15 Settembre, 2002
Corada: un risultato politico che ha travolto il nord
Abbiamo governato bene, abbiamo posto le premesse per dare a Cremona un futuro migliore. Ciò non é bastato. In questi frangenti governare bene è diventata solo una variante. Peccato. Ma si riprende, faremo opposizione nell'interesse della città
Sindaco Corada, se l'aspettava?
«Direi una bugia se dicessi di sì. Soprattutto negli ultimi giorni sembravano arrivare segnali confortanti. Molti cittadini mi fermavano per strada, apprezzavano il lavoro fatto, mi auguravano "in bocca al lupo". Ecco perché il risultato è giunto inatteso».
A chi spetta la responsabilità di questa sconfitta?
«Sono convinto sia un risultato essenzialmente politico, che ha travolto non solo
Cremona ma anche altre città del nord. Anzi, nei confronti del quale Cremona ha saputo resistere più di altre città. Ripeto quanto ho avuto modo di scrivere ai cremonesi: abbiamo governato bene, abbiamo posto le premesse per dare a Cremona un futuro migliore. Ciò non é bastato. Come ha detto il mio amico Torchio, governare bene è diventata solo una variante, rispetto alle valutazioni nazionali che gli elettori fanno».
Forse gli elettori ha punito le scelte in tema di viabilità?
«No, non credo che questa sia la causa fondamentale di quanto è accaduto.
Non nego che sulla viabilità abbiamo fatto alcuni errori. L'ho riconosciuto ed ho cercato anche di porvi qualche rimedio. Ma nel fondo sono state scelte che rifarei. Per quanto concerne, in particolare, via Dante e viale Trento e Trieste il numero di incidenti è calato del 48% nei primi 4 mesi di quest'anno rispetto ai primi 4 mesi dell'anno scorso, presto i pullman dovranno lasciare la zona per percorrere tragitti diversi e meno ingombranti e ci sarà un altro, grande parcheggio. In futuro i cremonesi vedranno i vantaggi di queste operazioni, che d'altra parte Cremona aspettava da anni. Io non mi sono limitato a parlarne. Le ho fatte.».
Lei ha parlato di "egemonia leghista" sulla nuova maggioranza....
«Il risultato del voto conferma le mie previsioni. Oreste Perri, al quale ho già rivolto i migliori auguri di buon lavoro, dovrà fare i conti con una forte presenza leghista in consiglio. Vedremo cosa succederà».
E sui suoi apparentamenti? Non tutto é filato liscio
« Quella di Quinzani è stata una scelta che ho molto apprezzato. C’è stato poi il caso singolare dell’Udc che è andata con Perri, mentre Zanibelli - il suo leder - è rimasto con me. Questo non è stato capito da molti».
Sarà lei ad accollarsi la funzione di capo dell'opposizione?
«Lo valuteremo insieme ai dirigenti del mio partito e della coalizione. Io tra l’altro mi sono fatto le ossa all’opposizione, non è un problema. Ma faremo anche in questo ruolo gli interessi della nostra comunità».
Ha parlato del Pd, che prima non la voleva, poi l’ha appoggiato. Hanno fatto tutto?
«Non parlo delle vicende dello scorso anno. Una volta che il partito ha deciso, insieme a me, di ricandidarmi, mi ha dato tutto l’appoggio possibile. Anche per questo sono test'é andato personalmente a ringraziare i dirigenti ed i militanti del PD cremonese».
Ed il Comitato Corada ha funzionato?
«In maniera eccezionale. Lo stesso vale per tutte le liste che sono state al mio fianco. Hanno lavorato tantissimo e bene con l'obiettivo del costruire le condizioni che permettessero di portare a conclusioe il lavoro fatto in questi cinque anni. E’ un patrimonio che non va disperso e che ci servirà per ripartire».
Quale sarà il futuro di Corada?
«La politica non l’abbandono certamente, è una delle passioni della mia vita. La farò in modo diverso, ma questo non mi spaventa. Tornerò ad insegnare, ho la cattedra al Liceo Scientifico, ed avrò pure tempo da dedicare agli studi ed alle letture. Insomma non avrò modo di annoiarmi».
Un pensiero ai cremonesi?
«Grazie, grazie perché mi sono stati vicini. La città si é misurata. Non credo sia spaccata in due, nonostante il risultato lo potrebbe far pensare. Sono certo che maggioranza ed opposizione, superata la fase elettorale, sapranno operare per dare buone risposte alle domande della nostra gente».
 
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