15 Settembre, 2002
Appello ai consumatori: preferire le uova di galline libere
Sabato 20 e domenica 21 marzo dalle ore 9.00 alle ore 19.00 la LAV DI CREMONA sarà presente presso la Galleria XXV Aprile
Sabato 20 e domenica 21 marzo dalle ore 9.00
alle ore 19.00 la LAV DI
CREMONA sarà presente presso la Galleria
XXV Aprile (lato farmacia) per
difendere 40 milioni di galline : rispettare
il bando delle galline in
gabbia in base alla Direttiva Europea n.
74 del 1999.
*Appello ai consumatori: preferire le uova
di galline libere (etichetta
codice 0).*
Meglio una gallina libera o una gallina in
gabbia? La risposta è
scontata. Meglio la gallina libera. Per questo
la LAV di Cremona
scenderà in piazza per chiedere ai consumatori
e alle istituzioni di
orientare le loro preferenze d'acquisto verso
uova di galline libere,
evitando d'acquistare le uova etichettate
con il codice 3 (allevamento
in gabbia).
Ai tavoli della LAV i cittadini potranno:
*firmare le cartoline-appello rivolte ad
*amministrazioni locali* e
*supermercati *invitandoli così* a preferire
le uova di galline libere; *
*ricevere la guida-pratica della LAV *per
orientarsi sulla scelta
delle uova;**
- firmare la petizione rivolta alle amministrazioni
locali, affinché
garantiscano *l'opzione vegetariana nelle
mense*;
- ricevere informazioni sull'alimentazione
che fa bene a noi tutti, ma
anche agli animali, attraverso i consigli
di www.cambiamenu.it
*-sostenere questa campagna per restituire
la libertà alle galline e
portare a casa il tradizionale *uovo di cioccolato
fondente della LAV*
(commercio equo e solidale), in cambio di
un piccolo contributo (minimo
11 euro).
In Italia, l'*80% delle galline* allevate
-- circa 40 milioni -- passano
la loro breve vita rinchiuse in una stretta
*gabbia di batteria* (con
uno spazio a disposizione inferiore a un
foglio A4), senza alcuna
possibilità di muoversi né manifestare comportamenti
naturali, per
produrre gran parte di quei *12,9 miliardi
di uova* (12.952.000 nel
2008, fonte U.N.A.) consumate dalle famiglie
italiane in un anno (nel
2008 il consumo medio per abitante è stato
di 224 uova, contro 219 del
2006).
Le famiglie, scegliendo di acquistare uova
di galline libere, possono
favorire la riconversione di questo sistema
d'allevamento intensivo, per
questo la LAV invita i consumatori a leggere
sempre con molta attenzione
l'etichetta delle confezioni di uova, che
deve riportare il sistema
d'allevamento delle galline: le confezioni
che riportano il *codice 0*
(allevamento biologico) e il *codice 1* (allevamento
all'aperto) sono da
preferire sempre rispetto alle confezioni
di uova con il codice 3
(allevamento in gabbia).
Secondo un'indagine di Eurobarometro, il
*62% dei consumatori UE*
sarebbero disponibili a cambiare il loro
abituale supermercato pur di
acquistare prodotti maggiormente rispettosi
del benessere degli animali.
Negli ultimi anni, grazie alla sensibilità
dei consumatori che
considerano negativamente l'allevamento in
gabbia, la vendita di uova
derivanti da *sistemi alternativi risulta
in crescita* (+238% le galline
allevate con sistema biologico, +400% quelle
allevate all'aperto, dal
2002 al 2008), segno che i produttori si
troveranno sempre di più a
dover soddisfare una domanda crescente di
uova di galline libere, e
questo nonostante l'industria avicola opponga
forti resistenze
all'abbandono di sistemi di allevamento intensivi,
tanto che il bando
delle gabbie di batteria delle galline previsto
da una Direttiva UE a
partire dal 1° gennaio del 2012, rischia
di essere inapplicato.
Per informazioni:
www.lav.it
lav.cremona@email.it
 
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