15 Settembre, 2002
La giunta Perri ha messo le mani nelle tasche dei cittadini. Duro comunicato della FIPE
Non ci sono ragioni sufficienti a giustificare la manovra finanziaria introdotta con il bilancio
La giunta Perri ha messo le mani nelle tasche
dei cittadini. Duro comunicato della FIPE
Non ci sono ragioni sufficienti a giustificare
la manovra finanziaria introdotta con il
bilancio
Superare la crisi con il sostegno all’economia
è divenuto, in questi mesi, lo slogan di
partiti di maggioranza e opposizione, ad
ogni livello di governo. Anche a Cremona.
Ma il sindaco Perri e l’assessore al bilancio
Nolli se ne sono completamente dimenticati
quando, per la prima volta, sono stati chiamati
a predisporre il documento del bilancio.
Per far tornare i conti hanno messo pesantemente
le mani nelle tasche degli esercenti e non
solo! Come? Con l’aumento del 20% dei plateatici,
del 15 % della tassa sui rifiuti, rendendo
più cari i parcheggi.
Così non va! A rischio è il futuro delle
nostre attività e, non poco, della vita della
città. Dove una revisione del sistema fiscale
sarebbe una boccata d’ossigeno auspicata
da tutti gli operatori siamo invece soffocati
da nuove pesanti aliquote. Il fardello è
ormai insopportabile: rischia di schiacciarci.
Non è solo un grido d’allarme, è piuttosto
una richiesta d’aiuto, una condivisione di
obiettivi per il bene, inanzitutto, di Cremona.
Da parte nostra abbiamo tenuto fermi i listini
al luglio del 2007, proprio per agevolare
i clienti in un momento economico, per tutti,
non facile, facendoci carico di ogni rincaro.
Abbiamo voluto, in questo modo, fare la nostra
parte per rendere la città più attrattiva,
capace di crescere. Ma la strategia degli
amministratori non sostiene questo sforzo,
anzi, rischia di vanificarlo.
Non ci sono ragioni sufficienti a giustificare
la manovra finanziaria introdotta con il
bilancio e la necessità del pareggio non
può avallare misure inique e, per questo,
inaccettabili. L’Istat, negli ultimi dodici
mesi, ha segnato un aumento dell’uno per
cento. Si è parlato, per le aliquote comunali,
di tariffe bloccate negli ultimi cinque anni.
Ma se anche assommiamo gli indici Istat,
comunque, arriviamo ad una cifra che, percentualmente,
è inferiore alla metà di quanto applicato
dalla giunta del sindaco Perri. Con la crescita
del 20% si è davvero superata la misura.
Cosa direbbero i nostri clienti se applicassimo
un simile rincaro dei prezzi? Altro che una
garbata protesta come è questa. Deve rendersene
conto anche la politica. A Perri e ai suoi
assessori chiediamo di rivedere le misure
adottate, per il bene della città. Si metta
fine alla retorica, nell’interesse di tutti,
si riporti al centro il futuro di Cremona.
Come si fa a sostenere, in ogni occasione,
che si vuole la città più bella se si penalizzano
gli interventi di arredo urbano (fioriere,
plateatici etc.), se si promuovono interventi
per la riqualificazione di Piazza Stradivari
e poi si mettono i presupposti per la sua
desertificazione commerciale? Una città oltre
che bella deve essere anche vitale. Nei mesi
scorsi un assessore ha lamentato che i “negozi
sono poco attrattivi”. Quelle adottate dala
Giunta non sono certo misure che, al di là
della volontà, ci permettono di fare più
e meglio.
La politica dia un segnale forte, si assuma
le proprie responsabilità. La nuova ztl nelle
zone del centro, la sua chiusura nelle ore
notturne, la difficoltà dei parcheggi hanno
reso il centro meno attrattivo. Ora si aggiunge
anche l’aumento delle imposte. Da questo
non possiamo che lamentare l’accrescersi
delle distanze tra la politica e la vita
reale, e il diffondersi, tra i cittadini
e gli operatori economici, di un sentimento
di estraneità.. Occorre cambiare passo, tornare
– senza perder tempo - ad un proficuo confronto,
risolvere i problemi prima che si trasformino
in vere e proprie emergenze.
Alessandro Volta
Presidente FIPE Federazione provinciale pubblici
esercizi
Ascom Cremona
 
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