15 Settembre, 2002
Stato di agitazione di tutto il personale del comparto suola statale.
Finanziamenti alle scuole: la FLC impugna la nota sul programma annuale 2010
Stato di agitazione di tutto il personale
del comparto suola statale.
Finanziamenti alle scuole: la FLC impugna
la nota sul programma annuale 2010
La FLC CGIL proclama lo stato d'agitazione
di tutto il personale del comparto scuola
statale
Le politiche del Governo, attraverso tagli
pesantissimi di risorse finanziarie e professionali,
accelera il processo di destrutturazione
del sistema di istruzione pubblica, impoverendo
la qualità dell'offerta formativa e provocando
drammatiche conseguenze occupazionali.
La scuola secondaria superiore è ormai allo
sbando nella incertezza più assoluta rispetto
al suo futuro. Abbiamo espresso il nostro
giudizio fortemente negarivo sui regolamenti
per il riordino dei licei, degli istituti
tecnici e professionali.
Con una lettera inviata ai gruppi parlamentari
abbiamo ribadito la necessità del rinvio
del processo di riorganizzazione della scuola
secondaria superiore, nella considerazione
che ormai i tempi per una corretta programmazione
e per le attività di orientamento sono abbondantemente
scaduti.
Con la nota operativa per la stesura del
programma 2010, emanata dal Miur il 14 dicembre
(già impugnata dalla FLC), il governo azzera
le risorse per il funzionamento didattico
e amministrativo delle istituzioni scolastiche
e riduce anche i costi per le ditte che effettuano
la sorveglianza e le pulizie, determinando
il peggioramento del servizio, il licenziamento
dei lavoratori degli appalti e maggiori carichi
di lavoro per i collaboratori scolastici
che hanno già subito pesanti tagli di organico.
Per questi motivi la FLC CGIL ha deciso di
proclamare lo stato d'agitazione di tutto
il personale docente e ATA del comparto della
scuola pubblica.
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Finanziamenti alle scuole: la FLC impugna
la nota sul programma annuale 2010
In una recente nota diffusa il 22 dicembre
2009 il Miur detta le regole per il programma
annuale 2010. Si tagliano ulteriormente le
risorse e si costringono le scuole a pasticciare
i conti rendendo la gestione economico-finanziaria
tutt'altro che trasparente. Vengono ignorati
come se non esistessero il Regolamento di
contabilità e il cosiddetto "Capitolone".
Per la FLC una nota illegittima che mette
le scuole nelle condizioni di non poterla
applicare.
Le scuole devono approvare il programma annuale
entro il 15 dicembre e il Miur il 22 dicembre,
con una nota datata 14 dicembre, comunica
a ciascuna scuola la dotazione finanziaria
di cui può disporre. Si tratta di un budget
minimale e che non finanzia tutte le voci
di spesa. Ma c'è un aggravante: la nota cambia
le regole del gioco che sono state fissate
nel corso degli anni da due leggi (la normativa
sull'autonomia scolastica, da cui deriva
il regolamento di contabilità; e la legge
finanziaria 2007, da cui deriva il capitolone).
Ancora una volta questo Ministro con grande
disinvoltura tenta di stravolgere una legge
con una comunicazione interna.
Nella nota si ignorano i criteri di distribuzione
delle risorse, che finora poggiavano su requisiti
precisi come il numero degli alunni, il numero
dei laboratori, quindi la tipologia di scuola,
ecc. Adesso, invece, soldi per il funzionamento
delle scuole non ce ne sono, così quello
che il Miur suggerisce di fare è di utilizzare
i fondi contrattuali - quelli che servono
all'arricchimento dell'offerta formativa,
ai progetti innovativi - per pagare i supplenti
e per le necessità di tutti i giorni. Si
condannano ancora una volta le scuole alla
sopravvivenza, a meno di non chiedere contributi
alle famiglie. Quindi la scuola statale subisce
l'ennesimo taglio finanziario e ha difficoltà
a espletare la sua funzione istituzionale
di garantire il diritto allo studio, salvo
che le famiglie non se lo paghino, mentre
le scuole private escono indenni da qualunque
taglio di finanziamento. Nella nota si riducono
anche i costi per le ditte di pulizie. Si
riducono i servizi di pulizia e sorveglianza.
È un fatto gravissimo per il quale abbiamo
già chiesto un incontro urgente al Miur.
In pratica la nota impone alle scuole di
ridurre di colpo - senza nessun riferimento
alla realtà e ai bisogni - del 25% i contratti
esterni di pulizia e sorveglianza (e per
fare questo rispolvera un regio decreto del
1923!).
I crediti che le singole scuole vantano nei
confronti del Ministero (circa un miliardo
di euro, cifra certificata) per spese obbligatorie
a suo carico (pagamento supplenze e compensi
per esami di stato) vanno trattati secondo
la nota come disponibilità da programmare
e non come componente attiva del bilancio
della scuola. Da crediti esigibili, cioè
soldi che devono rientrare perché sono stati
anticipati per cassa, stornati da altre voci,
si trasformano in una voce incerta su cui
non si può più fare affidamento.
L'azione e le proposte della FLC CGIL
Per tutte queste ragioni la FLC ha deciso
di impugnare la nota del 14 dicembre in sede
legale, di chiedere un incontro urgente al
Miur e di mettere a disposizione delle scuole
alcune proposte operative per la stesura
del programma 2010. Nei prossimi giorni apriremo
uno spazio di ascolto e di raccolta delle
proposte di Dirigenti scolastici, Direttori
dei servizi g.a. e Consigli di Istituto.
Sono anni che tutto il sistema di istruzione
è vittima di tagli dissennati, di interventi
legislativi confusi, di indicazioni contraddittorie
in un clima da caccia alle streghe. Se non
si cambia strada non c'è futuro.
fonte:
FLC CGIL Cremona Informa Email n 2 del 15-1-2010
 
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