’elenco dei candidati, poi, appaiono
evidenti l’elevata rappresentanza femminile
e la forte
presenza di giovani. “È obbligatorio - osserva
Mauro Fanti - abbattere gli ostacoli che
vengono da una
società chiusa e soffocata dai corporativismi.
Ridare voce alle donne ed ai giovani è essenziale
perché
spesso sono proprio loro a porre quella domanda
di valorizzazione dei talenti e di liberalizzazione
della
società che ormai è ineludibile.
Si tratta di un passaggio fondamentale per
ricollocare Cremona negli scenari aperti
della
globalizzazione, rinnovando il patto di cittadinanza
nel segno di un sistema valoriale condiviso,
sulla
coscienza e l’orgoglio di poter dare ciascuno
il proprio contributo per costruire il domani”.
“Proprio per questo - sottolinea Fanti -
abbiamo voluto proporre un progetto riformista
che trova piena
legittimazione nella straordinaria partecipazione
che ne ha accompagnato le fasi salienti:
l’attività dei
Circoli, i laboratori di Cremona2014 ed il
corso per giovani Amministratori anzitutto.
Questo impegno progressista ha trovato espressione
essenzialmente a tre livelli, coerenti tra
di loro: i
contenuti, la strategia delle alleanze, la
cultura politica. Sul piano dei contenuti,
il PD ha impostato una
campagna mirata a considerare il Territorio
nelle sue diverse articolazioni: sociali,
economiche, del
lavoro e dell’impresa; e ciò a partire non
da un orientamento ideologico, ma dalla realtà
e dalla natura
concreta dei problemi che i cittadini si
trovano ad affrontare. Tematiche quali la
sicurezza,
l’alleggerimento burocratico degli apparati,
la maggiore dinamicità necessaria alla politica
per
governare i cambiamenti anziché subirli,
sono entrati a pieno titolo nella proposta
che sottoporremo al
giudizio degli elettori.
Questa piattaforma deve necessariamente abbinarsi
ad una delineazione delle alleanze coerente,
nella
consapevolezza che convergenze sottoscritte
con il solo obiettivo di vincere e non quello
di governare
avrebbero minato la stessa credibilità della
nostra proposta. La scelta - coraggiosa ed
irrituale - di una
coalizione programmatica rappresenta una
discontinuità strategica e non contingente.
Sul piano della cultura politica, con il
PD si afferma definitivamente la consapevolezza
che l’orizzonte
verso il quale muovere e all’interno del
quale concepire la propria azione politica
sia quello del governo
del Territorio, incidendo sui dinamismi che
investono la città e i suoi abitanti.
Per questo infrastrutture, gestione dei servizi,
rapporti con le Imprese ed il modo di rappresentanza,
devono essere gestite senza ambiguità e senza
quelle barriere ideologiche, retrive e lontane
dalla realtà,
che finora hanno caratterizzato l’agito di
certa parte della Sinistra radicale”.
Proprio l’adesione di tanti protagonisti
della società civile qualifica, invece, la
lista del Partito
Democratico come laboratorio di idee, concorso
tra cittadini pensanti, dinamici, aperti
al cambiamento
e capaci di essere e farsi portatori di proposte
e valori forti e nuovi. Per questo dà volto
e forza ad un
progetto politico moderno, fondato sul dibattito
positivo e dialettico, nel segno di un comune
impegno
per incidere sulla realtà e sulle strategie
di sviluppo del Territorio.
FARE FUTURO. LE IDEE DEL PD PER CREMONA
Il profilo socio-economico di Cremona non
è molto diverso da quello di altre realtà
italiane
economicamente mature. Qui, in questi decenni,
hanno ben operato un'organizzazione e una
cultura
sociale che hanno saputo produrre una ragionevole,
ma efficace, sintesi di locale e globale,
di
tradizione e di modernità. L'attuale ricchezza
del territorio, nei suoi molteplici aspetti,
non deve,
però, togliere priorità all'importanza di
capire quali siano le nuove sfide da affrontare.
Anche il destino di Cremona, infatti, è profondamente
segnato dai mutamenti che, negli ultimi
decenni, stanno investendo il nostro paese:
l'interdipendenza dei mercati aperti e della
competitività
globale in cui devono agire le nostre imprese,
il passaggio dalla rigidità sociale e produttiva
della
società industriale del '900 alla complessità
ed alla mobilità della società flessibile,
la criticità di
questioni come l'ambiente e l'energia, la
crescente difficoltà della democrazia rappresentativa
e
delle istituzioni pubbliche a rispondere
tempestivamente alle domande ed ai bisogni
di una società
complessa che rivendica un nuovo protagonismo,
le sfide di un Welfare locale che deve essere
riprogettato per cogliere appieno le nuove
questioni sociali, prima tra tutte l'ampliarsi
dell'area
dell'esclusione.
Sarebbe insufficiente oggi, arrivati sulla
soglia di questi grandi cambiamenti, guardare
al passato
senza proiettarlo nel futuro. Se si fa questa
operazione non si tarda a rendersi conto
che siamo
ormai arrivati ad un punto di svolta. Il
modello di sviluppo che abbiamo alle spalle
domina, con i
suoi risultati, il presente, ma ha esaurito
la sua spinta propulsiva.
La marginalizzazione di Cremona rispetto
alle aree forti dello sviluppo non è affatto
un destino
segnato e inevitabile. Rimanere agganciati
all'evoluzione globale non è impossibile:
dipende da
noi. Da quanto siamo capaci di fare oggi,
per andare oltre l'orizzonte e le soluzioni
consegnatici dal
passato, riposizionando il sistema Cremona
nella nuova geografia competitiva che si
sta aprendo.
Il primo passo di questa politica di riposizionamento
è quello di rendersi conto delle ragioni
- non
contingenti, ma durevoli - che spiegano come
mai il trend dello sviluppo precedente abbia
esaurito
la sua forza propulsiva. Ed il secondo passo
è quello di individuare un nuovo paradigma
di
sviluppo del territorio, un progetto "forte"
capace, in logica continuità con quanto fin
qui
realizzato, di "fare futuro".
Cremona nei prossimi anni sarà chiamata ad
affrontare queste sfide, a cogliere la complessità
delle
domande, dei bisogni, delle aspettative di
una società moderna e a tradurle in un progetto
di
sviluppo e di crescita sociale.
Cremona, negli ultimi venti anni, ha sempre
saputo guardare avanti, anticipando i fenomeni
e le
soluzioni.
Il Partito Democratico, forte di un'efficace
capacità progettuale e dell'esperienza positiva
delle
amministrazione locali uscenti, si candida
ora a guidare questo nuovo processo mettendo
a
disposizione idee, entusiasmo, volontà ma
soprattutto donne e uomini credibili e capaci.
Un progetto in grado di produrre benessere
e qualità, che ponga l' accento sulle politiche
sociali e sulle politiche dei servizi. Una
Cremona in cui cresca un tessuto sociale
forte e coeso,
un territorio nel quale le opportunità siano
governate da moderne politiche pubbliche
e non
lasciate al caso.
Un progetto riformista che rappresenti un
evidente cambio di passo, un segnale
inequivocabile alle forze vive cremonesi
che le spinga ad osare di più, ad avere più
coraggio.
Le basi ci sono a partire dal patto per lo
sviluppo della Provincia e dal piano strategico
del
Comune di Cremona.
Il compito del PD è quindi oggi quello di
indicare le proprie idee per il futuro della
comunità
cremonese e verificare le possibili convergenze
con le altre forze politiche e civiche disponibili
a
condividere il progetto. E' questo il percorso
in grado di favorire solide alleanze programmatiche.
In coerenza con il Dna del Partito Democratico,
le elezioni amministrative 2009 dovranno
rappresentare anche l'occasione per favorire
un significativo ricambio della classe dirigente
in
grado di immettere nella vita amministrativa
cremonese nuova linfa, nuove idee, nuovi
modi
di operare e dirigere.
CREMONA E' PRONTA ALLO SCATTO
Cremona ha fin qui saputo porre le basi per
compiere, nel modo giusto, la transizione
a città
dell'economia globale. I prossimi anni saranno
quelli decisivi.
Le positive esperienze europee fin qui realizzate
dimostrano che il passaggio cruciale sta
nella
ridefinizione del ruolo dell'ente pubblico
che muta e diventa facilitatore di nuove
forme di
collaborazione tra gli attori pubblici e
privati della città oltre che fornitore di
regole e di servizi.
Tre, in sintesi, le ragioni di fondo.
In una società sempre più frammentata e complessa
è logico che l'Ente locale persegua un
disegno di sviluppo socio economico condiviso
e concordato con tutti gli agenti dello sviluppo
locale;
Si registra, soprattutto a livello locale,
una domanda sempre più crescente ed articolata
di
partecipazione ai processi decisionali;
I processi decisionali dall'alto sono sempre
meno graditi dalla comunità locale che preferisce
un
approccio dal basso, basato sulla interazione
tra gli attori interessati e la costruzione
negoziale del
consenso.
E' questa la via sulla quale Cremona deve
incamminarsi per la costruzione di risposte
ai problemi
collettivi e per l'individuazione attraverso,
l'approccio inclusivo e gli strumenti della
democrazia
partecipata, degli obiettivi prioritari su
cui concentrare gli sforzi della comunità
locale. Serve
quindi un nuovo patto tra la politica e la
società cremonese. Un patto capace di ridisegnare
confini e responsabilità e in grado di suscitare
una vera cittadinanza attiva, uno strumento
per
determinare - in modo più partecipato - l'interesse
generale. Questo significa anche mettere
al centro
del nostro dibattito il tema della "sussidiarietà"
e cioè la ricerca e la costruzione di un
equilibrio
più avanzato nel rapporto tra pubblico e
privato. Una questione centrale, un principio
che appartiene
non solo al pensiero cattolico ma anche alla
storia della stessa sinistra, della stagione
della nascita
delle cooperative. Un doveroso riconoscimento
ed una manifestazione diretta dell'accresciuta
capacità di iniziativa e di realizzazione
delle politiche sociali da parte di gruppi
di cittadini, i quali
concorrono (e competono) per questo con le
politiche demandate alle istituzioni. In
questo nuovo
sistema, la politica agita direttamente dai
cittadini e la politica delegata agli eletti
devono
evidentemente trovare nuovi equilibri: sbaglia
chi sceglie la via del contrasto e della
competizione.
E' invece l'idea di un rapporto pubblico-privato
virtuoso che si deve fare strada, portando
ad una
vera e propria circolarità del potere sussidiario.
Da dove partire? Lo strumento, in parte già
sperimentato dal Comune di Cremona, è senza
dubbio quella della pianificazione strategica
come
attuazione pratica della volontà della Comunità
locale di costruire una visione condivisa
del proprio
futuro e del suo posizionamento strategico,
un momento di esplicitazione non solo degli
obiettivi
ma anche delle modalità pratiche per conseguirli,
un'occasione per incrementare la concertazione
tra
i soggetti attivi, pubblici e privati, dello
sviluppo locale. La complessità delle scelte
che ci
attendono rende necessaria, come già ricordato,
un ripensamento dei rapporti di equilibrio
e di forza
all'interno delle dinamiche partecipative
che coinvolgono le istituzioni e le forze
vitali della città.
Una nuova visione che si ponga in modo prioritario
il problema dello sviluppo. Uno sviluppo
di
qualità, capace di coniugare le opportunità
della modernizzazione e dell'innovazione
con il
limite delle risorse non rinnovabili- il
suolo, l'aria, l'acqua, ecc.- e con le politiche
di
solidarietà, di equità, e di inclusione sociale.
Uno sviluppo sostenibile, in grado di spingere
la
nostra città verso nuovi livelli di crescita
sociale ed economica. Una visione di sviluppo
che sia di
lungo periodo e d'area vasta, che selezioni
obiettivi di governo e avvii processi concertati
di
trasformazione territoriale, che mobiliti
possibili investitori economici in un quadro
di competitività
sovra locale ed internazionale tra città
e territori.
Gli Assets dello sviluppo locale
Cremona ed il suo territorio mantengono,
nonostante la congiuntura di crisi, indubbie
potenzialità e
capacità reali di sostenere una nuova stagione
di rilancio economico e sociale, soprattutto
se basata
su linee di diversificazione economica, di
valorizzazione delle peculiarita’ territoriali
(cremonese,
calsasco, cremasco) oltre al consolidamento
degli assetti produttivi. Gli elementi del
rilancio
ruotano attorno agli ''agenti di differenziazione",
cioè a risorse strategiche capaci di integrare
e rinnovare i ''beni competitivi'' del territorio
cremonese. E' pertanto necessario un approccio
complessivo alle tematiche della competitività
e del rilancio, anche attraverso l'elaborazione
di un
piano per lo sviluppo territoriale che individui
gli assets strategici su cui focalizzare
risorse e
volontà sia pubbliche che private.
In questo senso riveste grande importanza
il lavoro fin qui svolto da Comune e Provincia
nell’ambito della pianificazione strategica.
Nelle economie della globalizzazione il fattore
critico di successo per una comunità locale
è
rappresentato dalla capacità di usare le
differenze per generare valore economico.
Cioè puntare
in modo corale su quell'elemento distintivo
che è tale perché viene riconosciuto universalmente,
ben
al di là cioè dei confini stretti del luogo.
Cremona è la città del violino e di Stradivari
e, questo, è il nostro elemento distintivo
più
spendibile perché già percepito in ogni parte
del mondo. Ed è un fattore distintivo ancora
vivo e
vitale con la presenza a Cremona dell'intera
filiera: scuola, botteghe, ecc., ecc. La
Città può anche
vantare una formidabile tradizione in campo
sia musicale (è la patria di Claudio Monteverdi)
che
artistico: specificità di grande rilevanza,
soprattutto se - in una visione "di
sistema" - sapremo
trasformarle in opportunità di sviluppo,
in grado di incrociare la domanda di cultura
che anima le
grandi correnti del turismo moderno sul piano
nazionale, europeo e planetario. In un'economia
globale dove ci sono tanti concorrenti, tutti
con qualcosa che sanno o sanno fare bene,
bisogna
imparare ad essere differenti e far valere
la propria differenza. Accanto alla "Città
del Violino",
Cremona è in grado di consolidare il suo
sviluppo su altri pilastri, può mettere in
gioco altre
vocazioni distintive, come l'agroindustria
ma, per esempio, può anche far diventare
valore
aggiunto la sua vocazione al sociale ed al
socio-assistenziale. In questi anni a Cremona
si sono
realizzate tappe importanti ed opere concrete
nella costruzione di un moderno Welfare locale.
Questa scelta ha prodotto sapere, esperienza,
modelli gestionali efficienti, innovazione
e,
quindi, valore da riversare sul territorio.
Conferenza stampa di presentazione delle
candidature del Pd
Oggi verranno rese pubbliche nella conferenza
stampa di presentazione delle liste
del PD in Comune di Cremona e nei collegi
della Provincia, rendiamo noto che il
nostro non inserimento fra i candidati è
dovuto ad una scelta che i sottoscritti
autonomamente hanno effettuato.
Sosteniamo il progetto politico che gli organi
dirigenti del nostro partito hanno
portato avanti e che tende ad un rinnovamento
che coinvolge tante nuove donne e
tanti nuovi uomini che, siamo certi, arricchiranno
le nostre istituzioni, ed in
coerenza con queste nostre convinzioni ora
facciamo un passo indietro.
Restiamo a disposizione nel caso in cui fossero
necessarie le competenze acquisite in
tanti anni di lavoro all’interno delle nostre
Istituzioni ed anche in questa campagna
elettorale continueremo a lavorare per dare
forza al progetto riformista del PD.
Fiorella Lazzari
Luigi Baldani
Cremona, 2 maggio 2009
 
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