15 Settembre, 2002
La destra cremonese ed i suoi *morbosi* attacchi alla Polizia Municipale
Intervento di Caterina Ruggeri, Consigliere comunale del Partito Democratico di Cremona
Forti reazioni nella politica locale ha suscitato il ventilato cambio deI Comandante della Polizia Municipale.
Sul tema interviene anche Caterina
Ruggeri, ex assessore alla sicurezza
e alla Polizia Municipale
ed ora consigliere comunale
del Pd.
“ Bene, ci risiamo.
Ho letto, basita, al rientro
da un breve periodo fuori
Cremona, l’articolo di sabato
11.7 sulla vicenda P.M dal titolo:
“I sindacati chiedono il
ricambio”.
Ancor prima
che il
neoassessore
Zani
prenda conoscenza
della struttura
e della
sua organizzazione,
alcuni
dipendenti
(che strano
proprio
del SIMPA)
chiedono
la testa dei suoi vertici. E’ nel
nuovo corso che i suggeritori
(prima, non dichiarati, ora
con nome e cognome) decidano
le scelte politiche per
conto degli amministratori
neoeletti? E’ come se l’usciere
di Palazzo Ghigi proponesse
di sostituire il Direttore
Generale di un Ministero o
che il videoterminalista della
Regione Lombardia chiedesse
sulla stampa le dimissioni
del suo dirigente. Mi piacerebbe
sapere cosa ne pensa
il presidente Formigoni e quali
provvedimenti avrebbe preso,
in nome della “gerarchia,
del merito, dell’ordine e della
disciplina, tanto richiamati
nei programmi di questa destra.
A questo proposito mi
auguro che l’Assessora al
Personale si occupi della vicenda
e metta in campo adeguate
azioni al riguardo, supportata
in questo dai diversi
decreti Brunetta”.
“Nel merito poi della vicenda
ricordo che ciclicamente, o
meglio morbosamente, il settore
della P.M. e i suoi vertici
sono stati presi letteralmente
d’assalto dalla destra cremonese,
in primis dalla Lega
Nord, con l’accusa di inadeguatezza,
ma senza uno
straccio di proposta seria
che andasse oltre alle ronde,
alle telecamere o al tal presidio,
più urlato che necessario.
Lasciate che l’Assessore
Zani si insedi nel suo nuovo
ufficio, entri nella complessità
delle tante questioni
aperte in tema di sicurezza
urbana e dei tanti progetti
aperti per garantire benessere
al nostro territorio. Solo
così potrà prendere le decisioni
che gli competono e
non sulla base di sentito dire
o di frettolose valutazioni, legate
più ad antichi rancori
che ad una necessità di ricambio
volto a rafforzare il
prestigio del Comando. Anzi
potrebbe ricevere della sorprese
interessanti che possono
fargli rivedere assurdi
pregiudizi della sua stessa
parte politica”.
 
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