15 Settembre, 2002
Ho votato PD, non so se lo rifarei
Egregio Direttore, è la prima volta che scrivo al suo sito. Ultimamente mi diletto seguendo la polemica epistolare sul Pd....
Egregio Direttore,
è la prima volta che scrivo al suo sito.
Ultimamente mi diletto seguendo
la polemica epistolare sul Pd,
Grillo, Bersani e compagnia bella.
Per ciò che riguarda le critiche
al PD, vorrei suggerire ai dirigenti
e agli elettor i che non sempre
vengono avanzate per partito preso:
ci sono cittadini che vorrebbero
riconoscersi almeno un po' nel
“maggiore partito di sinistra” e
vorrebbero farlo consapevolmente,
senza qualunquismo; lo dico
perché temo che molti degli elettori
non seguano con attenzione il
modo in cui si muove il partito
che li “rappresenta” e più che altro
sappiano solo, di sé, che sono
“di sinistra” (sempre che significhi
qualcosa), ma non estremisti,
poi quel che accade “chi lo sa?!” e
in fondo sono “un po' tutti uguali!”.
Alle politiche ho votato PD, ho
dato il mio meraviglioso voto
“utile” ma, visti i risultati , ho
pensato che quel voto, molto ragionato,
non sia stato poi così utile!
Così ora osservo e, con enorme
tristezza, guardo i fallimenti del
centro-sinistra e penso che non si
rendano conto di quanto sia desolante
osservarli.
Non tutti riescono a galvanizzarsi
per un 26% di voti ottenuti
da un partito molto di centro e
poco di sinistra (voti, a mio modesto
parere, soprattutto ottenuti
da chi non ama Berlusconi). E
non sono poi così estremista: conosco
un po' il mio paese e il tempo
che sta vivendo, quindi so che
non ci si può permettere questo
lusso!
Rientro in quella categoria di
persone non tanto ottimista, ma
che ancora non vuole rinunciare
ai propri diritti; quindi voto (con
grande fatica), esprimo le mie
opinioni, osservo e, come vede,
scrivo anche una lettera che vorrebbe
solo ricordare ai nostri politici
locali e nazionali che non siamo
tutti ingenui, che non è tempo
di giochi e che non c'è un futuro
positivo per chi si fossilizza in
nicchie e slogan (...e nemmeno sa
farlo bene quanto la maggioranza),
che non siamo ancora tutti
drogati dalla finzione televisiva...
C'è qualcuno che ha dato il suo
voto, sperando potesse essere
“utile”, ad un partito che non ha
idee, che non sa come stare in
piedi e lo ha fatto sapendo che
non sarebbe stato rappresentato,
lo ha fatto sperando ingenuamente
che il declino e l'inciviltà del
nostro paese avrebbe illuminato la
classe politica di “centro-centrocentro
liberal-sinistra” (!!!). C'è
qualcuno che vota e poi, osservando,
si pente e pensa: rientro
nel 26% degli italiani che hanno
dato la loro preferenza al PD, ma
non accadrà più, perché NON MI
RAPPRESENTA e perché NON
E' STATO “UTILE”!
Però, avendolo votato, ho davvero
una grande “fortuna”: ho il
diritto di criticare, giusto?
Allora mi prendo il mio diritto e
suggerirei ai signori del PD di fare
“qualcosa di sinistra”, come diceva
ironicamente Nanni Moretti,
perché sospetto che gli operai non
abbiano votato PD!
Perché sospetto che non tutti
quelli che hanno votato PD si
sentano così tanto rappresentati.
Perché sospetto che l'inconsistenza
sia un difetto difficile da
riconoscersi, ma non crediate che
gli altri non siano capaci di vedere
quel che voi forse nemmeno immaginate!!!
Forse ci troveremo quando
avrete voglia di guardavi dentro e
di fare autocritica, visto che le
critiche, apparentemente, non sono
così ben accette.
Buona fortuna al PD e che Dio
(quello “laico” dei DS e quello
“non” della MARGHERITA) vi
assista!
Cordiali saluti
Sergio Librandi
 
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