15 Settembre, 2002
Dichiarazione del Segretario dell’Associazione Radicale Piero Welby
È una denuncia che i radicali hanno sempre fatto a carico della partitocrazia come ostacolo alla instaurazione di una vera democrazia in Italia.
Dichiarazione del Segretario dell’Associazione
Radicale Piero Welby
Le ragioni della politica radicale in questo
momento elettorale sia nazionale per le europee
che locale per le comunali e provinciali
è nel documento di denuncia della non democrazia
italiana.
Vi invito a leggerlo (sul sito internet www.radicali.it).
È una denuncia che i radicali hanno sempre
fatto a carico della partitocrazia come ostacolo
alla instaurazione di una vera democrazia
in Italia.
Una denuncia che ha avuto momenti di attenzione
per novità possibili.
È accaduto ai tempi della discesa in campo
di Berlusconi dopo tangentopoli, si è ripetuta,
questa attenzione ad un possibile cambiamento,
con la nascita del PD. Qualche apertura del
suo statuto ad un arretramento del potere
dell’apparato, per esempio e soprattutto
rispetto alla scelta dei candidati attraverso
le primarie, autorizzava a sperarlo.
Ora è evidente che la partitocrazia domina
la scena come un regime arroccato ed apparentemente
immodificabile, basti considerare la scelta
che ci offre fra due leggi elettorali una
più porcata dell’altra.
Non ci resta che la denuncia, pena un coinvolgimento
che noi stessi non sapremmo più distinguere
dalla complicità. Gli spazi di una campagna
elettorale che già sin d’ora può definirsi
del tutto illegale saranno utilizzati per
informare su quella “peste italiana” dell’antidemocrazia
che rischia di estendersi all’Europa.
Questa è una resistenza anticonformista per
non rinunciare a chiedere le riforme necessarie
al paese, dell’informazione, della giustizia,
della scuola, dell’economia, delle istituzioni.
Il costo di questa resistenza è alto, noi
radicali lo abbiamo pagato con anni di lotta
politica quasi sempre misconosciuta quando
non mistificata.
Ora che il declino del Parlamento apre la
strada a leggi sempre più liberticide avvertiamo
un forte disagio, quasi un pericolo che minaccia
pesantemente tutti e che noi radicali per
tutti esponiamo nel simbolo della stella
gialla che ci appuntiamo al petto.
Cremona, 8 maggio 2009
Ermanno de Rosa,
segretario dell’Associazione radicale
Piero Welby di Cremona
 
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