15 Settembre, 2002
Nasce la geocomunità territoriale lungo l'asse Tirreno-Brennero.
Cremona, Mantova Parma, La Spezia e Verona fanno squadra su cultura,
Nasce la geocomunità territoriale lungo l'asse
Tirreno-Brennero.
Cremona, Mantova Parma, La Spezia e Verona
fanno squadra su cultura,
infrastrutture, logistica, turismo e agroalimentare
CITTÀ PADANO TIRRENICHE: UN ACCORDO TRA SINDACI
LE METTE IN RETE. STESSE OPPORTUNITÀ DELLE
METROPOLI
PRIMO BANCO DI PROVA SARA' LA PROMOZIONE
CONGIUNTA DELL'OFFERTA
CULTURALE E TURISTICA
Nasce la geocomunità territoriale lungo l'asse
Tirreno-Brennero:
Cremona, Mantova Parma, La Spezia e Verona
fanno squadra su cultura,
infrastrutture, logistica, turismo e agroalimentare.
Firmato l'accordo
quadro, si inizia dalla card turistica. Cinque
città capoluogo dell'area
vasta Padano Tirrenica che individuano alcuni
asset strategici per dare
valore aggiunto alle singola eccellenze.
E per avere un ruolo di primo
piano nella competizione nazionale e internazionale,
a partire da
turismo, mobilità, infrastrutture e agroalimentare.
Le città sono
Cremona, La Spezia, Mantova e Verona, che
già con Parma avevano firmato
accordi bilaterali di cooperazione e che
a Parma hanno sottoscritto un
accordo quadro per nuove forme di collaborazione.
Per il Comune di
Cremona erano presenti il Sindaco Oreste
Perri e l'Assessore Irene
Nicoletta De Bona.
Il punto di partenza è la collocazione geografica
di ciascuna delle
cinque città, distanti dai capoluoghi di
regione ma al tempo stesso
centrali rispetto ai grandi corridoi commerciali,
dei trasporti e della
logistica. Pur nelle differenti identità
storiche e culturali le cinque
città presentano numerose analogie: sono
città economicamente solide,
portatrici di specifici modelli sociali di
sviluppo economico e
culturale, città al centro di un sistema
di relazioni di rete ed
economie di distretto. Troppo piccole perché
agiscano da sole in uno
scenario di competizione globale, "di
frontiera" rispetto all'epicentro
amministrativo regionale, eppure titolari
di legami forti con il proprio
territorio e con quelli limitrofi e capaci
di sperimentare concretamente
l'innovazione.
Cremona, Parma, La Spezia, Mantova e Verona
rappresentanti di quella
"Italia di mezzo" che incarna lo
spirito delle città medie, capitali di
distretti e piattaforme produttive, città
operose ad alto tasso di
benessere e ad alta qualità della vita ma
anche minacciate da quei
flussi globali che rischiano di incrinare
la dimensione comunitaria. Da
qui la necessità di ridefinire una rete di
alleanze e relazioni con le
città circostanti, costruendo politiche e
strategie in grado di
ammortizzare gli impatti dei flussi e valorizzare,
nella competizione
globale, le eccellenze di questo capitalismo
territoriale. L'area Padano
-- Tirrenica è da sempre un punto di collegamento
privilegiato tra
l'area metropolitana milanese, il corridoio
alpino del Brennero e il
Corridoio V che attraversa il nord Italia
da ovest a est, e tra questi e
i porti liguri di La Spezia e Genova, grazie
alla sua posizione
geografica di frontiera tra le due grandi
aree di influenza bolognese e
milanese e lungo il corridoio tirrenico.
La Zona Padano -- Tirrenica
rappresenta un territorio omogeneo dal punto
di vista geografico,
culturale ed economico: una macro regione
di grande rilievo nazionale e
a spiccata vocazione europea.
L'accordo firmato oggi farà da "cornice"
ai diversi accordi operativi
che potranno essere stipulati negli mesi
a venire. Solo così la
Geocomunità Padano -- Tirrenica potrà costruirsi
partendo dal piano
politico e scendendo nel territorio attraverso
progetti e piani concreti
per affrontare insieme il futuro di quest'area
fondamentale per il
capitalismo e la società italiana. Fondamentale
in tal senso è stato
l'apporto del Consorzio Aaster, che ha consegnato
ai comuni una prima
ricerca dal titolo "La metropolizzazione
dolce dell'Italia di mezzo"
nella quale si specifica come dal Tirreno
al Brennero l'asse che unisce
le cinque città dovrà costruire funzioni
metropolitane in territori che
metropolitani non sono. "E' dall'insieme
delle singole eccellenze --
sostiene il sociologo Aldo Bonomi, direttore
del Consorzio Aaster -- che
si potrà costruirà una geocomunità di territori.
In ognuna delle città
di quella che io chiamo geocomunità Padano
Tirrenica -- prosegue Bonomi
- si possono trovare delle grandi eccellenze.
Autonomie funzionali che
in diversi campi, dalla cultura, alla ricerca,
dalla logistica alle reti
immateriali possono aiutare questi territori
a compiere un deciso salto
in avanti lungo le reti globali. Però pur
avendo dotazioni importanti le
singole città possono poco. E' invece in
questa strategia di accordi tra
città che io vedo la base concreta per operare
in una logica
geocomunitaria, alleanze per diventare insieme
più forti".
Primo banco di prova della nascente geocomunità
sarà la promozione
congiunta dell'offerta culturale e turistica
delle cinque città
attraverso una "Card Turistica Unitaria".
Il turismo rappresenta infatti
un importante asset di sviluppo economico
ma anche lo strumento più
concreto per valorizzare le peculiarità e
il patrimonio culturale di
ciascuna città. La card unica servirà a semplificare
l'accesso ai
servizi turistici e di accoglienza, a ottimizzare
la fruizione delle
proposte artistico culturale dei diversi
territori. Consentirà anche
l'accesso a servizi e attrazioni turistiche
e culturali di ciascuna
città a partire da monumenti e musei, garantendo
facilitazioni negli
esercizi commerciali e nei ristoranti e nel
trasporto pubblico locale.
Il fine è offrire servizi integrati, a vantaggio
sia dei turisti sia
degli operatori. Anche la promozione turistica
e culturale sarà
congiunta sia a livello nazionale e internazionale,
in modo da
presentare l'offerta turistica e culturale
in maniera unitaria. Semplice
da reperire ed utilizzare, la Card verrà
lanciata entro il 2010 e
servirà anche per attivare rapporti con grandi
operatori di incoming in
ambito nazionale e internazionale.
Cremona, 17 novembre 2009
 
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